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Nei borghi antichi la storia è vita - Lazionauta

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Da vedere<br />

La chiesa di Santa Felicita, ora parrocchiale, <strong>è</strong> citata nelle decime solo<br />

a partire dal XIV secolo, quando sul<strong>la</strong> sua piazza si riuniva l’Universitas<br />

di Affile e <strong>la</strong> chiesa stessa era al centro del ‘castro’, medievale. Volendo<br />

seguire lo sviluppo urbanistico del paese, il riferimento non può che partire<br />

dalle tre chiese simbolo: <strong>la</strong> paleocristiana San Pietro, <strong>la</strong> medievale<br />

Santa Maria e <strong>la</strong> tardomedievale Santa Felicita. Intorno a queste tre chiese<br />

e ai loro periodi si svolge lo sviluppo urbanistico, ma anche sociopolitico,<br />

di Affile. Per tornare al<strong>la</strong> parrocchiale nel 1827 subisce una<br />

prima radicale trasformazione con l’aggiunta di una navata, sul<strong>la</strong> destra<br />

del<strong>la</strong> chiesa, con <strong>la</strong> re<strong>la</strong>tiva cappel<strong>la</strong> di Santa Felicita dove, sotto l’altare,<br />

<strong>è</strong> collocata l’urna con le reliquie del<strong>la</strong> Santa. Nel<strong>la</strong> chiesa, fino agli anni<br />

‘50 dello scorso secolo, esisteva un organo del famoso ‘maestro organaro’<br />

Cesare Catarinozzi che in uno sciagurato tentativo di smontaggio<br />

andò pressoché distrutto. Oggi un comitato si sta adoperando per realizzare<br />

una ‘copia d’epoca’ del famoso organo Catarinozzi.<br />

Organo del<strong>la</strong> chiesa di Santa Felicita. L’organo di Santa Maria in Via<br />

Lata, a Roma, <strong>è</strong> opera di un geniale ‘maestro organaro’ di Affile, Cesare<br />

Catarinozzi, esponente di una delle due famiglie di ‘organari’ (l’altra era<br />

quel<strong>la</strong> degli Spadari), che da questo piccolo centro hanno portato <strong>la</strong> loro<br />

arte in tante chiese dell’Italia centrale. Oltre Roma, anche a Napoli, a<br />

Cassino e Anagni, hanno conosciuto il genio di questi poderosi maestri,<br />

altissimi artigiani di questi strumenti per musica sacra, così bravi nel<br />

creare unici armonici suoni tanto che, ancora oggi, esiste il termine<br />

‘Registro Principale Catarinozzi’. Il nome dei Catarinozi (Giuseppe,<br />

Cesare, Giovanni e Cesare II), sta all’organo come Stradivari sta al violino.<br />

L’altro genio delle sacre armonie, lo Spadari, potrebbe essere il<br />

Guarneri del Gesù dell’organaria affi<strong>la</strong>na. Il Comitato per <strong>la</strong> copia<br />

d’epoca del famoso organo Catarinozzi, oltre al<strong>la</strong> ricostruzione dell’organo<br />

di Affile, si ‘prefigge di fare un catalogo degli strumenti rimanenti<br />

in Italia, catalogo che si articolerà in una sezione fotografica, una<br />

sezione descrittiva e tecnica, ed una sezione fonica con registrazione su<br />

cassetta dei campioni timbrici di tutto il materiale e strumenti esistenti e<br />

reperiti’. Un’opera meritoria e un contributo al<strong>la</strong> conoscenza di questa<br />

importante branca del<strong>la</strong> musica.<br />

La chiesa di San Pietro, nel vecchio cimitero, certamente <strong>la</strong> chiesa più<br />

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