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Phadia S.r.l. Modello di organizzazione, gestione e controllo per la ...

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2.2.2 Attuazione del <strong>Modello</strong><strong>Pha<strong>di</strong>a</strong> attua il presente <strong>Modello</strong> nell’ambito del<strong>la</strong> propria <strong>organizzazione</strong>.Sotto <strong>la</strong> propria esclusiva responsabilità, <strong>Pha<strong>di</strong>a</strong> provvede all’attuazione del <strong>Modello</strong> nelproprio ambito organizzativo in re<strong>la</strong>zione alle proprie caratteristiche ed alle attività dal<strong>la</strong>stessa in concreto poste in essere nelle aree a rischio .2.2.3 Mo<strong>di</strong>fiche e integrazioni del <strong>Modello</strong>Essendo il presente <strong>Modello</strong> un “atto <strong>di</strong> emanazione dell’organo <strong>di</strong>rigente” (in conformitàalle prescrizioni dell’art. 6, comma I, lettera a) del Decreto), le successive mo<strong>di</strong>fiche e<strong>di</strong>ntegrazioni <strong>di</strong> carattere sostanziale del presente <strong>Modello</strong> sono rimesse al<strong>la</strong> competenza delConsiglio <strong>di</strong> Amministrazione <strong>di</strong> <strong>Pha<strong>di</strong>a</strong>.È <strong>per</strong>altro riconosciuta al Presidente e/o all’Amministratore Delegato <strong>di</strong> <strong>Pha<strong>di</strong>a</strong> <strong>la</strong> facoltà <strong>di</strong>apportare al testo del presente <strong>Modello</strong> eventuali mo<strong>di</strong>fiche o integrazioni <strong>di</strong> carattereformale (quali, ad esempio, quelle necessarie <strong>per</strong> l’adeguamento del testo del presente<strong>Modello</strong> all’eventuale, futura variazione <strong>di</strong> riferimenti normativi).Il presente <strong>Modello</strong> prevede inoltre, in alcune sue parti, <strong>la</strong> competenza esclusiva delPresidente e/o dell’Amministratore Delegato <strong>di</strong> <strong>Pha<strong>di</strong>a</strong> e, in altre sue parti, <strong>la</strong> competenzaesclusiva dell’Organismo ad apportare integrazioni <strong>di</strong> carattere specifico.2.3 Contenuto, struttura e funzioneIl presente <strong>Modello</strong> è stato pre<strong>di</strong>sposto sul<strong>la</strong> base delle norme contenute nel Decreto nonchédelle linee guida e<strong>la</strong>borate da Confindustria, (tenendo conto anche delle linee guida e<strong>la</strong>boratedall’ABI e dal<strong>la</strong> Confcommercio <strong>per</strong> quanto compatibili) e recepisce, altresì, gli orientamentie le evoluzioni giurisprudenziali in materia.Il <strong>Modello</strong>, strutturato in un complesso artico<strong>la</strong>to <strong>di</strong> documenti, è composto dai seguentielementi:– in<strong>di</strong>viduazione delle attività aziendali nel cui ambito possono essere commessi i reati(e gli illeciti amministrativi) rilevanti ai fini del<strong>la</strong> responsabilità amministrativa deglienti;– previsione <strong>di</strong> standard <strong>di</strong> <strong>controllo</strong> in re<strong>la</strong>zione alle attività sensibili in<strong>di</strong>viduate;– in<strong>di</strong>viduazione delle modalità <strong>di</strong> <strong>gestione</strong> delle risorse finanziarie idonee a impe<strong>di</strong>re <strong>la</strong>commissione dei reati;– vigenza <strong>di</strong> un Co<strong>di</strong>ce Etico contenente i principi fondamentali a cui si ispira il sistemaorganizzativo, amministrativo e contabile e – quale parte <strong>di</strong> esso – il modello <strong>di</strong><strong>organizzazione</strong>, <strong>gestione</strong> e <strong>controllo</strong>;– l’istituzione <strong>di</strong> un organismo <strong>di</strong> vigi<strong>la</strong>nza cui sono deputate le funzioni previste dalDecreto;– definizione dei flussi informativi da e verso l’organismo <strong>di</strong> vigi<strong>la</strong>nza e specificiobblighi <strong>di</strong> informazione nei confronti dell’organismo <strong>di</strong> vigi<strong>la</strong>nza;– programma <strong>di</strong> verifiche <strong>per</strong>io<strong>di</strong>che sulle attività sensibili e sui re<strong>la</strong>tivi standard <strong>di</strong><strong>controllo</strong>;– sistema <strong>di</strong>sciplinare atto a sanzionare <strong>la</strong> vio<strong>la</strong>zione delle <strong>di</strong>sposizioni contenute nelmodello;– piano <strong>di</strong> formazione e comunicazione al <strong>per</strong>sonale <strong>di</strong>pendente e ad altri soggetti cheinteragiscono con <strong>la</strong> Società;– criteri <strong>di</strong> aggiornamento e adeguamento del modello.25

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