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S EVERINO B ERTINI<br />
diretto dominio di una fucina contigua 104 . Agli antichi originari di Goglione<br />
di Sotto venne assegnato il mulino sul Naviglio 105 , con le adiacenti<br />
sega da legnami, macina e ripa 106 .<br />
La divisione fu sicuramente svantaggiosa per il Comune di Goglione di<br />
Sopra che immediatamente cercò di trasformare la vecchia fucina del<br />
Naviglio, costruita nel 1579, in mulino da grano. Ma per attuare questa<br />
trasformazione d’uso, era necessario sfruttare una forza idraulica<br />
continua e per averla era necessario accaparrarsi quote di acqua che<br />
potessero far funzionare il mulino senza interruzioni. Com’è ovvio<br />
l’operazione non andò a buon fine per l’intervento del Comune di Sotto<br />
che, a causa delle modifiche del corso delle acque, vedeva pregiudicata<br />
la funzionalità dei suoi opifici più a monte 107 .<br />
1785 le ruote erano tre (cfr. rispettivamente ASBs, Catasto antico, reg. 2001, c. 1 e reg.<br />
2002, c. 2). L’immobile venne stimato 3250 lire planete.<br />
103 ASBs, Cancelleria Prefettizia Inferiore, Comuni, busta 58: «Altra casa murata in contrata<br />
suddetta con orto ed altro poco fondo adiacente, confina a mattina il molino suddetto,<br />
mezzodì li predetti signori ed anche a sera medesima detta seriola, a monte le ragioni di<br />
detta casa ed edificio»; «Una ripa che serve alla seriola di detto molino in contrata Santa<br />
Catarina, a cui confina a mattina e mezzodì il fiume Chies e parte gli ante scritti signori,<br />
ed anche a sera, a monte la detta seriola del molino»; «Altra ripa a monte di detto molino<br />
a cui confina a mattina e monte la seriola del molino, mezzodì e sera li sudetti signori».<br />
104 ACPrev., busta: «Atto divisionale del comune di Goglione nei due separati comuni di<br />
Goglione Sotto e Goglione Sopra», fasc.: «Atto divisionale 16 aprile 1792», c. 41: «Avendo<br />
il corpo indiviso degli antichi originari il diritto di riscuotere annualmente una lira di<br />
planetti dalli signori Tomaso e fratelli Signori per enfiteusi perpetuo caricante un loro<br />
edificio di fucina presso il molino del Chiese, resta questo di consentimento delli spettabili<br />
deputati di sotto assegnato e ceduto alli originari del corpo di sopra […]».<br />
105 ACPrev., busta: «Atto divisionale del comune di Goglione nei due separati comuni di<br />
Goglione Sotto e Goglione Sopra», fasc.: «Atto divisionale 16 aprile 1792», cc. 21-22,<br />
punto 2: «Una casa murata coperta con entro tre rote di molino e casotto della mola, stalla<br />
e fenile per uso del conduttore dei sacchi, con cucina e camara sopra o comodo del molinaro<br />
in contrata dell’Osteria sive del molino Naviglio […]». L’immobile venne valutato<br />
6250 lire planete; una stima molto superiore a quella del mulino sul Chiese di 3250 lire.<br />
106 Cfr. ACPrev., busta: «Atto divisionale del comune di Goglione nei due separati comuni<br />
di Goglione Sotto e Goglione Sopra», fasc.: «Atto divisionale 16 aprile 1792», c.<br />
22, punti 3-5.<br />
107 L’edificio si trovava di fronte alla ex stazione ferroviaria di Goglione di Sopra e quello<br />
del Settecento non fu l’unico tentativo per trasformarlo in mulino. In una famosa cartolina<br />
di inizio Novecento è possibile vedere l’edificio e lo sfioratore nell’alveo del Naviglio<br />
per deviare in un canale l’acqua che doveva animare una ruota. In origine la ruota