02.03.2013 Views

cb2010dicembre

cb2010dicembre

cb2010dicembre

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

I MULINI DI G OGLIONE. IL MULINO SUL C HIESE<br />

anno in conciar canali, comperar mole, curar vasi marsi, tener travate,<br />

et altre cose pertinenti a detti molini lire 200» 80 . Quindi le spese per i<br />

due mulini erano superiori al canone annuo d’affitto del mulino sul<br />

Chiese di ben 60 lire.<br />

Mentre la polizza registra una notevole disparità tra i due mulini sulla<br />

quota di affitto, l’estimo del 1604 mostra come le stime del valore degli<br />

immobili fossero profondamente diverse. Il mulino sul Naviglio viene<br />

così descritto: «Una casa da molino dentro trei rodi da molino com la<br />

stalla dali bestie et uno casetto da mola in contrada del ponte da basina<br />

confina da una il navilio da una altra la via stimada lire diecimilia».<br />

Mentre quello sul Chiese: «Una casa murata cupata dentro doi rodi da<br />

molino et uno corpo di casa com horto in contrada del ponte da chiese<br />

[…] stimada lire doi milia cinquecento» 81 .<br />

Sempre la polizza del 1587 fornisce ulteriori notizie sulle entrate e le<br />

uscite: «La qual intrata si cava dalle persone del detto Comune per esser<br />

obbligati andar à masnar a codesti molini, et da quelli Cittadini et habitatori<br />

a quali piace di andarli a masnare per poter andare dove più gli<br />

piace». Cioè gli abitanti di Goglione erano obbligati a utilizzare i mulini<br />

del Comune, mentre gli abitanti di altri Comuni limitrofi erano liberi di<br />

andare a macinare dove volevano. Il divieto di andare a macinare in altri<br />

mulini era tassativo e violarlo costituiva per l’epoca una grave mancanza.<br />

A tal proposito è curiosa la riunione del Consiglio del 29 dicembre<br />

1759 in cui si discusse delle condanne «a quelli li quali sono andati<br />

a macinare al molino di Nuvolento» e che, una volta citati, si rifiutarono<br />

di comparire. Diversi mesi dopo intervenne nell’affare anche il nobile<br />

Pietro Longhena che il 24 febbraio 1760, fece da mediatore tra il Consiglio<br />

e i condannati. Non conosciamo i nomi dei colpevoli e non sappiamo<br />

se questo intervento portò ad una ricomposizione delle parti; resta<br />

il fatto che il medesimo problema si ripresentò il 10 settembre 1760<br />

quando venne presentata una supplica alla Vicinia generale per ottenere<br />

l’assoluzione, da parte di «Orazio Ancelotto», «Batta Lando» e Domenico<br />

Scarone, rei di essere «andati a macinare a molini esteri». Le<br />

80 ACPrev., busta: «Documenti 1505-1850», fasc.: «Terreni, pascoli e boschi comunali.<br />

In coperta ‘In foi 58 si ritrova alcune spese del comune per la strada di Santo Marco.<br />

1505-1618’», cc. 8-9.<br />

81 ACPrev., busta: «Documenti 1505-1850», reg.: «1604», c. 1.<br />

91

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!