Presupposto del<strong>la</strong> condotta è l’avvenuta erogazione ad un determinato soggetto, da parte <strong>di</strong>un ente pubblico, <strong>di</strong> sovvenzioni, contributi o finanziamenti:− a con<strong>di</strong>zioni più favorevoli <strong>di</strong> quelle <strong>di</strong> mercato;− in vista <strong>di</strong> un fine <strong>di</strong> pubblica utilità.I contributi e le sovvenzioni sono erogazioni a fondo <strong>per</strong>duto, che possono avere carattere<strong>per</strong>io<strong>di</strong>co od occasionale - “una tantum” -, misura fissa o determinata in base a parametrivariabili, natura vinco<strong>la</strong>ta all’“an” o al “quantum” o <strong>di</strong> pura <strong>di</strong>screzionalità; i finanziamentisono atti negoziali caratterizzati dall’obbligo <strong>di</strong> destinazione delle somme o <strong>di</strong> restituzione oda ulteriori e <strong>di</strong>versi oneri, come cessioni <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to a con<strong>di</strong>zioni vantaggiose <strong>per</strong> impieghideterminati, mutui agevo<strong>la</strong>ti o cessioni <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to aventi con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> ripagamentopartico<strong>la</strong>rmente vantaggiose.La condotta criminosa si sostanzia nel<strong>la</strong> mancata destinazione delle risorse ottenute alleattività <strong>di</strong> pubblico interesse <strong>per</strong> le quali sono state concesse. Allo scopo <strong>di</strong> conferireall’illecito una <strong>di</strong>mensione realmente offensiva, si esclude <strong>la</strong> sua configurabilità anzituttonelle ipotesi in cui l’o<strong>per</strong>a o l’attività oggetto dell’erogazione sia stata comunque realizzata,in<strong>di</strong>pendentemente cioè dal suo compimento in tempi antecedenti l’erogazione ovvero dal<strong>di</strong>verso impiego delle somme eventualmente risparmiate. Di più, al fine <strong>di</strong> evitare <strong>la</strong>sovrapposizione del<strong>la</strong> fattispecie penale e <strong>di</strong> quelle civili e amministrative in tema <strong>di</strong>inadempimento, <strong>la</strong> sussistenza del reato va parimenti esclusa nei casi in cui il finanziamentosia stato utilizzato <strong>per</strong> finalità <strong>di</strong>verse ma comunque <strong>di</strong> interesse collettivo.Quanto all’elemento soggettivo, il dolo è generico e consiste nel<strong>la</strong> coscienza e volontà <strong>di</strong> nondestinare le somme ricevute al<strong>la</strong> sod<strong>di</strong>sfazione delle finalità <strong>di</strong> pubblico interesse.Quanto al momento consumativo, il reato, in quanto condotta omissiva, si consuma al<strong>la</strong>scadenza del termine previsto nell’atto <strong>di</strong> erogazione.Considerazioni applicativeAllo stato <strong>la</strong> Società non ricorre a tali forme <strong>di</strong> erogazioni pubbliche e, conseguentemente, l’esposizione a tali aree <strong>di</strong> rischio è solo astrattamente ipotizzabile <strong>per</strong> il futuro. Percompletezza, esponiamo qui <strong>di</strong> seguito le occasioni <strong>di</strong> reato, i processi aziendali a rischio e lefunzioni / aree aziendali a rischio.Occasioni <strong>di</strong> reatoIndebito utilizzo o destinazione a scopi <strong>di</strong>versi <strong>di</strong> erogazioni pubbliche (nazionali ecomunitarie, in forma <strong>di</strong> contributi, finanziamenti, mutui agevo<strong>la</strong>ti, altre erogazioni) ricevutedal<strong>la</strong> Società, ad esempio, <strong>per</strong> assunzioni <strong>di</strong> <strong>per</strong>sonale, <strong>per</strong> attività <strong>di</strong> formazione, <strong>per</strong>investimenti ambientali, <strong>per</strong> ricerca ed innovazione tecnologica, <strong>per</strong> adeguamento del<strong>la</strong>sicurezza o <strong>per</strong> a<strong>per</strong>tura <strong>di</strong> unità locali.Processi aziendali a rischio:Gestione ed utilizzo <strong>di</strong> aiuti pubblici previsti dal<strong>la</strong> normativa sul <strong>la</strong>voro;Gestione ed utilizzo <strong>di</strong> aiuti pubblici previsti dal<strong>la</strong> normativa fiscale;Gestione ed utilizzo <strong>di</strong> aiuti pubblici previsti da specifici ban<strong>di</strong>;Gestione ed utilizzo <strong>di</strong> aiuti pubblici previsti <strong>per</strong> lo sviluppo <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> ricerca.Funzioni / Aree aziendali a rischio:Amministratore Delegato;Presidente del Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione;Personale e Amministrazione e Finanza.60
