“Il pubblico ufficiale che, <strong>per</strong> compiere un atto del suo ufficio, riceve, <strong>per</strong> sé o <strong>per</strong> unterzo, in denaro o altra utilità una retribuzione che non gli è dovuta, o ne accetta <strong>la</strong>promessa, è punito con <strong>la</strong> reclusione da sei mesi a tre anni.Se il pubblico ufficiale riceve <strong>la</strong> retribuzione <strong>per</strong> un atto d’ufficio da lui già compiuto, <strong>la</strong>pena è del<strong>la</strong> reclusione fino a un anno”.FattispecieL’elemento determinante, e che <strong>di</strong>stingue tra <strong>la</strong> concussione e <strong>la</strong> corruzione, è costituitodall’atteggiamento delle volontà rispettive del pubblico ufficiale e del privato e <strong>di</strong>conseguenza dal tipo <strong>di</strong> rapporto che si instaura tra i due soggetti: si ha infatti concussionequando il pubblico ufficiale strumentalizza <strong>la</strong> propria autorità e il proprio potere <strong>per</strong> coartare<strong>la</strong> volontà del soggetto, facendogli comprendere che non ha alternative rispetto al<strong>la</strong> richiesta,mentre si ha corruzione quando l’iniziativa è del privato, che si sforza <strong>di</strong> convincere ilpubblico ufficiale a sod<strong>di</strong>sfare le sue richieste.Soggetti attivi possono essere, oltre ad ogni pubblico ufficiale, anche l’amministratoregiu<strong>di</strong>ziario, il commissario governativo e il curatore fallimentare, qualora <strong>la</strong> retribuzionevenga corrisposta in riferimento al compimento <strong>di</strong> un determinato atto. Il reato si presentacome plurisoggettivo a struttura bi<strong>la</strong>terale, nel senso che richiede <strong>la</strong> contemporanea presenza<strong>di</strong> due soggetti specu<strong>la</strong>rmene o<strong>per</strong>anti secondo lo schema degli artt. 318-320 e dell’art. 321cod. pen..Il reato, sul<strong>la</strong> base <strong>di</strong> una tra<strong>di</strong>zionale e consolidata interpretazione, si incentra su un rapportosinal<strong>la</strong>gmatico tra il pubblico ufficiale e il privato. È necessario che <strong>la</strong> prestazione da partedel pubblico ufficiale si riferisca ad un atto in<strong>di</strong>viduato o in<strong>di</strong>viduabile, cioè determinato nelcontenuto o quanto meno nel genere <strong>di</strong> atti da compiere, anche se suscettibile <strong>di</strong> specificarsiin una pluralità <strong>di</strong> atti non singo<strong>la</strong>rmente previsti. Al<strong>la</strong> luce <strong>di</strong> questa impostazione, l’utilitàdata o promessa nel<strong>la</strong> generica previsione <strong>di</strong> eventuali, futuri e imprecisati atti omissivi ocommissivi, al fine <strong>di</strong> ottenere <strong>la</strong> benevolenza del pubblico ufficiale, non costituisce elementoidoneo a integrare <strong>la</strong> corruzione; <strong>la</strong>ddove <strong>per</strong>ò le dazioni <strong>di</strong> denaro presentino caratteri <strong>di</strong><strong>per</strong>io<strong>di</strong>cità o <strong>di</strong> ripetizione nel tempo, può ravvisarsi al<strong>la</strong> base <strong>di</strong> esse l’impegno del pubblicoufficiale ad attivarsi in favore del privato ogni volta che ne ricorra l’opportunità o <strong>la</strong> necessitàe in tale comportamento-tipo va in<strong>di</strong>viduata <strong>la</strong> controprestazione oggetto dell’accordocorruttivo. Una recente giurisprudenza propone <strong>per</strong>ò una <strong>di</strong>versa soluzione, ritenendo che <strong>la</strong>mancata in<strong>di</strong>viduazione in concreto del singolo atto oggetto <strong>di</strong> corruzione non escluda il reatoqualora si accerti che <strong>la</strong> dazione del denaro sia stata effettuata in ragione delle funzioniesercitate dal soggetto e <strong>per</strong> compensarne i favori.Quanto all’elemento oggettivo, tra l’atto d’ufficio e l’utilità offerta o promessa devesussistere un rapporto <strong>di</strong> proporzione, che certamente è da escludere rispetto ai piccolidonativi d’uso (c.d. “munuscu<strong>la</strong>”).Tale con<strong>di</strong>zione viene talvolta negata dal<strong>la</strong> giurisprudenza, che ravvisa il reatoin<strong>di</strong>pendentemente dal<strong>la</strong> tenuità del<strong>la</strong> somma e dell’equilibrio tra l’atto <strong>di</strong> ufficio e <strong>la</strong>controprestazione del privato. La retribuzione deve essere indebita.Una questione partico<strong>la</strong>re si pone <strong>per</strong> i servizi straor<strong>di</strong>nari a cui il pubblico ufficiale non ètenuto, ad es. <strong>per</strong>ché resi fuori dell’orario <strong>di</strong> ufficio. Un orientamento giurisprudenzialeritiene che in tale ipotesi sia configurabile il reato qualora il pubblico ufficiale vengaremunerato in denaro. La retribuzione può essere ricevuta dal pubblico ufficiale “<strong>per</strong> sé o <strong>per</strong>un terzo”. Nel<strong>la</strong> nozione <strong>di</strong> “terzo”, ovviamente, non rientra <strong>la</strong> Pubblica Amministrazione. Laricezione dell’utilità e l’accettazione del<strong>la</strong> promessa non richiedono alcuna forma partico<strong>la</strong>re.Quanto all’elemento soggettivo, il dolo è specifico e consiste nel<strong>la</strong> coscienza e volontà delpubblico ufficiale <strong>di</strong> ricevere, <strong>per</strong> sé o <strong>per</strong> un terzo (ovviamente non <strong>la</strong> PubblicaAmministrazione), una retribuzione non dovuta <strong>per</strong> il compimento dell’atto <strong>di</strong> ufficio o <strong>la</strong>mera promessa <strong>di</strong> tale retribuzione comprendendone <strong>la</strong> finalità e <strong>la</strong> valenza retributiva.68
