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National Experiences - British Commission for Military History

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188 ai r p o w e r in 20 t H Ce n t u ry do C t r i n e s a n d em p l o y m e n t - nat i o n a l ex p e r i e n C e s<br />

Bombardieri SM.79.<br />

chimici, da solo sufficiente ad arginare la penetrazione all’interno. Nella circostanza,<br />

anche se agli equipaggi fu ordinato di portarsi all’attacco alla minima quota possibile<br />

e sfruttando la copertura del terreno per massimizzare il fattore sorpresa, venne però<br />

persa l’occasione per sperimentare sul campo la tecnica dell’attacco a volo rasente,<br />

chiamando a prendere parte alle manovre il VII Gruppo Autonomo da Caccia del<br />

maggiore Amedeo Mecozzi che di questa modalità d’azione era l’indiscusso alfiere.<br />

Di contro l’utilizzo di nuovi modelli di macchine, come il caccia Fiat C.R.20<br />

e il bombardiere Caproni Ca.74, per quanto ancora bisognose di messa a punto,<br />

significava che qualcosa cominciava a muoversi anche per il materiale di volo, pur<br />

restando la situazione tutt’altro che ottimale. Erano infatti ancora in linea velivoli<br />

concepiti dieci anni prima, come il B.R.2 e il B.R.3 da bombardamento diurno, mentre<br />

il bombardiere notturno Ca.74, come del resto il precedente Ca.73, lasciava molto<br />

a desiderare in termini di prestazioni e qualità di volo.<br />

Nel 1930 non vi fu spazio per grandi manovre aeree ma la Regia Aeronautica<br />

ebbe comunque il suo momento con la prima Giornata dell’Ala, celebrata l’8 giugno<br />

sull’aeroporto romano del Littorio, oggi dell’Urbe. Questa manifestazione, voluta da<br />

Balbo come affermazione del ruolo e delle capacità della Forza Armata, fu concepita<br />

non come una successione di momenti di acrobazia, sul modello degli eventi similari<br />

organizzati dalla RAF, ma come una dimostrazione di capacità operativa, alternando<br />

l’esibizione acrobatica, interpretata soprattutto in <strong>for</strong>ma collettiva, con momenti di<br />

spettacolare realismo, dalla finta caccia, all’attacco al suolo, al lancio di paracadutisti.<br />

Tutto questo era anche strumentale alla battaglia che lo stesso Balbo stava<br />

conducendo per superare l’ordinamento Bonzani e ridimensionare ruolo e consisten-

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