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280<br />

C IVILTÀ B RESCIANA<br />

emergere anche altre figure, come quella<br />

di Ambrogio Mazzola.<br />

Il lavoro di Zani, avventurandosi con<br />

grande impegno nel non facile campo<br />

delle attribuzioni in campo scultoreo e<br />

individuando un variegato e composito<br />

campo dove la figura del Cairano spicca,<br />

rappresenta per tutti, anche per chi<br />

non ne condividesse le attribuzioni (in<br />

questo settore non vi può mai essere<br />

una parola definitiva) uno strumento<br />

imprescindibile e fondamentale per la<br />

storia della scultura bresciana.<br />

Un solo rammarico: le riproduzioni<br />

delle opere risultano piuttosto scialbe, il<br />

che riduce in parte sia il grande valore<br />

degli ornati dai profili taglienti sia le<br />

imperiose “maiestates” di imperatori e<br />

santi. [Alberto Zaina]<br />

La parrocchiale di Santa Maria<br />

Assunta, Sant’Emiliano e San Cassiano<br />

di Padenghe sul Garda, a cura<br />

di Gabriele Bocchio, Andrea<br />

Nodari, Lucio Vezzola. Contributi<br />

di Gabriele Bocchio, Giuseppe<br />

Lorenzini, Andrea Nodari,<br />

Giuseppe Spataro, Lucio Vezzola,<br />

Tipolitografia Vobarnese, Carpeneda<br />

di Vobarno (Bs) 2010, pp.<br />

167, ill.<br />

Proseguendo nelle sue appassionate ricerche<br />

che hanno prevalentemente per<br />

oggetto la storia e la storia artistica della<br />

Valtenesi (senza trascurarne l’archeologia),<br />

Gabriele Bocchio ha dedicato, in<br />

collaborazione con altri studiosi bresciani,<br />

un volume riccamente illustrato alla<br />

parrocchiale di Padenghe. Per sé ha tenuto<br />

un’ampia sezione del volume,<br />

quella relativa all’analisi del patrimonio<br />

artistico (pitture, sculture, intarsi, oreficerie)<br />

della chiesa, lasciando spazio ad<br />

Andrea Nodari, in apertura del libro, per<br />

una dettagliata trattazione sulla storia<br />

religiosa della cittadina gardesana, a<br />

Giuseppe Spataro l’indagine sull’organo<br />

nuovo, databile per ragioni documentarie<br />

intorno al 1874, a Lucio Vezzola, in<br />

due diversi contributi, la ricostruzione<br />

del repertorio dei parroci di Padenghe e<br />

delle modifiche edilizie, oltre che dei restauri,<br />

a Giuseppe Lorenzini il resoconto<br />

degli ultimi interventi di restauro conservativo<br />

che hanno interessato la Parrocchiale<br />

fra il 2001 e il 2004.<br />

Il capitolo elaborato da Nodari ricostruisce<br />

le vicende storiche e le pratiche<br />

cultuali della locale comunità religiosa,<br />

a partire dalla fondazione della prima<br />

chiesa plebana, dedicata a san Cassiano,<br />

sorta in prossimità del lago, verso Moniga,<br />

ed oggi abbattuta. Vengono analizzati<br />

molti edifici sacri: la pieve romanica<br />

di Sant’Emiliano, in posizione sopraelevata<br />

vicino al Castello, la chiesa<br />

della Beata Vergine della Torricella, costruita<br />

negli anni trenta del Cinquecento<br />

a seguito di un evento miracoloso,<br />

quella della Disciplina a Villa, la cappella<br />

di Santa Maria. Infine, la parrocchiale,<br />

dapprima intitolata ai santi Emiliano<br />

e Cassiano ed in seguito alla Vergine,<br />

che viene seguita, attraverso le fasi edilizie<br />

e col supporto delle visite pastorali<br />

compulsate dettagliatamente, dalle origini<br />

fino alla ristrutturazione settecentesca<br />

e, dopo le vicende di età napoleonica,<br />

agli interventi decorativi più recenti,<br />

dei primi anni del Novecento.<br />

Di grande rilievo è il patrimonio artistico<br />

della parrocchiale al quale Bocchio<br />

dedica una lettura approfondita. Sul<br />

versante della pittura si va dalla robu-

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