Non vi è corruzione se il pubblico ufficiale accetta <strong>di</strong> compiere l’atto non <strong>per</strong> unaretribuzione ma <strong>per</strong> amicizia, sentimento ecc.. È pacificamente riconosciuta l’in<strong>di</strong>pendenzadelle responsabilità del corrotto e del corruttore, potendo <strong>la</strong> responsabilità dell’uno essereesclusa <strong>per</strong> circostanze soggettive non o<strong>per</strong>anti nei confronti dell’altro.Il reato si consuma nel momento in cui il pubblico ufficiale accetta <strong>la</strong> promessa o riceve <strong>la</strong>retribuzione indebita. È pacifica, ai fini del<strong>la</strong> consumazione del reato, l’irrilevanzadell’effettivo compimento dell’atto.Merita in questa sede <strong>di</strong> accennare inoltre al<strong>la</strong> cd. corruzione (passiva) impropriasusseguente. Prevista dall’art. 318, secondo comma, essa si caratterizza, rispetto al<strong>la</strong> formaantecedente <strong>di</strong> cui all’art. 318, primo comma, <strong>per</strong> il già avvenuto compimento dell’attod’ufficio e <strong>per</strong> l’incriminazione del<strong>la</strong> so<strong>la</strong> ricezione del denaro o dell’utilità e non anchedell’accettazione del<strong>la</strong> promessa.Considerazioni applicativeIl reato (delitto) è ampiamente ipotizzabile <strong>per</strong> <strong>la</strong> Società, con vasta casistica.Occasioni <strong>di</strong> reato1. Nel caso del<strong>la</strong> Società in veste <strong>di</strong> corruttore:a) Pressioni, sollecitazioni in ogni tipo <strong>di</strong> rapporto, anche <strong>per</strong> via me<strong>di</strong>ata, conPubbliche Amministrazioni e Organismi <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto Pubblico, tito<strong>la</strong>ri del potere <strong>di</strong>assumere determinazioni favorevoli o sfavorevoli al<strong>la</strong> Società in re<strong>la</strong>zione a:i. adempimenti INPS, INAIL, Ispettorato del <strong>la</strong>voroii. gare pubbliche <strong>per</strong> appalti o forniture, affidamenti <strong>di</strong>retti;iii. attività <strong>di</strong> negoziazione, stipu<strong>la</strong>zione o esecuzione <strong>di</strong> contratti con entipubblici (es. ospedali o strutture sanitarie pubbliche) o con Organismi <strong>di</strong>Diritto Pubblicoiv. ottenimento <strong>di</strong> concessioni, licenze, autorizzazioni, accre<strong>di</strong>tamenti;v. conciliazioni amministrative;b) dazione <strong>di</strong>retta <strong>di</strong> denaro o riconoscimento <strong>di</strong> altri vantaggi in favore <strong>di</strong> Pubbliciufficiali stranieri <strong>di</strong> Paesi Membri del<strong>la</strong> Comunità Europea o <strong>di</strong> altri Stati esteri inre<strong>la</strong>zione a gare, erogazioni o ad altre prestazioni pubbliche;c) offerta <strong>di</strong> denaro o riconoscimento <strong>di</strong> altri vantaggi in favore <strong>di</strong> o<strong>per</strong>atori sanitari,<strong>di</strong> professionisti o <strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci che o<strong>per</strong>ano alle <strong>di</strong>pendenze <strong>di</strong> strutture sanitariepubbliche in re<strong>la</strong>zione ai rapporti <strong>di</strong> fornitura <strong>di</strong> beni e servizi;d) offerta ad un <strong>di</strong>pendente del<strong>la</strong> Pubblica Amministrazione o ad un incaricato <strong>di</strong>pubblico servizio (es. me<strong>di</strong>co) <strong>di</strong> partecipare a congressi fittizi o dazione <strong>di</strong> regalipreziosi in cambio dell'adozione presso <strong>la</strong> struttura sanitaria <strong>di</strong> appartenenza, <strong>di</strong>un determinato prodotto del<strong>la</strong> società;e) stipu<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> un contratto <strong>di</strong> ricerca fittizio con il primario <strong>di</strong> una strutturaospedaliera come corrispettivo <strong>per</strong> ottenere <strong>la</strong> dazione presso <strong>la</strong> strutturaospedaliera <strong>di</strong> un determinato prodotto del<strong>la</strong> società;f) offerta <strong>di</strong> denaro o altre utilità ad autorità giu<strong>di</strong>ziarie <strong>per</strong> il tramite <strong>di</strong> propri legaliinterni o <strong>di</strong> consulenti legali esterni.In tutte le soprain<strong>di</strong>cate ipotesi, si precisa che dovrà comunque essere sotteso un <strong>di</strong>fferenteinteresse del<strong>la</strong> Società, quale, ad esempio, accrescere i rapporti contrattuali con un cliente o,ottenere consulenze favorevoli al<strong>la</strong> conclusione <strong>di</strong> o<strong>per</strong>azioni e dunque ad un incrementodell’attività del<strong>la</strong> Società.Processi aziendali a rischio:69
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