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Phadia S.r.l. Modello di organizzazione, gestione e controllo per la ...

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I. LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DELLE PERSONEGIURIDICHE EX D. LGS 231/20011.1 Il decreto legis<strong>la</strong>tivo 8 giugno 2001, n. 231Il Decreto Legis<strong>la</strong>tivo 8 giugno 2001, n. 231 1 , recante <strong>la</strong> “Disciplina del<strong>la</strong> responsabilitàamministrativa delle <strong>per</strong>sone giuri<strong>di</strong>che, delle società e delle associazioni anche prive <strong>di</strong><strong>per</strong>sonalità giuri<strong>di</strong>ca” (il “Decreto”), ha introdotto nel nostro sistema giuri<strong>di</strong>co <strong>la</strong>responsabilità da reato anche <strong>per</strong> gli enti 2 .Tale estensione <strong>di</strong> responsabilità mira a coinvolgere nel<strong>la</strong> punizione <strong>di</strong> alcuni illeciti penali ilpatrimonio degli enti e, quin<strong>di</strong>, gli interessi economici dei soci, i quali, sino all’entrata invigore del<strong>la</strong> legge in esame, non subivano conseguenze in caso <strong>di</strong> commissione <strong>di</strong> reati avantaggio del<strong>la</strong> società da parte <strong>di</strong> amministratori e/o <strong>di</strong>pendenti.Infatti, il principio <strong>di</strong> <strong>per</strong>sonalità del<strong>la</strong> responsabilità penale faceva sì che i soci rimanesseroindenni da profili <strong>di</strong> responsabilità penale, essendo semplicemente tenuti, ove ne ricorressero ipresupposti, al risarcimento dei danni ed al<strong>la</strong> responsabilità civile ex articoli 196 e 197 c.p. incaso <strong>di</strong> insolvenza del reo.L’innovazione normativa, quin<strong>di</strong>, comporta conseguenze <strong>di</strong> grande rilievo; dall’entrata invigore del<strong>la</strong> legge, infatti, <strong>la</strong> <strong>per</strong>sona giuri<strong>di</strong>ca e i soci del<strong>la</strong> stessa non potranno piùconsiderarsi estranei ai reati commessi da amministratori e/o <strong>di</strong>pendenti, ed avranno quin<strong>di</strong>tutto l’interesse ad implementare un sistema <strong>di</strong> <strong>controllo</strong> e monitoraggio sugli stessi, tali daescludere o limitare <strong>la</strong> responsabilità penale del<strong>la</strong> società 3 .Quanto al<strong>la</strong> tipologia dei reati <strong>per</strong> cui <strong>la</strong> società può essere chiamata a rispondere, il Decretoagli artt. 24, 25, 25-bis, 25-ter, 25-quater, 25-quinques, 25-sexies, 25-septies, 25-octies 4 e 26considera le seguenti fattispecie:1 Tale decreto, emanato sul<strong>la</strong> base del<strong>la</strong> legge delega n. 300/2000, mira ad adeguare <strong>la</strong> legis<strong>la</strong>zione interna adalcune Convenzioni internazionali cui l’Italia ha da tempo aderito, quali:- <strong>la</strong> Convenzione <strong>di</strong> Bruxelles del 26 luglio 1995 sul<strong>la</strong> tute<strong>la</strong> degli interessi finanziari delle Comunitàeuropee,- <strong>la</strong> Convenzione, anch’essa firmata a Bruxelles il 26 maggio 1997, sul<strong>la</strong> lotta al<strong>la</strong> corruzione nel<strong>la</strong> qualesiano coinvolti i funzionari delle Comunità europee o degli Stati membri, e- <strong>la</strong> Convenzione OCSE del 17 <strong>di</strong>cembre 1997, sul<strong>la</strong> lotta al<strong>la</strong> corruzione <strong>di</strong> pubblici ufficiali stranieri nelleo<strong>per</strong>azioni economiche ed internazionali.2 Sotto il profilo dei soggetti cui <strong>la</strong> nuova normativa è applicabile, il Decreto in<strong>di</strong>vidua i soggetti, con l’ampiadefinizione <strong>di</strong> “enti”, destinatari del<strong>la</strong> normativa, come segue:- gli enti forniti <strong>di</strong> <strong>per</strong>sonalità giuri<strong>di</strong>ca;- le società;- le associazioni, anche sfornite <strong>di</strong> <strong>per</strong>sonalità giuri<strong>di</strong>ca;mentre espressamente esclude:- lo Stato;- gli enti pubblici territoriali;- gli enti che svolgono funzioni <strong>di</strong> rilievo costituzionale.3 Con riferimento al<strong>la</strong> natura del<strong>la</strong> responsabilità amministrativa ex d.lgs. 231/2001, <strong>la</strong> Re<strong>la</strong>zione illustrativa aldecreto sottolinea <strong>la</strong> “nascita <strong>di</strong> un tertium genus che coniuga i tratti essenziali del sistema penale e <strong>di</strong> quelloamministrativo nel tentativo <strong>di</strong> contem<strong>per</strong>are le ragioni dell’efficacia preventiva con quelle, ancor più inelu<strong>di</strong>bili,del<strong>la</strong> massima garanzia”.Il d.lgs. 231/2001 ha, infatti, introdotto nel nostro or<strong>di</strong>namento una forma <strong>di</strong> responsabilità delle società <strong>di</strong> tipo“amministrativo” – in ossequio al dettato dell’art. 27 del<strong>la</strong> nostra Costituzione che sancisce il principiofondamentale secondo il quale “La responsabilità penale è <strong>per</strong>sonale” – ma con numerosi punti <strong>di</strong> contatto conuna responsabilità <strong>di</strong> tipo “penale”.In tal senso si vedano – tra i più significativi – gli artt. 2, 8 e 34 del d.lgs. 231/2001 ove il primo riafferma ilprincipio <strong>di</strong> legalità tipico del <strong>di</strong>ritto penale; il secondo afferma l’autonomia del<strong>la</strong> responsabilità dell’ente rispettoall’accertamento del<strong>la</strong> responsabilità del<strong>la</strong> <strong>per</strong>sona fisica autrice del<strong>la</strong> condotta criminosa; il terzo prevede <strong>la</strong>circostanza che tale responsabilità, <strong>di</strong>pendente dal<strong>la</strong> commissione <strong>di</strong> un reato, venga accertata nell’ambito <strong>di</strong> unproce<strong>di</strong>mento penale e sia, <strong>per</strong>tanto, assistita dalle garanzie proprie del processo penale. Si consideri, inoltre, ilcarattere afflittivo delle sanzioni applicabili al<strong>la</strong> società.4 Si prega <strong>di</strong> fare riferimento al<strong>la</strong> nota 12 che segue.3

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