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C IVILTÀ B RESCIANA<br />
OTTORINO MILESI, Leggere l’agricoltura.<br />
Scritti, emozioni e riflessioni<br />
dal 1973 al 1991, a cura di Marcello<br />
Berlucchi, Giuseppe Comba,<br />
Renzo D’Attoma, Luca Milesi, Filippo<br />
Milesi, Francesco Negrinelli,<br />
Gianmichele Portieri, Giannino<br />
Rossi, Fondazione Civiltà Bresciana,<br />
Brescia 2010, pp. 434, ill.<br />
Definire Leggere l’agricoltura una antologia<br />
di scritti sull’agricoltura che Ottorino<br />
Milesi (scomparso il 28 ottobre<br />
2009) ha settimanalmente elaborato per<br />
la pagina dedicata al mondo agricolo del<br />
«Giornale di Brescia» è certamente riduttivo.<br />
Perché il volume è molto di più.<br />
È un compendio, una silloge che permette<br />
di fare luce, grazie alla penna<br />
semplice e chiara che Milesi ha utilizzato<br />
nei suoi contributi, su un periodo<br />
singolare e di vitale importanza per<br />
l’evoluzione dell’agricoltura, quello<br />
compreso tra il 1973 e il 1991, anche<br />
se, inevitabilmente, l’arco cronologico<br />
si allarga e abbraccia gli anni difficili<br />
ma alquanto importanti della ricostruzione<br />
post-bellica. Questo non è, quindi,<br />
tanto un libro su Ottorino Milesi,<br />
quanto un libro scritto da Milesi.<br />
Nato per iniziativa del Centro San Martino<br />
per la Storia dell’agricoltura e del<br />
paesaggio e curato da chi ha condiviso<br />
con Milesi la passione per l’agricoltura,<br />
il volume offre l’occasione per comprendere<br />
quale sia stato il progresso che<br />
l’agricoltura ha compiuto nel periodo<br />
preso in esame. Un quarantennio (se si<br />
considerano anche gli anni a partire<br />
dalla fine della Seconda guerra mondiale)<br />
che ha visto uno dei più radicali rinnovamenti<br />
nella agricoltura della nostra<br />
provincia. E di questo mutamento<br />
Milesi, dai più definito il «Professore»<br />
per la sua dotta ma non pedante conoscenza<br />
della materia, ne è stato attore e<br />
interprete. Lui che, dopo essersi formato<br />
all’Istituto Agrario bresciano Pastori<br />
e laureato in Scienze Agrarie a Milano,<br />
aveva intrapreso una lunga serie di<br />
esperienze accademiche e incarichi statali:<br />
assistente universitario, funzionario<br />
di grandi agenzie del settore agricolo,<br />
tra le quali non si può non ricordare<br />
l’Ispettorato provinciale dell’agricoltura<br />
che lo vide in prima fila tra gli ani<br />
Settanta e Ottanta del XX secolo, ricevendo<br />
anche riconoscimenti e apprezzamenti<br />
da più parti. E da questa congiunzione<br />
tra teoria e prassi nascono gli<br />
articoli qui raccolti, frutto della collaborazione<br />
tra il principale quotidiano<br />
della città e la “cattedra ambulante”<br />
qual era Milesi.<br />
Profondo era il suo sapere scientifico<br />
che andava, però, al di là della mera<br />
teorizzazione, e veniva coniugato con<br />
la pratica nelle sue molteplici sfaccettature,<br />
legislative, tecniche e burocratiche.<br />
Quanti i temi che, scorrendo gli articoli<br />
presenti nelle pagine del volume,<br />
sono stati portati all’attenzione del lettore,<br />
specialista o meno che fosse, da<br />
parte di Milesi!<br />
I curatori hanno selezionato 123 articoli<br />
tra una mole di oltre mille, suddivisi<br />
in dodici capitoli.<br />
Uno dopo l’altro vengono affrontati i<br />
temi dell’antropologia contadina, tra<br />
riti e costumi di un mondo che ha conosciuto<br />
glorie e cadute; la politica e le<br />
economie agrarie, gli ordinamenti e le<br />
direttive in materia che, con l’ampliamento<br />
dell’Unione Europea, hanno fatto<br />
uscire l’agricoltura italiana da quel<br />
cono d’ombra in cui era immersa e l’hanno<br />
proiettata ai vertici del Vecchio