3.7.5 Consulenti coinvolti in attività societarie (cd. corporate)Il Responsabile Amministrativo tiene a <strong>di</strong>sposizione dell’Organismo un dossier da cui risulti(i) <strong>per</strong> ogni Consulente, l’in<strong>di</strong>cazione delle motivazioni che hanno portato al<strong>la</strong> scelta <strong>di</strong> talesoggetto, degli elementi <strong>di</strong> verifica assunti, del tipo <strong>di</strong> incarico conferito, del corrispettivoriconosciuto, <strong>di</strong> eventuali con<strong>di</strong>zioni partico<strong>la</strong>ri applicate.È demandato all’Organismo <strong>di</strong> autorizzare o richiedere <strong>la</strong> compi<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> schede <strong>di</strong> evidenza<strong>per</strong> singole o<strong>per</strong>azioni o categorie <strong>di</strong> o<strong>per</strong>azioni specifiche, con le modalità che sono <strong>di</strong> voltain volta stabilite dall’Organismo.In re<strong>la</strong>zione a ciascun Consulente o Partner coinvolto in qualsiasi O<strong>per</strong>azione, l’Organismo<strong>di</strong> Vigi<strong>la</strong>nza provvede ad ottenere <strong>la</strong> sottoscrizione <strong>di</strong> una <strong>di</strong>chiarazione sostanzialmenteconforme (mutatis mutan<strong>di</strong>s) all’Allegato 3A o 3B, quale con<strong>di</strong>zione essenziale <strong>per</strong> <strong>la</strong>costituzione o <strong>la</strong> prosecuzione del rapporto con essi.A tal fine, l’Organismo <strong>di</strong> Vigi<strong>la</strong>nza istituisce un elenco dei Consulenti e cura <strong>la</strong> tenuta delle<strong>di</strong>chiarazioni da essi ri<strong>la</strong>sciate.È demandato all’Organismo, in casi eccezionali che abbiano il connotato <strong>di</strong> emergenza emancanza <strong>di</strong> valide alternative, stabilire deroghe all’osservanza del requisito delle<strong>di</strong>chiarazioni a Consulenti. In ogni caso, tale deroga sarà possibile qualora l’AmministratoreDelegato e l’Organismo abbiano maturato il motivato convincimento che <strong>la</strong> controparte el’O<strong>per</strong>azione in questione non comportino concreti elementi <strong>di</strong> rischio. La motivazione <strong>di</strong>tale convincimento dovrà essere formu<strong>la</strong>ta <strong>per</strong> iscritto e conservata nel dossier re<strong>la</strong>tivo alConsulente in questione. L’Organismo esercita il <strong>controllo</strong> sulle suddette deroghe e <strong>di</strong> questederoghe dovrà essere data evidenza nelle re<strong>la</strong>zioni al Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione.118
IV. I REATI DI FALSITA’ IN MONETE, CARTE DI PUBBLICO CREDITO EVALORI DI BOLLO RICHIAMATI DALL’ART. 25-bis DEL D.LGS. 231/2001.4.1 PremessaLa legge 23 novembre 2001 n. 409, <strong>di</strong> conversione del D.L. n. 350/2001 recante <strong>di</strong>sposizioniurgenti in vista dell’euro ha introdotto, all’art. 4, un nuovo articolo al decreto n. 231/01 (l’art.25-bis) re<strong>la</strong>tivo al<strong>la</strong> falsità in monete, carte <strong>di</strong> pubblico cre<strong>di</strong>to e in valori <strong>di</strong> bollo.4.2 Re<strong>per</strong>torio dei reati ed in<strong>di</strong>viduazione delle aree e funzioni aziendali a rischio4.2.1 Art. 453 del co<strong>di</strong>ce penaleFalsificazione <strong>di</strong> monete, spen<strong>di</strong>ta e introduzione nello Stato, previo concerto, <strong>di</strong>monete falsificateÈ punito con <strong>la</strong> reclusione da tre a do<strong>di</strong>ci anni e con <strong>la</strong> multa da 516 euro a 3.098 euro:1. chiunque contraffà monete nazionali o straniere, aventi corso legale nello Stato o fuori;2. chiunque altera in qualsiasi modo monete genuine, col dare ad esse l'apparenza <strong>di</strong> unvalore su<strong>per</strong>iore;3. chiunque, non essendo concorso nel<strong>la</strong> contraffazione o nell'alterazione, ma <strong>di</strong> concertocon chi l'ha eseguita ovvero con un interme<strong>di</strong>ario, introduce nel territorio dello Stato odetiene o spende o mette altrimenti in circo<strong>la</strong>zione monete contraffatte o alterate;4. chiunque, al fine <strong>di</strong> metterle in circo<strong>la</strong>zione, acquista o comunque riceve, da chi le hafalsificate, ovvero da un interme<strong>di</strong>ario, monete contraffatte o alterate.FattispecieLa norma in esame sanziona i comportamenti idonei a mettere in <strong>per</strong>icolo <strong>la</strong> certezza el’affidabilità del traffico monetario, <strong>di</strong>stinguendo le seguenti modalità <strong>di</strong> condotta:− contraffazione (ossia produzione <strong>di</strong> monete da parte <strong>di</strong> soggetti non autorizzati, in mododa ingannare il pubblico);− alterazione (ossia mo<strong>di</strong>fica delle caratteristiche materiali o formali <strong>di</strong> monete genuine,col fine <strong>di</strong> creare l’apparenza <strong>di</strong> un valore su<strong>per</strong>iore);− introduzione, detenzione, spen<strong>di</strong>ta, messa in circo<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> concerto con chi l’haeseguita o con un interme<strong>di</strong>ario e fuori dalle ipotesi <strong>di</strong> concorso nell’alterazione ocontraffazione (l’introduzione consiste nel far giungere nel territorio dello Stato monetecontraffatte altrove, <strong>la</strong> detenzione consiste nel <strong>di</strong>sporre del<strong>la</strong> moneta contraffatta oalterata, <strong>la</strong> spen<strong>di</strong>ta e messa in circo<strong>la</strong>zione consistono nell’uso o comunque nel<strong>la</strong> messain circo<strong>la</strong>zione del<strong>la</strong> moneta);− acquisto o ricezione <strong>di</strong> monete falsificate da parte <strong>di</strong> un contraffattore o <strong>di</strong> uninterme<strong>di</strong>ario al fine <strong>di</strong> metterle in circo<strong>la</strong>zione (l’acquisto consiste nel<strong>la</strong> compraven<strong>di</strong>ta<strong>di</strong> monete falsificate mentre <strong>la</strong> ricezione consiste nell’esser destinatario delle monetefalsificate <strong>per</strong> effetto <strong>di</strong> un trasferimento <strong>di</strong>verso dal<strong>la</strong> compraven<strong>di</strong>ta).Considerazioni applicativeIl reato è astrattamente ipotizzabile ma privo <strong>di</strong> rischio concreto <strong>per</strong> <strong>la</strong> Società in quanto essanon gestisce denaro contante in misura significativa (infatti gestisce <strong>la</strong> cassa <strong>per</strong> esigenzecorrenti). Per completezza, in caso <strong>di</strong> detenzione o utilizzo <strong>di</strong> denaro da parte del<strong>la</strong> Società,segnaliamo qui <strong>di</strong> seguito le occasioni <strong>di</strong> reato, i processi aziendali che potrebbero esserecoinvolti e le funzioni/aree aziendali a rischio.119
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Le procedure interne sono caratteri
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