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Nei borghi antichi la storia è vita - Lazionauta

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La <strong>storia</strong><br />

Arroccato sulle ultime propaggini del Monte Soratte, affacciato sul<strong>la</strong><br />

valle del Tevere, Ponzano Romano ha legato <strong>la</strong> sua <strong>vita</strong> a queste due<br />

grandi emergenze naturali: da un <strong>la</strong>to <strong>la</strong> ‘Montagna Sacra’ con i suoi<br />

eremi, i suoi ‘Meri’ e le sue grotte, dall’altro il fiume Tevere, non meno<br />

sacro del monte e, in più, portatore di lucrosi traffici tra <strong>la</strong> ‘Gens Pontia’<br />

(di qui probabilmente il toponimo Ponziano), e <strong>la</strong> Roma imperiale.<br />

Proprio qui, infatti, sul<strong>la</strong> riva prospiciente l’Abbazia di Sant’Andrea in<br />

Flumine, esiste un porto fluviale di primaria importanza i cui resti sono<br />

stati individuati in una località chiamata non a caso ‘Portovecchio’, e un<br />

ponte, il ‘Pons Jani’ al quale una seconda corrente di pensiero, non<br />

meno rispettabile del<strong>la</strong> prima, lega l’attuale nome del Paese: Ponzano<br />

Romano.<br />

La prei<strong>storia</strong> con i suoi fossili ci par<strong>la</strong> di abitanti lontani, Eneolitico o<br />

al<strong>la</strong> più avanzata Età del bronzo, come dire tra i 2500 e 1500 anni avanti<br />

Cristo. Mille anni e non solo mille. Perché da quei lontani parenti,<br />

discendono sicuramente i ponzanesi dell’Età del ferro (900-700 a.C.), i<br />

quali <strong>la</strong>sciano le rive melmose, infide e difficilmente difendibili del<br />

fiume, per le più asciutte, confortevoli e sicure alture circostanti.<br />

Dal<strong>la</strong> <strong>storia</strong> fatta di resti fossili, amigdale, bronzetti votivi e punte di <strong>la</strong>ncia<br />

a quel<strong>la</strong> documentata attraverso gli scritti di pazienti amanuensi<br />

Benedettini, databili intorno all’Ottavo secolo e riferiti proprio<br />

all’Abbazia di Sant’Andrea in Flumine, ‘fundus Pontiani’. L’altra <strong>storia</strong>,<br />

quel<strong>la</strong> che si legge attraverso le pietre e il tufo delle costruzioni, par<strong>la</strong><br />

invece di un precedente centro etrusco posto a difesa dei confini naturali<br />

rappresentati dal Tevere che vede sul<strong>la</strong> riva destra gli Etruschi e sull’altra<br />

sponda i Sabini. A mettere tutti d’accordo ci pensano i Romani<br />

sbaragliando il campo dagli uni e dagli altri imponendo poi <strong>la</strong> ‘pax romana’<br />

che al<strong>la</strong> fine si dimostra conveniente per tutti.<br />

Anche Ponzano Romano come gli altri centri del<strong>la</strong> Valle Tiberina fa i<br />

conti con le orde barbariche che, dopo <strong>la</strong> caduta dell’Impero Romano,<br />

si riversano sull’Italia e puntando verso Roma depredano i centri del territorio<br />

che attraversano <strong>la</strong>sciandosi alle spalle lutti e distruzioni. La valle<br />

del Tevere <strong>è</strong> una delle vie più battute e i centri abitati pagano un duro<br />

prezzo agli invasori.<br />

Il Medioevo di Ponzano Romano <strong>è</strong> legato a doppio filo alle vicende<br />

dell’Abbazia di Sant’Andrea in Flumine e al peso politico degli Abati che<br />

si susseguono al<strong>la</strong> guida di questo importante centro monastico. Il porto<br />

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