Nei borghi antichi la storia è vita - Lazionauta
Nei borghi antichi la storia è vita - Lazionauta
Nei borghi antichi la storia è vita - Lazionauta
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
La <strong>storia</strong><br />
Una pietra, il Lapis Anitianus, una selva, il bosco di Macchia Grande,<br />
una <strong>la</strong>nda da bolgia dantesca, <strong>la</strong> Caldara, e infine l’antica propensione<br />
all’allevamento dei Manzi si contendono l’onore di aver dato<br />
nome al<strong>la</strong> vetusta Manziana. Anitianus per Mantianus? Manziana come<br />
<strong>la</strong> famosa Sylva Manthiana foresta sacra cara al dio Etrusco Manthus?<br />
Oppure, Manthus (che per gli Etruschi era il dio degli inferi), ha qualcosa<br />
a che vedere con l’infernale paesaggio del<strong>la</strong> Caldara? E, infine,<br />
Manziana in onore dei pregiati Manzi allevati da sempre da queste parti?<br />
La disputa resta aperta tra le varie correnti di pensiero.<br />
Di certo sappiamo che il territorio di Manziana, come quello degli altri<br />
centri dei monti Sabatini, <strong>è</strong> frequentato assiduamente da preistorici cacciatori<br />
del Vil<strong>la</strong>noviano e stabilmente abitato da Etruschi e Romani che<br />
si preoccupano di <strong>la</strong>sciare un po’ ovunque concrete testimonianze del<strong>la</strong><br />
loro presenza attraverso necropoli, strade, ponti, acquedotti e manufatti<br />
vari che gli archeologi, amabilmente, chiamano reperti.<br />
Questo ci dice <strong>la</strong> <strong>storia</strong> scritta sulle pietre e nel Tufo locale. L’altra <strong>storia</strong>,<br />
quel<strong>la</strong> scritta su specifiche pergamene o precisi documenti curiali, ci<br />
par<strong>la</strong>no di Manziana soltanto nel 1234 quando i Prefetti di Vico danno<br />
<strong>vita</strong> sul sito dell’attuale Manziana al Castrum Sanctae Pupae, dove il<br />
Castrum non <strong>è</strong> necessariamente un castello come quelli che abitualmente<br />
intendiamo, ma un agglomerato di case, un borgo, magari murato più<br />
che fortificato, per accogliere e custodire al meglio <strong>la</strong> ‘Gens Manthiana’<br />
di Santa Pupa.<br />
I Prefetti di Vico hanno fatto bene i loro conti, infatti, pochi anni dopo,<br />
nel 1290 Papa Nicolò IV, decide di acquistare il Castrum ascrivendolo ai<br />
beni dell’Archiospedale di Santo Spirito in Saxia che a quei tempi <strong>è</strong> <strong>la</strong><br />
cassaforte dei Papi. Su Manziana posano gli occhi e anche le mani i conti<br />
di Anguil<strong>la</strong>ra, prima Orso degli Anguil<strong>la</strong>ra, che con il Papa ad Avignone<br />
detta legge a Roma, poi il suo sciagurato figlio, Everso II il quale, affiancato<br />
nelle malefatte dal primogenito Francesco, porta gli esasperati abitanti<br />
di Santa Pupa ad abbandonare il Castrum. Soltanto verso <strong>la</strong> metà<br />
del 1500, l’Archiospedale per ripopo<strong>la</strong>re <strong>la</strong> zona offre circa un ettaro di<br />
terreno a ciascuna famiglia di contadini disposta a trasferirsi in questo<br />
loro possedimento. L’offerta, allettante, porta a Manziana un primo<br />
gruppo di contadini umbri, seguiti dai ‘capannari’ toscani, in fuga dalle<br />
loro terre dopo <strong>la</strong> caduta delle repubbliche di Firenze e Siena.<br />
Si deve proprio a loro, portatori di solide braccia e di altrettanto solidi<br />
179