02.03.2013 Views

cb2010dicembre

cb2010dicembre

cb2010dicembre

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

38<br />

M ARIA T ERESA R OSA B AREZZANI<br />

Se l’ipotesi ha un fondamento, allora ha un senso la raffigurazione di<br />

uno strumento dall’aspetto primitivo, che sa emettere suoni alti e fragorosi,<br />

suoni che neanche volendo si potrebbero ignorare. È difficile dare<br />

un’idea delle sonorità di uno strumento ‘di fantasia’: normalmente uno<br />

strumento adibito alle normali segnalazioni poteva dare pochi suoni (tonica<br />

– ottava – dominante), ma questi suoni erano alti, tanto potenti da<br />

poter essere uditi da una valle all’altra. Vibrazioni che muovevano l’aria<br />

per giungere lontano, creando emozioni e turbamenti.<br />

Non è facile risalire al di là dell’evidenza, tutt’al più si può cercare di interpretare<br />

ciò che il disegnatore vorrebbe significare, ossia quello che<br />

nella sua mente dovrebbe stare a rappresentare e che lascia trasparire<br />

aiutato dall’immaginazione. La mia interpretazione è soltanto una delle<br />

ipotesi che si possono avanzare intorno a questa vignetta che rimane<br />

chiusa in una simbologia tanto complessa da andare oltre il testo, e che<br />

lo travalica per entrare nel mondo delle emozioni. Certamente sono possibili<br />

altre ipotesi che i futuri commentatori dell’Incunabolo queriniano<br />

potranno formulare arrivando a comprendere quanto a me è sfuggito.<br />

Di qualche interesse sembra essere la ricerca di interpretazioni diverse delle<br />

immagini (o delle presunte immagini) di Laura: per la corretta lettura<br />

di alcune di esse è premessa indispensabile l’osservazione delle acconciature<br />

che completano i suoi abbigliamenti, o, per meglio dire, le varie modulazioni<br />

con le quali il Grifo si diverte ad atteggiare i suoi capelli:<br />

a) i capelli di Laura sono sciolti sulle spalle: un ciuffo parte dalla fronte<br />

87 : Erano i capei d’oro a l’aura sparsi (sonetto XC), c. 38v;<br />

b) sono sciolti sulle spalle e coperti da un velo: Sì tosto come aven che<br />

l’arco scocchi (sonetto LXXXVII), c. 37v;<br />

c) sono raccolti sulla nuca e poi sciolti sul dorso: Il mio adversario in cui<br />

veder solete (sonetto XLV), c. 19v;<br />

d) sono raccolti sulla nuca e stretti nel ‘coazzone’ legato da ‘bindelli’ 88 :<br />

In tale stella duo belli occhi vidi (sonetto CCLX), c. 95v;<br />

87 Il ciuffo sbarazzino è applicato anche alla figura di Amore: canzone CXXVII In quella<br />

parte dove amor mi sprona (c. 52v); sonetto CXXXIII Amor m’ha posto come segno a strale<br />

(c. 58r); e alla immagine del vento: sonetto CLXXXIX Passa la nave mia colma d’oblio (c.<br />

74r); sonetto CXCIV L’aura gentil che rasserena i poggi (c. 75v).<br />

88 Acconciatura che si ritiene diffusa a Milano soprattutto da Beatrice; «il ‘coazzone’,<br />

grossa e lunga treccia, contenuta nel tipico ‘tranzado’ spagnolo (velo appeso a una cuf-

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!