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I MULINI DI G OGLIONE. IL MULINO SUL C HIESE<br />
prietà non furono solo motivi di carattere economico, ma anche motivi<br />
militari. Che la pianura alluvionale di Goglione avesse una sua importanza<br />
strategica lo testimoniano ancora oggi i resti di un antico torrione<br />
forse identificabile in una mappa di Brescia e del territorio della seconda<br />
metà del Quattrocento 11 . Del resto la vicinanza con la fortezza di<br />
Gavardo, importante crocevia per la Riviera e per la Valsabbia, non poteva<br />
essere sottovalutata. C’è da aggiungere che il mulino si trovava nei<br />
pressi di un ponte in legno che attraversava il fiume Chiese e poteva<br />
permettere il passaggio sulla riva sinistra, nel territorio di Calvagese.<br />
Per questa serie di motivi Brescia intervenne più volte per difendere i diritti<br />
acquisiti con la pace di Costanza e di questi interventi ne rimane<br />
traccia negli Statuti delle Chiusure del Duecento.<br />
Solo con lo sguardo rivolto a questi aspetti è possibile cogliere l’importanza<br />
politica, ed economica, della costruzione di un nuovo mulino sul<br />
canale Naviglio Grande bresciano. Nel 1452 il territorio di Goglione si<br />
era reso protagonista dell’espansione demografica già ricordata. Il vecchio<br />
mulino non era più sufficiente per soddisfare i bisogni della comunità<br />
e contestualmente si faceva più pressante il desiderio di autonomia<br />
dalla città cidnea. Per questi motivi il mulino a tre ruote sul Naviglio<br />
può essere considerato un simbolo della piccola comunità contadina; il<br />
frutto di un suo progetto, l’uscita da una minorità.<br />
I valori, gli atteggiamenti, le abitudini e i modi di vita delle famiglie contadine<br />
incastonati nella storia dei due edifici, verso cui l’intera popolazione<br />
nel corso dei secoli confluì, andarono ben oltre i ristretti confini<br />
territoriali di Goglione. Ora dei mulini non rimangono che poche tracce.<br />
Rimangono alcuni documenti che trasudano fatica, miseria, disperazione,<br />
sacrificio, prosperità, entusiasmo, orgoglio; gli stessi fattori che accomunarono<br />
tante altre comunità della zona pedemontana. Essi, a volte,<br />
sono oggetto di studio da parte di appassionati di storia locale che, se<br />
da un lato sono consapevoli di svolgere un’indagine microstorica, dall’altro<br />
sono consapevoli di offrire un piccolo contributo verso cui far<br />
convergere l’attenzione di altri storici e incentivare ulteriori ricerche.<br />
11 Miniatura su pergamena del 1472 dal Codice dei privilegi concessi alla città, alle famiglie<br />
e al territorio di Brescia, manoscritto H.V.5 della Biblioteca Civica Queriniana. Nelle mappe<br />
napoleoniche del 1811 si conserva ancora il nome di una strada detta «del Torrione»<br />
(cfr. ASBs, Mappe napoleoniche, n° 225).<br />
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