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Nei borghi antichi la storia è vita - Lazionauta

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fino al<strong>la</strong> seconda metà del secolo scorso nello studio di via del Babbuino<br />

attualmente tute<strong>la</strong>to dai Beni Culturali.<br />

Il Seminario il cui prospetto si affaccia su Piazza San Pietro, <strong>è</strong> fatto edificare<br />

nel XII secolo da papa Eugenio III con <strong>la</strong> funzione di Pa<strong>la</strong>zzo<br />

apostolico. Storica residenza di papi e cardinali che lo utilizzano per<br />

fugaci visite o più lunghi soggiorni, il seminario oggi <strong>è</strong> sede<br />

dall’Archivio storico Innocenzo III che conserva carte e documenti<br />

del<strong>la</strong> Cancelleria vescovile di Segni, del Capitolo del<strong>la</strong> Cattedrale, dello<br />

stesso Seminario e di alcune parrocchie del<strong>la</strong> Diocesi. In questa veste <strong>è</strong><br />

diventato un punto di riferimento irrinunciabile per ricercatori e studiosi<br />

di <strong>storia</strong> locale.<br />

La chiesa di Santo Stefano, che dà il nome al<strong>la</strong> piazza antistante,<br />

secondo <strong>la</strong> tradizione popo<strong>la</strong>re, <strong>è</strong> il primo luogo di culto Cristiano sorto<br />

a Segni. Il Cristianesimo, infatti, fa <strong>la</strong> sua comparsa nel territorio segnino<br />

tra <strong>la</strong> fine del I e l’inizio del II secolo. I nuovi Cristiani di Segni tramutano<br />

in un tempio cristiano <strong>la</strong> vecchia sinagoga del<strong>la</strong> comunità ebraica<br />

del<strong>la</strong> vicina contrada chiamata ‘Judea’. Molto bello il campanile romanico.<br />

La chiesa del Gesù viene fatta edificare dai padri Dottrinari dell’attiguo<br />

convento (attuale sede municipale), nei primi anni del XVIII secolo.<br />

La chiesa, concepita a navata unica, presenta sei cappelle <strong>la</strong>terali e un<br />

altare maggiore sul quale domina una te<strong>la</strong> settecentesca raffigurante<br />

Gesù con <strong>la</strong> Vergine. Tra le cose rimarchevoli si segna<strong>la</strong> una te<strong>la</strong> del<strong>la</strong><br />

Madonna Addolorata al<strong>la</strong> quale sono attribuite miracolose vicende. Il<br />

dipinto <strong>è</strong> una buona copia del<strong>la</strong> Vergine in contemp<strong>la</strong>zione del Guido<br />

Reni, al<strong>la</strong> quale l’ignoto copista ha aggiunto <strong>la</strong> spada che trafigge <strong>la</strong><br />

Vergine.<br />

Pa<strong>la</strong>zzo Cremona, c<strong>la</strong>ssico pa<strong>la</strong>zzo patrizio del ‘700, <strong>è</strong> realizzato completamente<br />

in pietra. Il giardino nel<strong>la</strong> parte posteriore del pa<strong>la</strong>zzo, in<br />

epoca romana ospitava il tempio del<strong>la</strong> Dea ‘Bona’ oggi andato completamente<br />

distrutto.<br />

La Cattedrale, dedicata a Santa Maria Assunta si erge maestosa nell’omonima<br />

piazza. La chiesa, costruita nel XVII sulle rovine di un tempio<br />

dell’XI secolo, ha una facciata in pietra che nello stile ricorda l’archi-

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