(iv) sussistendo i casi e le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> cui ai predetti articoli del co<strong>di</strong>ce penale, neiconfronti dell’ente non proceda lo Stato del luogo in cui è stato commesso il fatto.1.6 Proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> accertamento dell’illecito.La responsabilità <strong>per</strong> illecito amministrativo derivante da reato viene accertata nell’ambito <strong>di</strong>un proce<strong>di</strong>mento penale. A tale proposito, l’art. 36 del d.lgs. 231/2001 prevede “Lacompetenza a conoscere gli illeciti amministrativi dell’ente appartiene al giu<strong>di</strong>ce penalecompetente <strong>per</strong> i reati dai quali gli stessi <strong>di</strong>pendono. Per il proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> accertamentodell’illecito amministrativo dell’ente si osservano le <strong>di</strong>sposizioni sul<strong>la</strong> composizione deltribunale e le <strong>di</strong>sposizioni processuali collegate re<strong>la</strong>tive ai reati dai quali l’illecitoamministrativo <strong>di</strong>pende”.Altra rego<strong>la</strong>, ispirata a ragioni <strong>di</strong> effettività, omogeneità ed economia processuale 45 , è quel<strong>la</strong>dell’obbligatoria riunione dei proce<strong>di</strong>menti: il processo nei confronti dell’ente dovrà rimanereriunito, <strong>per</strong> quanto possibile, al processo penale instaurato nei confronti del<strong>la</strong> <strong>per</strong>sona fisicaautore del reato presupposto del<strong>la</strong> responsabilità dell’ente (art. 38 del d.lgs. 231/2001). Talerego<strong>la</strong> trova un contem<strong>per</strong>amento nel dettato dell’art. 38, comma 2, del d.lgs. 231/2001, che,viceversa, <strong>di</strong>sciplina i casi in cui si procede separatamente <strong>per</strong> l’illecito amministrativo 46 .L’ente partecipa al proce<strong>di</strong>mento penale con il proprio rappresentante legale, salvo che questisia imputato del reato da cui <strong>di</strong>pende l’illecito amministrativo 47 ; quando il legalerappresentante non compare, l’ente costituito è rappresentato dal <strong>di</strong>fensore (art. 39, commi 1 e4, del d.lgs. 231/2001) 48 .1.7 Il <strong>Modello</strong> <strong>di</strong> <strong>organizzazione</strong>, <strong>gestione</strong> e <strong>controllo</strong> <strong>per</strong> <strong>la</strong> prevenzione dei reatiPoiché l’obbiettivo del<strong>la</strong> norma è non solo punire ma anche prevenire <strong>la</strong> commissione <strong>di</strong> reati,il legis<strong>la</strong>tore ha stabilito in alcune ipotesi una esimente generale, in altre una riduzione <strong>di</strong>pena, in presenza <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> prevenzione idoneo.In partico<strong>la</strong>re, l’articolo 6 del Decreto, nell’introdurre il suddetto regime <strong>di</strong> responsabilitàamministrativa, prevede una forma specifica <strong>di</strong> esenzione da detta responsabilità qualoral'ente, in caso <strong>di</strong> reato commesso da un soggetto in posizione apicale, <strong>di</strong>mostri che:a) l’organo <strong>di</strong>rigente dell’ente ha adottato ed efficacemente attuato, prima del<strong>la</strong>commissione del fatto, modelli <strong>di</strong> <strong>organizzazione</strong> e <strong>di</strong> <strong>gestione</strong> idonei a prevenire reati45 Così, testualmente, si esprime <strong>la</strong> Re<strong>la</strong>zione illustrativa al d.lgs. 231/2001.46 Art. 38, comma 2, d.lgs. 231/2001: “Si procede separatamente <strong>per</strong> l’illecito amministrativo dell’ente soltantoquando: a) è stata or<strong>di</strong>nata <strong>la</strong> sospensione del proce<strong>di</strong>mento ai sensi dell’articolo 71 del co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> procedurapenale [sospensione del proce<strong>di</strong>mento <strong>per</strong> l’incapacità dell’imputato, n.d.r.]; b) il proce<strong>di</strong>mento e’ stato definitocon il giu<strong>di</strong>zio