02.03.2013 Views

cb2010dicembre

cb2010dicembre

cb2010dicembre

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

260<br />

G IOVANNI G REGORINI<br />

ro forte presa subculturale prefigurano una società politica alternativa<br />

con proprie modalità di mobilitazione e, soprattutto, con proprie ragioni<br />

di legittimazione» 10 .<br />

La cultura politica specie dei cattolici bresciani alimentava questo percorso<br />

di accesso e costruzione della democrazia in Italia ma anche e soprattutto<br />

a livello locale, tra definizione di alleanze strategiche come<br />

quelle iniziali con i liberali moderati, passando attraverso la nascita del<br />

Partito popolare italiano e l’esperienza della drammatica compressione<br />

delle libertà civili negli anni del regime fascista, fino all’ascesa nel fondamentale<br />

ruolo di responsabilità svolto dalla Democrazia cristiana<br />

nella prima stagione della repubblica dei partiti 11 , successivamente declinata<br />

nel corso dell’ultimo decennio del XX secolo 12 , con sviluppi ancora<br />

oggi difficilmente interpretabili nel senso di una autentica maturazione<br />

democratica nazionale.<br />

3. In secondo luogo è stata richiamata la questione del coinvolgimento<br />

bresciano in momenti di crisi rilevanti anche sul piano nazionale, ma<br />

con caratteri inevitabilmente originali. Tale coinvolgimento, a ben vedere,<br />

rappresenta la modalità concreta e quindi il contesto in cui si è<br />

svolto il sopra citato approfondimento nel confronto con la modernità.<br />

Questo vale nel caso della crisi del modello ideologico e politico liberale,<br />

crisi compendiata nella partecipazione alla Grande guerra e nella inadeguata<br />

gestione delle conflittualità ad essa successive. Il riferimento naturalmente<br />

è alla «conclusione ancipite del processo risorgimentale.<br />

Questo ha attivato nella realtà bresciana una forte frattura tra Stato e<br />

Chiesa, impedendo quell’accordo consensuale e quell’omogeneità dei fini<br />

che soli possono garantire una fiduciosa “divisione del lavoro” tra<br />

società civile e società politica nel perseguimento dei rispettivi compiti.<br />

E la discriminante liberali/cattolico-moderati si conferma nel corso del<br />

conflitto mondiale come problema irrisolto della società politica bresciana.<br />

Dinamiche nuove intervengono però a modificare il quadro. Il<br />

10 CHIARINI, La modernizzazione a Brescia, p. 221.<br />

11 M. GIANNARINI, Alle origini dell’egemonia democristiana a Brescia, Brescia 1998.<br />

12 Interessanti riflessioni al riguardo si possono trovare nell’antologia di scritti confluita<br />

nel volume Mario Faini tra lavoro e politica, a cura di G. Gregorini, Brescia 2009.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!