02.06.2013 Views

Nei borghi antichi la storia è vita - Lazionauta

Nei borghi antichi la storia è vita - Lazionauta

Nei borghi antichi la storia è vita - Lazionauta

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

vicini. Il quadro del<strong>la</strong> Vergine, originariamente disposto su un ceppo di<br />

castagno e oggi incastonato in una tavo<strong>la</strong> sempre di castagno, nei tempi<br />

<strong>antichi</strong> era protetto da una casetta di legno che, nel 1675, <strong>è</strong> stata sostituita<br />

dall’attuale cappel<strong>la</strong> in muratura. Alle pareti una serie di affreschi<br />

dello scorso secolo, opera del pittore locale Ettore Petrarca.<br />

Chiesa di San Michele. Attaccata al Pa<strong>la</strong>zzo Comunale, lo storico<br />

Pa<strong>la</strong>zzo Borghese, <strong>la</strong> chiesa dà il nome ad uno dei cinque Borghi cittadini,<br />

Borgo San Michele che, oltre al<strong>la</strong> chiesa in piazza Mercato, comprende<br />

tutte le zone circostanti, compreso il fianco sinistro di viale<br />

Cavour, il tratto iniziale di Via P<strong>la</strong>cido Martini e il tratto terminale di Via<br />

Carlo Felici. Sullo stemma del borgo <strong>è</strong> rappresentato l’Arcangelo<br />

Michele. La chiesa ha un bel portale in ‘Sperone’, <strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssica pietra di<br />

Monte Compatri che ritroviamo in tutti i portali, nelle vasche delle fontane,<br />

nei cordoli delle scale e in tutte le costruzioni antiche del paese.<br />

L’interno, recentemente restaurato, ricorda le chiese di Ca<strong>la</strong>horra <strong>la</strong> città<br />

spagno<strong>la</strong> gemel<strong>la</strong>ta con Monte Compatri, patria del Beato Giovanni di<br />

Gesù Maria da Ca<strong>la</strong>horra, le cui spoglie riposano nel convento di San<br />

Silvestro. La parte sottostante <strong>la</strong> chiesa <strong>è</strong> occupata dal<strong>la</strong> nuova Sa<strong>la</strong><br />

Consiliare e, nel piano sottostante, i locali del costituendo museo comunale.<br />

Pa<strong>la</strong>zzo Borghese. Iniziato dal cardinale Marco Sittico Altemps e concluso,<br />

suo malgrado, dal Cardinale Scipione Borghese che lo vorrebbe<br />

più rappresentativo per il suo fresco Principato, il pa<strong>la</strong>zzo nelle intenzioni<br />

degli Altemps doveva servire semplicemente da deposito per il vino,<br />

e le altre derrate provenienti dalle campagne del feudo. Scipione<br />

Borghese, con il suo gusto per il bello e con le sue conoscenze nel<br />

mondo delle arti e dell’architettura, <strong>è</strong> tentato di buttare giù tutto e riedificare<br />

secondo suo gusto quel<strong>la</strong> pesante struttura che peraltro, a suo<br />

avviso, soffoca lo sviluppo del Borgo. Effettivamente <strong>la</strong> realizzazione di<br />

quello che poi diventa Pa<strong>la</strong>zzo Borghese, condiziona in maniera decisa<br />

lo sviluppo verso valle del<strong>la</strong> cittadina. Il desiderio del Cardinale <strong>è</strong> frustrato<br />

da altre urgenze, prima tra tutte portare l’acqua nell’abitato. Così<br />

gli ingegneri chiamati dal cardinale per ristrutturare il pa<strong>la</strong>zzo sono<br />

dirottati sulle opere idriche ritenute, giustamente, più importanti dell’estetica<br />

del pa<strong>la</strong>zzo che, a dire il vero, non disturba più di tanto.<br />

Costruzione indubbiamente massiccia e imponente, domina <strong>la</strong> sottostante<br />

piazza, fa da muro al Borgo antico e ospita il Municipio da un<br />

213

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!