2.1.2 Art. 316- ter c.pIndebita <strong>per</strong>cezione <strong>di</strong> erogazioni pubbliche in danno dello Stato o dell’UnioneEuropea“Salvo che il fatto costituisca il reato previsto dall’Art. 640-bis, chiunque me<strong>di</strong>antel’utilizzo o <strong>la</strong> presentazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>chiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vereovvero me<strong>di</strong>ante l’omissione <strong>di</strong> informazioni dovute, consegue indebitamente, <strong>per</strong> sé o <strong>per</strong>altri, contributi, finanziamenti, mutui agevo<strong>la</strong>ti o altre erogazioni dello stesso tipo,comunque denominate, concessi o erogati dallo Stato, da altri enti pubblici o dalleComunità europee, è punito con <strong>la</strong> reclusione da sei mesi a tre anni. Quando <strong>la</strong> sommaindebitamente <strong>per</strong>cepita è pari o inferiore a lire settemilionisettecentoquaranticinquemi<strong>la</strong>si applica soltanto <strong>la</strong> sanzione amministrativa del pagamento <strong>di</strong> una somma <strong>di</strong> denaro da<strong>di</strong>eci a cinquanta milioni <strong>di</strong> lire. Tale sanzione non può comunque su<strong>per</strong>are il triplo delbeneficio conseguito.”FattispecieLa norma, introdotta dall’Art. 4 del<strong>la</strong> L. 29.09.00, n 300 (contenente <strong>la</strong> ratifica <strong>di</strong> alcuni Attiinternazionali) al fine <strong>di</strong> completare il preesistente sistema repressivo delle fro<strong>di</strong> contro gliinteressi statali e comunitari, introduce un reato comune <strong>per</strong> <strong>la</strong> cui consumazione è richiestol’ottenimento <strong>di</strong> contributi, finanziamenti, mutui agevo<strong>la</strong>ti o altre erogazioni, me<strong>di</strong>antel’utilizzo o <strong>la</strong> presentazione <strong>di</strong> documentazione falsa, a nul<strong>la</strong> rilevando l’eventuale induzionein errore del soggetto passivo, ovvero <strong>la</strong> causazione <strong>di</strong> un danno (i quali rappresentano inveceelementi costitutivi del reato <strong>di</strong> cui all’Art. 640 c.p., <strong>per</strong> il quale ve<strong>di</strong> infra).Per <strong>la</strong> commissione del reato si richiede che le somme ricevute a titolo <strong>di</strong> contributo,finanziamento o sovvenzione non siano dovute, in quanto manchino gli estremi <strong>per</strong> poteraspirare o pretendere <strong>di</strong> ottenerle e quin<strong>di</strong> manchi <strong>la</strong> giustificazione <strong>di</strong> un pubblico interesse.In questo caso, contrariamente a quanto visto in merito al reato precedente (art. 316-bis), anul<strong>la</strong> rileva l’uso che venga fatto delle erogazioni, poiché il reato viene a realizzarsi nelmomento dell’ottenimento dei finanziamenti.Infine, va evidenziato che tale ipotesi <strong>di</strong> reato è residuale rispetto al<strong>la</strong> fattispecie del<strong>la</strong> truffaai danni dello Stato, nel senso che si configura solo nei casi in cui <strong>la</strong> condotta non integri gliestremi del<strong>la</strong> truffa ai danni dello Stato.Quanto all’elemento soggettivo, il dolo è generico e consiste nel<strong>la</strong> coscienza e volontà <strong>di</strong>ottenere somme destinate a sod<strong>di</strong>sfare un pubblico interesse pur non avendo titolo arichiederle e ad ottenerle.Quanto al momento consumativo, il reato si consuma all’atto dell’ottenimento <strong>di</strong> erogazionipubbliche non dovute.Considerazioni applicativeVale quanto detto <strong>per</strong> l’art. 316-bis cod. pen.. Peraltro, il reato ha <strong>la</strong>titu<strong>di</strong>ne più ampia <strong>di</strong>quello ex art. 316-bis cod. pen. e può coinvolgere un numero maggiore <strong>di</strong> strutture e funzioni;inoltre lo specifico elemento oggettivo del reato (ottenimento <strong>di</strong> erogazione pubblica senzareale riferimento a concrete iniziative dell’impresa) fa sì che il reato stesso presenti scarsepossibilità <strong>di</strong> preventiva in<strong>di</strong>viduazione.Allo stato <strong>la</strong> Società non ricorre a tali forme <strong>di</strong> erogazioni pubbliche e, conseguentemente, <strong>la</strong>esposizione a tali aree <strong>di</strong> rischio non è concretamente ipotizzabile. Per completezza,esponiamo qui <strong>di</strong> seguito le occasioni <strong>di</strong> reato, i processi aziendali a rischio e le funzioni /aree aziendali a rischio.61
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VIIII DELITTI DI RICETTAZIONE, RICI
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