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C IVILTÀ B RESCIANA<br />
emergere anche altre figure, come quella<br />
di Ambrogio Mazzola.<br />
Il lavoro di Zani, avventurandosi con<br />
grande impegno nel non facile campo<br />
delle attribuzioni in campo scultoreo e<br />
individuando un variegato e composito<br />
campo dove la figura del Cairano spicca,<br />
rappresenta per tutti, anche per chi<br />
non ne condividesse le attribuzioni (in<br />
questo settore non vi può mai essere<br />
una parola definitiva) uno strumento<br />
imprescindibile e fondamentale per la<br />
storia della scultura bresciana.<br />
Un solo rammarico: le riproduzioni<br />
delle opere risultano piuttosto scialbe, il<br />
che riduce in parte sia il grande valore<br />
degli ornati dai profili taglienti sia le<br />
imperiose “maiestates” di imperatori e<br />
santi. [Alberto Zaina]<br />
La parrocchiale di Santa Maria<br />
Assunta, Sant’Emiliano e San Cassiano<br />
di Padenghe sul Garda, a cura<br />
di Gabriele Bocchio, Andrea<br />
Nodari, Lucio Vezzola. Contributi<br />
di Gabriele Bocchio, Giuseppe<br />
Lorenzini, Andrea Nodari,<br />
Giuseppe Spataro, Lucio Vezzola,<br />
Tipolitografia Vobarnese, Carpeneda<br />
di Vobarno (Bs) 2010, pp.<br />
167, ill.<br />
Proseguendo nelle sue appassionate ricerche<br />
che hanno prevalentemente per<br />
oggetto la storia e la storia artistica della<br />
Valtenesi (senza trascurarne l’archeologia),<br />
Gabriele Bocchio ha dedicato, in<br />
collaborazione con altri studiosi bresciani,<br />
un volume riccamente illustrato alla<br />
parrocchiale di Padenghe. Per sé ha tenuto<br />
un’ampia sezione del volume,<br />
quella relativa all’analisi del patrimonio<br />
artistico (pitture, sculture, intarsi, oreficerie)<br />
della chiesa, lasciando spazio ad<br />
Andrea Nodari, in apertura del libro, per<br />
una dettagliata trattazione sulla storia<br />
religiosa della cittadina gardesana, a<br />
Giuseppe Spataro l’indagine sull’organo<br />
nuovo, databile per ragioni documentarie<br />
intorno al 1874, a Lucio Vezzola, in<br />
due diversi contributi, la ricostruzione<br />
del repertorio dei parroci di Padenghe e<br />
delle modifiche edilizie, oltre che dei restauri,<br />
a Giuseppe Lorenzini il resoconto<br />
degli ultimi interventi di restauro conservativo<br />
che hanno interessato la Parrocchiale<br />
fra il 2001 e il 2004.<br />
Il capitolo elaborato da Nodari ricostruisce<br />
le vicende storiche e le pratiche<br />
cultuali della locale comunità religiosa,<br />
a partire dalla fondazione della prima<br />
chiesa plebana, dedicata a san Cassiano,<br />
sorta in prossimità del lago, verso Moniga,<br />
ed oggi abbattuta. Vengono analizzati<br />
molti edifici sacri: la pieve romanica<br />
di Sant’Emiliano, in posizione sopraelevata<br />
vicino al Castello, la chiesa<br />
della Beata Vergine della Torricella, costruita<br />
negli anni trenta del Cinquecento<br />
a seguito di un evento miracoloso,<br />
quella della Disciplina a Villa, la cappella<br />
di Santa Maria. Infine, la parrocchiale,<br />
dapprima intitolata ai santi Emiliano<br />
e Cassiano ed in seguito alla Vergine,<br />
che viene seguita, attraverso le fasi edilizie<br />
e col supporto delle visite pastorali<br />
compulsate dettagliatamente, dalle origini<br />
fino alla ristrutturazione settecentesca<br />
e, dopo le vicende di età napoleonica,<br />
agli interventi decorativi più recenti,<br />
dei primi anni del Novecento.<br />
Di grande rilievo è il patrimonio artistico<br />
della parrocchiale al quale Bocchio<br />
dedica una lettura approfondita. Sul<br />
versante della pittura si va dalla robu-