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Phadia S.r.l. Modello di organizzazione, gestione e controllo per la ...

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FattispecieLa norma, introdotta dall’art. 9 del<strong>la</strong> legge 26 aprile 1990, n. 86, ha elevato a fattispecieautonoma le previgenti circostanze aggravanti ex art. 319, commi secondo, n. 2, e terzo, cod.pen.. L’innovazione o<strong>per</strong>a nel senso <strong>di</strong> specificare il bene tute<strong>la</strong>to, che riveste unaconfigurazione autonoma in considerazione del<strong>la</strong> peculiarità degli interessi coinvolti e del<strong>la</strong>esigenza <strong>di</strong> una tute<strong>la</strong> partico<strong>la</strong>re in tema <strong>di</strong> correttezza dell’esercizio delle funzionigiu<strong>di</strong>ziarie.Quanto all’elemento oggettivo, in conformità dei <strong>la</strong>vori preparatori o del<strong>la</strong> formu<strong>la</strong>zione, <strong>la</strong>norma costituisce non una circostanza aggravante ad effetto speciale bensì un reatoautonomo. Il primo comma prevede un inasprimento del<strong>la</strong> pena quando, “<strong>per</strong> favorire odanneggiare una parte in un processo”, sia commesso uno dei fatti in<strong>di</strong>cati negli artt. 318 o319 cod. pen.. La previgente circostanza ex art. 319, secondo comma, n. 2, cod. pen. siconfigurava, come conseguenza dell’attività del pubblico funzionario, e determinava unasituazione che poteva oggettivamente considerarsi come un aiuto o un danno <strong>per</strong> <strong>la</strong> parte <strong>di</strong>un processo, anche se non necessariamente concretizzatosi in una condanna; <strong>la</strong> norma attualeinvece, non o<strong>per</strong>a alcuna <strong>di</strong>stinzione né richiede <strong>la</strong> verificazione <strong>di</strong> un evento.Risulta fonte <strong>di</strong> <strong>per</strong>plessità il prevalente orientamento dottrinale che esclude l’integrazionedel reato in presenza <strong>di</strong> fatti <strong>di</strong> corruzione impropria. In conformità delle intenzioni dellegis<strong>la</strong>tore e del<strong>la</strong> formu<strong>la</strong>zione, deve infatti riconoscersi che <strong>la</strong> norma è stata costruita inmodo da tute<strong>la</strong>re <strong>la</strong> correttezza dell’esercizio delle funzioni giu<strong>di</strong>ziarie, impedendonequalsiasi mercimonio anche rispetto a fatti non produttivi <strong>di</strong> un ingiusto danno o favore;d’altra parte, non è da trascurare come <strong>la</strong> <strong>di</strong>screzionalità insita nelle decisioni del giu<strong>di</strong>cespesso impe<strong>di</strong>sca <strong>di</strong> tracciare il confine tra provve<strong>di</strong>menti “giusti” e “ingiusti”.Il destinatario del favore o del danno deve essere <strong>la</strong> “parte processuale”, cioè il soggetto cheha proposto <strong>la</strong> domanda ovvero colui nei confronti del quale <strong>la</strong> domanda è stata proposta. Nelprocesso penale, tale qualifica spetta non solo all’imputato, al pubblico ministero, al<strong>la</strong> partecivile, al responsabile civile e al civilmente obbligato <strong>per</strong> l’ammenda, ma anche all’indagatoe al<strong>la</strong> <strong>per</strong>sona offesa dal reato.Rispetto al<strong>la</strong> previsione del comma 2, <strong>per</strong> <strong>la</strong> sua configurabilità è necessaria l’inflizione <strong>di</strong>una pena comunque più grave <strong>di</strong> quel<strong>la</strong> che avrebbe dovuto irrogarsi, risultandoeccessivamente restrittiva sia <strong>la</strong> tesi che richiede una sentenza irrevocabile, sia <strong>la</strong> tesi chepostu<strong>la</strong> <strong>la</strong> condanna <strong>di</strong> un’innocente.Quanto all’elemento soggettivo, il reato <strong>di</strong> cui al primo comma richiede un dolo specifico. Ilreato <strong>di</strong> cui al secondo comma è aggravato dall’evento, il quale ultimo è posto a caricodell’agente come semplice conseguenza del<strong>la</strong> sua condotta.Quanto al momento consumativi, il reato <strong>di</strong> cui al primo comma si consuma come lefattispecie <strong>di</strong> corruzione ex artt. 318 e 319 cod. pen.. Le ipotesi <strong>di</strong> cui al secondo commaassumono invece come evento l’inflizione dell’ingiusta condanna.Considerazioni applicativeIl reato è ipotizzabile <strong>per</strong> <strong>la</strong> Società.Occasioni <strong>di</strong> reatod) Ogni ipotesi <strong>di</strong> contenzioso giu<strong>di</strong>ziario nel quale si inseriscano fattispecie <strong>di</strong>corruzione <strong>per</strong> atto d’ufficio o <strong>di</strong> corruzione <strong>per</strong> atto contrario a doveri d’ufficio;e) erogazione <strong>di</strong> corrispettivi, in tutto o in parte fittizi, a legali o altri consulenti incontatto con organi giu<strong>di</strong>ziari.Processi aziendali a rischio:Stipu<strong>la</strong>zione e <strong>gestione</strong> <strong>di</strong> contratti con legali e altri consulenti in contatto con organigiu<strong>di</strong>ziari;72

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