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Nei borghi antichi la storia è vita - Lazionauta

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e, sul recto, <strong>la</strong> testa di Mercurio. Il periodo tardo Repubblicano, a livello<br />

urbanistico, cambia sostanzialmente l’aspetto del<strong>la</strong> città. Braccio operativo<br />

di questa rivoluzione edilizia <strong>è</strong> l’architetto greco Quintus Matius<br />

che firma con un iscrizione musiva il Ninfeo, riorganizza <strong>la</strong> zona<br />

dell’Acropoli, con il tempio di Giunone Moneta, <strong>la</strong> grande cisterna e gli<br />

spazi pubblici come il Foro commerciale e le Terme, questi ultimi fuori<br />

Porta Maggiore. L’impianto termale-santuariale di Colle Noce ha portato<br />

alcuni storici ad ipotizzare che in quel sito avviene <strong>la</strong> famosa battaglia<br />

di Sacriporto, tra Mario e Sil<strong>la</strong>, fatale a Mario ma anche ai segnini che lo<br />

sostenevano. Nel<strong>la</strong> seconda metà del I secolo avanti Cristo viene rifatto<br />

il fianco meridionale delle mura ciclopiche e si realizza il criptoportico.<br />

Risale invece all’Età giulio-c<strong>la</strong>udia il rifacimento del tempio di Ercole.<br />

Il dissolvimento dell’Impero romano e le ca<strong>la</strong>te dei barbari portano<br />

carestie, pestilenze un po’ ovunque. Neppure Segni si salva dal<strong>la</strong> grande<br />

recessione, sia economica che sociale. Tra <strong>la</strong> fine del VI secolo e l’inizio<br />

del successivo, nasce a Segni Vitaliano, settantaseiesimo papa del<strong>la</strong><br />

Chiesa cattolica, che occupa il soglio di Pietro dal 30 luglio 657 al<strong>la</strong> sua<br />

morte. A questo papa si deve il riavvicinamento con l’Impero Bizantino<br />

e con <strong>la</strong> chiesa di Costantinopoli e, a livello culturale, <strong>la</strong> diffusione del<br />

canto Gregoriano. <strong>Nei</strong> due secoli che precedono l’anno Mille e in quelli<br />

immediatamente successivi, Segni vive un lungo periodo di grande<br />

benessere. Residenza estiva dei papi, si arricchisce di chiese e pa<strong>la</strong>zzi,<br />

sorge il Seminario Vescovile, ospita Pasquale II, Eugenio III, Lucio III<br />

che santifica San Bruno e, alti pre<strong>la</strong>ti che portano fama e ricchezza al<strong>la</strong><br />

città e al territorio. Nel 1585, papa Sisto V eleva Segni a Ducato, nominando<br />

duca Alessandro Conti Sforza. La <strong>storia</strong> recente, dall’Unità<br />

d’Italia al<strong>la</strong> guerra di Libia e alle due guerre mondiali <strong>è</strong> segnata da un elevato<br />

tributo di sangue e dalle devastazioni del pesante bombardamento<br />

patito da Segni nel marzo del 1944 per mano delle forze aeree alleate.<br />

Da vedere<br />

Le porte delle Mura ciclopiche. Tra le tante porte che si aprivano<br />

nelle mura ciclopiche, <strong>la</strong> principale <strong>è</strong>, senza dubbio, Porta Saracena, di<br />

forma ogivale (<strong>la</strong>rga 1 metro e 40 centimetri in alto e 3 metri al<strong>la</strong><br />

base),con architrave monolitico. Le altre porte sono: <strong>la</strong> ‘Portelletta’,<br />

sotto il curvone di Pianillo; una porta senza nome nel tratto intermedio<br />

fra <strong>la</strong> ‘Saracena’ e <strong>la</strong> ‘Portelletta’; un’altra picco<strong>la</strong> porta, anche questa<br />

anonima, senza architrave, subito sotto <strong>la</strong> pineta di Pianillo; poi <strong>la</strong> ‘Porta

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