abbreviato o con l’applicazione del<strong>la</strong> pena ai sensi dell’articolo 444 del co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> procedura penale[applicazione del<strong>la</strong> pena su richiesta, n.d.r.], ovvero e’ stato emesso il decreto penale <strong>di</strong> condanna; c) l’osservanzadelle <strong>di</strong>sposizioni processuali lo rende necessario.” Per completezza, si richiama inoltre l’art. 37 del d.lgs.231/2001, ai sensi del quale “Non si procede all’accertamento dell’illecito amministrativo dell’ente quandol’azione penale non può essere iniziata o proseguita nei confronti dell’autore del reato <strong>per</strong> <strong>la</strong> mancanza <strong>di</strong> unacon<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> proce<strong>di</strong>bilità” (vale a <strong>di</strong>re quelle previste dal Titolo III del Libro V c.p.p.: quere<strong>la</strong>, istanza <strong>di</strong>proce<strong>di</strong>mento, richiesta <strong>di</strong> proce<strong>di</strong>mento o autorizzazione a procedere, <strong>di</strong> cui, rispettivamente, agli artt. 336, 341,342, 343 c.p.p.).47 “La ratio del<strong>la</strong> previsione che esclude <strong>la</strong> possibilità che il rappresentante dell’ente sia <strong>la</strong> stessa <strong>per</strong>sonaimputata del reato appare evidente: posto che al primo soggetto spetta il compito <strong>di</strong> assicurare all’ente leprerogative <strong>di</strong>fensive nel proce<strong>di</strong>mento re<strong>la</strong>tivo all’illecito, <strong>la</strong> potenziale conflittualità tra gli interessi delle duefigure potrebbe rendere inconciliabili le linee <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa. Se così è, non pare dubbio che il medesimo <strong>di</strong>vieto debbao<strong>per</strong>are anche quando il legale rappresentante dell’ente sia imputato <strong>di</strong> un reato connesso o collegato a quello dalquale <strong>di</strong>pende l’illecito amministrativo”; così Ceresa- Gastaldo, Il “processo alle società” nel d.lgs. 8 giugno2001, n. 231, Torino, 24.48 “Ove il rappresentante legale dell’ente sia altresì imputato del reato da cui <strong>di</strong>pende l’illecito amministrativo, <strong>la</strong>partecipazione al proce<strong>di</strong>mento penale dell’ente stesso dovrà necessariamente avvenire me<strong>di</strong>ante <strong>la</strong> nomina <strong>di</strong> un<strong>di</strong>verso rappresentante legale <strong>per</strong> il processo” (Garuti, in AA.VV., Responsabilità degli enti, cit., 282 s.).16
del<strong>la</strong> specie <strong>di</strong> quello verificatosi;b) il compito <strong>di</strong> vigi<strong>la</strong>re sul funzionamento e l’osservanza dei modelli nonché <strong>di</strong> curare illoro aggiornamento è stato affidato a un organismo dell’ente dotato <strong>di</strong> autonomi poteri<strong>di</strong> iniziativa e <strong>controllo</strong>;c) le <strong>per</strong>sone che hanno commesso il reato hanno agito eludendo fraudolentemente isuddetti modelli <strong>di</strong> <strong>organizzazione</strong> e <strong>gestione</strong>;d) non vi sia stata omessa o insufficiente vigi<strong>la</strong>nza da parte dell’organismo <strong>di</strong> cui al<strong>la</strong>precedente lettera b).Si ha esclusione del<strong>la</strong> responsabilità ove le predette con<strong>di</strong>zioni ricorrano, nel loro complesso,al momento del<strong>la</strong> commissione del reato o illecito; tuttavia anche l’adozione e l’attuazione del“modello” avvenute in un momento successivo al<strong>la</strong> commissione del reato o illecito svolgonocomunque effetti positivi in or<strong>di</strong>ne alle sanzioni irrogabili all’ente (artt. 12, comma 3, 17,comma 1, lettera c), e 18, comma 1, del decreto n. 231).Nel caso, invece, <strong>di</strong> un reato commesso da soggetti sottoposti all’altrui <strong>di</strong>rezione o vigi<strong>la</strong>nza,<strong>la</strong> società risponde se <strong>la</strong> commissione del reato è stata resa possibile