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Nei borghi antichi la storia è vita - Lazionauta

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Da vedere<br />

Chiesa di Santa Maria Assunta. Splendida chiesa, ferita dal terremoto<br />

del 2000, mirabilmente affrescata in ogni suo più piccolo spazio,<br />

meriterebbe maggiore attenzione e più consistenti interventi. Per ora <strong>è</strong><br />

stata restaurata (molto bene), <strong>la</strong> Cappel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> Madonna del Divino<br />

Amore. Il resto del<strong>la</strong> chiesa e gli altri affreschi, quelli del<strong>la</strong> volta e quelli<br />

delle pareti, versano tutti in precarie condizioni. E’ stato fatto un primo<br />

intervento per e<strong>vita</strong>re il peggio, ma l’opera di un completo restauro<br />

appare improcrastinabile. Nel 1673 Il cardinale Barberini al termine di<br />

una visita pastorale annota l’ampliamento del<strong>la</strong> chiesa e descrive le sei<br />

cappelle dedicate al culto del<strong>la</strong> Madonna, del Santissimo Cuore e dei<br />

Santi, così come sono oggi. L’altare maggiore <strong>è</strong> impreziosito da due<br />

dipinti ad olio di Tito Troja, pittore nativo di Arcinazzo, con studio in<br />

Borgo Santo Spirito a Roma, caro a papa Leone XIII originario del<strong>la</strong><br />

vicina Carpineto Romano. La te<strong>la</strong> d’altare <strong>è</strong> dedicata all’Assunzione in<br />

cielo di Maria. Sul tamburo del<strong>la</strong> porta d’accesso, <strong>è</strong> sistemato un bell’organo<br />

seicentesco e un coro ligneo d’eccellente fattura. La torre campanaria,<br />

alta quaranta metri, ospita tre campane.<br />

La Madonna del Brecciaro, ormai diroccata, accoglieva davanti al<br />

vasto sagrato l’annuale fiera delle merci e del bestiame. Sulle pareti ancora<br />

in piedi sono appena visibili alcuni affreschi. Alle spalle del<strong>la</strong> chiesetta,<br />

c’<strong>è</strong> ancora il cimitero abbandonato che ha accolto le vittime dell’epidemia<br />

di Colera che colpisce il paese nel 1837.<br />

La chiesina di San Giuseppe, affacciata sul versante di Cervara di<br />

Roma, anch’essa <strong>è</strong> abbandonata, e poco più che un rudere.<br />

La chiesa di San Michele, sul<strong>la</strong> cima del Costa Sole, abbandonata, <strong>è</strong><br />

meta di escursioni da tutta <strong>la</strong> valle dell’Aniene.<br />

Pa<strong>la</strong>zzo Moretti. Costruito sui resti dell’antica torre, Pa<strong>la</strong>zzo Moretti<br />

ha incorporato le mura di cinta di Piazza di Corte. Sul portale d’accesso<br />

<strong>è</strong> sistemato uno stemma cardinalizio, posto a ricordo del<strong>la</strong> visita di un<br />

alto pre<strong>la</strong>to ospite del settecentesco pa<strong>la</strong>zzo. Il salone, recentemente<br />

restaurato, presenta un soffitto a cassettoni dipinto a tempera. Sulle<br />

pareti paesaggi e disegni geometrici si alternano a delicate grottesche,<br />

anche queste settecentesche.

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