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Nei borghi antichi la storia è vita - Lazionauta

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poiché da lì viene <strong>la</strong> nostra <strong>storia</strong>, sovente ancora da raccontare, e da lì<br />

possono venire i benefici di un turismo culturale, interno e ancor più<br />

internazionale, che rappresenta una delle maggiori risorse, se ben organizzato,<br />

per il prossimo futuro.<br />

Pochi sanno che l’uomo di Neanderthal popo<strong>la</strong>va diffusamente le fertili<br />

colline del comprensorio dei Castelli e che tribù dedite al<strong>la</strong> caccia e al<strong>la</strong><br />

pastorizia si sono insediate stabilmente nelle valli del Tevere e<br />

dell’Aniene, sui primi contrafforti dei Castelli, al<strong>la</strong> Tolfa (si veda infatti<br />

il numero dei siti presenti), a Monte Ravello e così via. Mentre i primi<br />

Latini occupano il territorio che va da Castel Gandolfo, Albano e<br />

Grottaferrata a Monte Compatri così ricca di <strong>storia</strong>. Del resto nell’ultimo<br />

mezzo secolo gli studi e gli scavi hanno consentito di dare il giusto<br />

rilievo all’influenza diretta del patriziato etrusco nel<strong>la</strong> costruzione e gestione<br />

dell’Urbs romana con alcuni re di origine tarquinate.<br />

In effetti nei territori che stiamo esaminando e che abbiamo fotografato<br />

e documentato s’incrociano, convivono o confliggono per poi<br />

fondersi gradualmente, nel tempo, popo<strong>la</strong>zioni assai diverse per origine,<br />

cultura, costumi, tradizioni. Le invasioni barbariche con gli eserciti diretti<br />

al cuore di Roma, l’impaludamento delle campagne susseguente all’abbandono<br />

delle colture (a cominciare dal mitico Agro romano, fino al<br />

mar Tirreno) e quindi ma<strong>la</strong>ttie endemiche come <strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ria, consigliano<br />

agli abitanti dell’intorno di Roma di attestarsi in alto e di creare <strong>borghi</strong><br />

fortificati. Anche così nascono o rinascono quei centri che ancor oggi<br />

vediamo cinti da alte mura. Che servono a proteggersi dalle invasioni di<br />

popoli del Nord e dei Saraceni penetrati dal mare verso l’interno prima<br />

dell’anno 1000. Le stesse mura <strong>borghi</strong>giane, poi serviranno (quando<br />

serviranno) da difesa nelle guerre sanguinose combattute fra le famiglie<br />

più potenti di Roma o fra il papato e i signori ad esso alleati e altri eserciti<br />

stranieri ca<strong>la</strong>ti in Italia.<br />

Ma sono tante le storie che ci raccontano questi centri storici del<strong>la</strong><br />

Provincia di Roma. Essi fanno poi tutt’uno con un paesaggio di coltivi,<br />

di ultimi ulivi, poi di castagneti verso l’alto e infine col bosco italico<br />

vario e ricco di essenze. Pino Coscetta ha redatto schede ampie, diffuse<br />

e molto curate su ognuno dei “nostri” Comuni che troverete di seguito<br />

in ordine alfabetico. Qui andiamo in rapido volo dal Nord-Ovest alto<br />

sul Tirreno del<strong>la</strong> Maritima (poi Maremma, <strong>la</strong>ziale) fino al Sud-Est dei<br />

Castelli e dei Monti Lepini.<br />

Allumiere dal nome che mesco<strong>la</strong> l’allume e le miniere conosce insediamenti<br />

preistorici sul 2000 a.C. e dell’età del bronzo, ma <strong>è</strong> con gli

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