dal<strong>la</strong> vio<strong>la</strong>zione degliobblighi <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione o vigi<strong>la</strong>nza al<strong>la</strong> cui osservanza <strong>la</strong> società è tenuta 49 . A tal proposito,tuttavia, l’articolo 7 del d.lgs. stabilisce che <strong>la</strong> vio<strong>la</strong>zione degli obblighi <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione ovigi<strong>la</strong>nza è esclusa se <strong>la</strong> società, prima del<strong>la</strong> commissione del reato, ha adottato edefficacemente attuato un modello <strong>di</strong> <strong>organizzazione</strong>, <strong>gestione</strong> e <strong>controllo</strong> idoneo a prevenire ireati del<strong>la</strong> specie <strong>di</strong> quello verificatosi.Il Decreto in<strong>di</strong>vidua le esigenze a cui debbono rispondere i modelli <strong>di</strong> <strong>organizzazione</strong>,<strong>gestione</strong> e <strong>controllo</strong> in re<strong>la</strong>zione all’estensione dei poteri delegati e al rischio <strong>di</strong> commissionedei reati, dettando nel<strong>la</strong> sostanza lo schema <strong>di</strong> detti modelli, e cioè:a) in<strong>di</strong>viduare le attività nel cui ambito possono essere commessi reati;b) prevedere specifici protocolli <strong>di</strong>retti a programmare <strong>la</strong> formazione e l’attuazione delledecisioni dell’ente in re<strong>la</strong>zione ai reati da prevenire;c) in<strong>di</strong>viduare modalità <strong>di</strong> <strong>gestione</strong> delle risorse finanziarie idonee ad impe<strong>di</strong>re <strong>la</strong>commissione dei reati;d) prevedere obblighi <strong>di</strong> informazione nei confronti dell’organismo deputato a vigi<strong>la</strong>re sulfunzionamento e l’osservanza dei modelli;e) introdurre un sistema <strong>di</strong>sciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misurein<strong>di</strong>cate nel modello.Inoltre, esso stabilisce che il modello può essere efficacemente attuato solo a fronte <strong>di</strong>:a) una verifica <strong>per</strong>io<strong>di</strong>ca del modello e l’eventuale mo<strong>di</strong>fica dello stesso quando sonosco<strong>per</strong>te significative vio<strong>la</strong>zioni delle prescrizioni ovvero quando intervengonomutamenti nell’<strong>organizzazione</strong> o nell’attività;b) un sistema <strong>di</strong>sciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure in<strong>di</strong>cate nelmodello.1.8 Co<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> comportamento pre<strong>di</strong>sposti dalle associazioni rappresentative deglientiL’art. 6, comma 3, del d.lgs. 231/2001 prevede “I modelli <strong>di</strong> <strong>organizzazione</strong> e <strong>di</strong> <strong>gestione</strong>possono essere adottati, garantendo le esigenze <strong>di</strong> cui al comma 2, sul<strong>la</strong> base <strong>di</strong> co<strong>di</strong>ci <strong>di</strong>comportamento redatti dalle associazioni rappresentative degli enti, comunicati al Ministero49 A tal proposito ve<strong>di</strong>, tra le altre, <strong>la</strong> decisione del Tribunale <strong>di</strong> Mi<strong>la</strong>no del 27 aprile 2004 secondo <strong>la</strong> quale“Perché possa configurarsi <strong>la</strong> responsabilità dell’ente <strong>per</strong> i reati commessi da soggetti sottoposti all’altrui<strong>di</strong>rezione e vigi<strong>la</strong>nza (art. 5, comma 1, lett. b)) è necessario che, ai sensi dell’art. 7 del d.lgs. n. 231 del 2001, <strong>la</strong>commissione del reato sia stata resa possibile dal<strong>la</strong> vio<strong>la</strong>zione degli obblighi <strong>di</strong> vigi<strong>la</strong>nza e <strong>controllo</strong> al<strong>la</strong> cuiosservanza <strong>la</strong> struttura è tenuta”17
- Page 2 and 3: PARTE GENERALE2
- Page 4 and 5: Codice penale- malversazione a dann
- Page 6 and 7: - associazione per delinquere final
- Page 8 and 9: immedesimazione tra ente e soggetti
