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Phadia S.r.l. Modello di organizzazione, gestione e controllo per la ...

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iii) <strong>la</strong> continuità <strong>di</strong> azione, che garantisce un’efficace e costante attuazione del modelloorganizzativo partico<strong>la</strong>rmente artico<strong>la</strong>to e complesso nelle aziende <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> e me<strong>di</strong>e<strong>di</strong>mensioni, è favorita dal<strong>la</strong> presenza <strong>di</strong> una struttura de<strong>di</strong>cata esclusivamente e atempo pieno all’attività <strong>di</strong> vigi<strong>la</strong>nza del modello e “priva <strong>di</strong> mansioni o<strong>per</strong>ative chepossano portar<strong>la</strong> ad assumere decisioni con effetti economici-finanziari”.Il Decreto non fornisce in<strong>di</strong>cazioni circa <strong>la</strong> composizione dell’organismo <strong>di</strong> vigi<strong>la</strong>nza. 57Le Linee Guida <strong>di</strong> Confindustria 58 in<strong>di</strong>cano quali opzioni possibili <strong>per</strong> l’ente, al momentodell’in<strong>di</strong>viduazione e configurazione dell’organismo <strong>di</strong> vigi<strong>la</strong>nza:(i) l’attribuzione del ruolo <strong>di</strong> organismo <strong>di</strong> vigi<strong>la</strong>nza al comitato <strong>per</strong> il <strong>controllo</strong> interno,ove esistente, purché composto esclusivamente da amministratori non esecutivi oin<strong>di</strong>pendenti;(ii) l’attribuzione del ruolo <strong>di</strong> organismo <strong>di</strong> vigi<strong>la</strong>nza al<strong>la</strong> funzione <strong>di</strong> internal au<strong>di</strong>ting,ove esistente;(iii) <strong>la</strong> creazione <strong>di</strong> un organismo ad hoc, a composizione monosoggettiva oplurisoggettiva, costituito, in quest’ultimo caso, da soggetti dell’ente (es. responsabiledell’internal au<strong>di</strong>t, del<strong>la</strong> funzione legale, ecc., e/o amministratore non esecutivo e/oin<strong>di</strong>pendente e/o sindaco) e/o da soggetti esterni (es. consulenti, es<strong>per</strong>ti, ecc.);(iv) <strong>per</strong> gli enti <strong>di</strong> piccole <strong>di</strong>mensioni, sarebbe possibile l’attribuzione del ruolo <strong>di</strong>organismo <strong>di</strong> vigi<strong>la</strong>nza all’organo <strong>di</strong>rigente.In ottem<strong>per</strong>anza a quanto previsto nel Decreto e tenuto conto delle caratteristiche peculiaridel<strong>la</strong> propria struttura organizzativa, con delibera del Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione del 1°luglio 2009 ha affidato <strong>la</strong> funzione <strong>di</strong> organismo <strong>di</strong> vigi<strong>la</strong>nza deputato a vigi<strong>la</strong>re sulfunzionamento e l’osservanza del presente <strong>Modello</strong> e a curarne l’aggiornamento (<strong>di</strong> seguitodenominato “Organismo <strong>di</strong> <strong>Pha<strong>di</strong>a</strong>” o, semplicemente, ’“Organismo <strong>di</strong> Vigi<strong>la</strong>nza” o“Organismo”), a un organismo a composizione monosoggettiva.In considerazione del<strong>la</strong> specificità dei compiti attribuiti all’Organismo e delle professionalità<strong>di</strong> volta in volta richieste, nello svolgimento delle funzioni <strong>di</strong> vigi<strong>la</strong>nza, <strong>controllo</strong> ed− in via preventiva, <strong>per</strong> adottare - all’atto del <strong>di</strong>segno del modello organizzativo e delle successive mo<strong>di</strong>fiche -le misure più idonee a prevenire, con ragionevole certezza, <strong>la</strong> commissione dei reati in questione;− correntemente, <strong>per</strong> verificare che i comportamenti quoti<strong>di</strong>ani rispettino effettivamente quelli co<strong>di</strong>ficati;− a posteriori, <strong>per</strong> accertare come si sia potuto verificare un reato delle specie in esame e chi lo abbiacommesso.A titolo esemplificativo, le Linee guida <strong>di</strong> Confindustria menzionano le seguenti tecniche:− campionamento statistico;− tecniche <strong>di</strong> analisi e valutazione dei rischi e misure <strong>per</strong> il loro contenimento (procedure autorizzative;meccanismi <strong>di</strong> contrapposizione <strong>di</strong> compiti);− flow-charting <strong>di</strong> procedure e processi <strong>per</strong> l’in<strong>di</strong>viduazione dei punti <strong>di</strong> debolezza;− tecniche <strong>di</strong> intervista e <strong>di</strong> e<strong>la</strong>borazione <strong>di</strong> questionari;− elementi <strong>di</strong> psicologia;meto<strong>di</strong> <strong>per</strong> l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> fro<strong>di</strong>.57 Le Linee guida <strong>di</strong> Confindustria precisano che <strong>la</strong> <strong>di</strong>sciplina dettata dal d.lgs. 231/2001 “non fornisce in<strong>di</strong>cazionicirca <strong>la</strong> composizione dell’Organismo <strong>di</strong> vigi<strong>la</strong>nza (Odv). Ciò consente <strong>di</strong> optare <strong>per</strong> una composizione sia monoche plurisoggettiva. Nel<strong>la</strong> composizione plurisoggettiva possono essere chiamati a far parte dell’Odv componentiinterni ed esterni all’ente (…). Sebbene in via <strong>di</strong> principio <strong>la</strong> composizione sembri in<strong>di</strong>fferente <strong>per</strong> il legis<strong>la</strong>tore,tuttavia, <strong>la</strong> scelta tra l’una o l’altra soluzione deve tenere conto delle finalità <strong>per</strong>seguite dal<strong>la</strong> legge e, quin<strong>di</strong>,deve assicurare il profilo <strong>di</strong> effettività dei controlli in re<strong>la</strong>zione al<strong>la</strong> <strong>di</strong>mensione ed al<strong>la</strong> complessità organizzativadell’ente. Con riferimento alle imprese <strong>di</strong> piccole <strong>di</strong>mensioni, si deve ricordare che l’art. 6 comma 4 consente chei compiti <strong>di</strong> cui al<strong>la</strong> lettera b) dell’art. 6 comma 2, siano assolti dall’organo <strong>di</strong>rigente. Questa impostazione èstata confermata dal<strong>la</strong> giurisprudenza, che ha riba<strong>di</strong>to l’esigenza <strong>di</strong> scegliere il tipo <strong>di</strong> composizione anche inre<strong>la</strong>zione alle <strong>di</strong>mensioni aziendali. Pertanto, nelle realtà <strong>di</strong> piccole <strong>di</strong>mensioni (…) che non si avvalgano del<strong>la</strong>facoltà <strong>di</strong> cui al comma 4 dell’art. 6, <strong>la</strong> composizione monocratica ben potrebbe garantire le funzioni demandateall’Organismo, mentre in quelle <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni me<strong>di</strong>o gran<strong>di</strong> sarebbe preferibile una composizione <strong>di</strong> tipocollegiale. Ciò al fine <strong>di</strong> garantire una maggiore effettività dei controlli demandati dal<strong>la</strong> legge ”. Confindustria,Linee guida, cit., nel<strong>la</strong> versione aggiornata al 31 marzo 2008, 32 s.58 Confindustria, Linee guida, cit., nel<strong>la</strong> versione aggiornata al 31 marzo 2008, 43.31

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