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Nei borghi antichi la storia è vita - Lazionauta

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antica del paese, si trova sull’omonimo colle e risale all’epoca paleocristiana.<br />

Fondata sui basamenti di un tempio pagano, citata per <strong>la</strong> prima<br />

volta da Gregorio Magno, <strong>la</strong> versione giunta a noi, frutto di molti rifacimenti,<br />

<strong>è</strong> databile intorno al XV secolo. Molto interessanti gli affreschi,<br />

in partico<strong>la</strong>re quello raffigurante il primo miracolo di San Benedetto (<strong>la</strong><br />

balia del Santo era di Affile ed <strong>è</strong> raffigurata accanto a San Benedetto col<br />

Vaglio rotto e il castro di Affile sullo sfondo), ma anche gli altri, una<br />

Natività, una Deposizione dal<strong>la</strong> Croce e una Madonna col Bambino,<br />

non sono da meno. Gli affreschi, attribuiti ad un ignoto maestro umbro,<br />

sono datati 1473.<br />

La chiesa di Santa Maria. Le prime notizie certe su questa chiesa risalgono<br />

al 1005, ma <strong>la</strong> sua attuale struttura <strong>è</strong> frutto di due successivi interventi,<br />

il primo nel XIII secolo, il secondo nel XVI, per accrescerne <strong>la</strong><br />

capienza allungando l’au<strong>la</strong> che ancora oggi appare fuori asse. Un recente<br />

restauro operato dal<strong>la</strong> Soprintendenza alle Belle Arti del Lazio, ha<br />

messo in luce alcuni affreschi, databili al XIV sec., coperti da successivi<br />

affreschi del XVI e XVII secolo. Sopra l’altare maggiore un affresco<br />

raffigurante <strong>la</strong> Madonna con il Bambino circondata da angeli e, in basso,<br />

i componenti di una confraternita, poi alcuni frati. In basso a sinistra <strong>è</strong><br />

emerso il partico<strong>la</strong>re di un precedente affresco raffigurante una santa<br />

con <strong>la</strong> palma del martirio. L’estradosso dell’arco ospita scene del<strong>la</strong> <strong>vita</strong><br />

di Maria. La chiesa <strong>è</strong> utilizzata principalmente per matrimoni e, per <strong>la</strong><br />

sua eccezionale acustica, <strong>è</strong> sede di prove del<strong>la</strong> corale di Affile.<br />

La chiesa di San Rocco. Deliziosa cappellina cinquecentesca, ad au<strong>la</strong><br />

rettango<strong>la</strong>re con soffitto a volta a botte, situata all’angolo di Piazza San<br />

Sebastiano, conserva sul<strong>la</strong> parete di fondo un bell’affresco mirabilmente<br />

restaurato dalle Belle Arti nel 1978, di autore ignoto ma databile intorno<br />

al 1500.<br />

Le Mura Poligonali. La continua espansione del borgo murato, rende<br />

difficile <strong>la</strong> collocazione del<strong>la</strong> prima cinta muraria che, comunque, sdovrebbe<br />

corrispondere col complesso di case di via del<strong>la</strong> Torre. Le<br />

costruzioni poste sul ciglio del precipizio erano sicuramente il primo<br />

baluardo di difesa al quale si accede da una porta interna all’attuale Porta<br />

del<strong>la</strong> Valle. Lo stesso campanile di Santa Felicita, eretto verso il 1176,<br />

doveva far parte dell’antica cinta murata. La crescita demografica, tra il<br />

1500 e il 1600, porta a nuove costruzioni che, addossate alle preceden-

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