- Page 10 and 11: − in posizione di sottoposti a ta
- Page 12 and 13: all’ente delle sanzioni pecuniari
- Page 14 and 15: d.lgs. 231/2001 consente al giudice
- Page 18 and 19: della giustizia che, di concerto co
- Page 20 and 21: Il consiglio di amministrazione è
- Page 22 and 23: 2.1 Obiettivi del Modello e metodol
- Page 24 and 25: - le funzioni/soggetti interni/este
- Page 26 and 27: Al fine di assicurare l’idoneità
- Page 28 and 29: “Codice Etico”“Clienti”“C
- Page 30 and 31: Phadia, in conformità all’organi
- Page 32 and 33: aggiornamento l’Organismo si avva
- Page 34 and 35: L’Organismo di Vigilanza o il suo
- Page 36 and 37: 3.1.9 Funzioni e poteri3.1.9.1 Cias
- Page 38 and 39: Il corretto ed efficiente espletame
- Page 40 and 41: dei soci della Società informazion
- Page 42 and 43: disponibile. Ogni dipendente deve,
- Page 44 and 45: 2104, comma 2, del codice civile; o
- Page 46 and 47: violazione delle prescrizioni del p
- Page 48 and 49: ALLEGATO 3.2.3Phadia S.r.l.Modello
- Page 50 and 51: I. PREMESSA1.1 Categorie di reati r
- Page 52 and 53: Le procedure interne sono caratteri
- Page 54 and 55: 1.4.3 Elementi essenziali di ciascu
- Page 56 and 57: anche all’ipotesi di previsione d
- Page 58 and 59: II.REATI NEI RAPPORTI CON LA PUBBLI
- Page 60 and 61: Presupposto della condotta è l’a
- Page 62 and 63: Occasioni di reato:Indebita percezi
- Page 64 and 65: tali soggetti di documenti o dati o
- Page 66 and 67:
Ai fini della responsabilità ex De
- Page 68 and 69:
“Il pubblico ufficiale che, per c
- Page 70 and 71:
Partecipazione a procedure di gara
- Page 72 and 73:
FattispecieLa norma, introdotta dal
- Page 74 and 75:
irrilevante che questi resti ignoto
- Page 76 and 77:
2.2. Sintesi delle attività sensib
- Page 78 and 79:
−o atto di procedura ed inviati a
- Page 80 and 81:
−−−−−funzioni aziendali n
- Page 82 and 83:
−−−Coerenza delle offerte: co
- Page 84 and 85:
12. gestione dei contenziosi e cont
- Page 86 and 87:
campioni alle strutture sanitarie p
- Page 88 and 89:
−automaticamente con i debiti e c
- Page 90 and 91:
6. selezione e assunzione di person
- Page 92 and 93:
al Modello ex d.lgs. 231 del 2001 a
- Page 94 and 95:
3.2 Repertorio dei reati ed individ
- Page 96 and 97:
(sottovalutazioni);c) omissione di
- Page 98 and 99:
FattispecieL’art. 34 (Falso in pr
- Page 100 and 101:
2) Trasmissione di dati contabili a
- Page 102 and 103:
Gli amministratori che, in violazio
- Page 104 and 105:
funzioni di amministrazione o che c
- Page 106 and 107:
La società è punita con sanzione
- Page 108 and 109:
a) nella esposizione di fatti mater
- Page 110 and 111:
normativa civilistica e diffuse ai
- Page 112 and 113:
massima correttezza nella redazione
- Page 114 and 115:
D_5 Sicurezza informatica: devono e
- Page 116 and 117:
(ix) il Responsabile Amministrativo
- Page 118 and 119:
3.7.5 Consulenti coinvolti in attiv
- Page 120 and 121:
Occasioni di reatoOgni possibilità
- Page 122 and 123:
ichiesta solo in relazione all’us
- Page 124 and 125:
V. I DELITTI CON FINALITA’ DI TER
- Page 126 and 127:
Amministratore Delegato;Personale e
- Page 128 and 129:
A_2B_2Deve esistere il divieto di:a
- Page 130 and 131:
c) assumere persone indicate nelle
- Page 132 and 133:
(iii) utilizzare esclusivamente, ne
- Page 134 and 135:
VI REATI CONTRO LA PERSONALITA’ I
- Page 136 and 137:
L’analisi dei processi aziendali
- Page 138 and 139:
All’art. 10 della legge sopra men
- Page 140 and 141:
Controversa è la configurabilità
- Page 142 and 143:
vincolo associativo perseguono scop
- Page 144 and 145:
costituita per commettere i fatti d
- Page 146 and 147:
Induzione a non rendere dichiarazio
- Page 148 and 149:
Secondo la linea in giurisprudenza
- Page 150 and 151:
Relativamente all’attività sensi
- Page 152 and 153:
VIIII DELITTI DI RICETTAZIONE, RICI
- Page 154 and 155:
“Fuori dei casi di concorso nel r
- Page 156 and 157:
ecc.), dove ha assoluta prevalenza
- Page 158 and 159:
ALLEGATO 1ELENCO DELLE PROCEDURE IN
- Page 160 and 161:
non colposo;4. di non essere sogget
- Page 162:
ALLEGATO 3BDichiarazioneMOD. PARTNE