10.02.2018 Views

CRIMINI VAT

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Poi c’è l’esenzione dal pagamento dell’Imposta di Registro sulle<br />

donazioni e dell’imposta sui redditi (Irpef, Irap, Ires) la quale “costa”<br />

ogni anno allo Stato italiano altri 500 milioni di euro; quindi l’elusione<br />

fiscale nel settore turistico (sui proventi non pagano né imposte, né tasse)<br />

stimata in 600 milioni di euro l’anno. A tal proposito c’è da specificare<br />

che con il turismo religioso la Santa Sede specula in maniera vergognosa<br />

ed infame su delle povere persone ingenue poiché le<br />

illude che, recandosi in pellegrinaggio nei vari santuari,<br />

possano risolvere i propri problemi psicofisici; inoltre le<br />

varie associazioni cattoliche che si occupano dei viaggi<br />

fra le quali l’Unitalsi (Unione Nazionale Italiana<br />

Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali)<br />

guadagnano dal 200 al 300% su ogni persona trasportata.<br />

Per quanto riguarda invece i finanziamenti diretti dello<br />

Stato italiano e degli Enti locali, spicca il miliardo di euro<br />

l’anno incamerato dalla tesoreria vaticana con i contributi Irpef 8‰ che i<br />

contribuenti italiani, mediante la denuncia dei redditi, hanno deciso di<br />

devolvere alla Chiesa cattolica (nel 2009 l’incasso è stato 1 miliardo e 9<br />

milioni di euro), ma la cosa ancor più ingiusta è che la quota dell’8‰ di<br />

coloro che non fanno nessuna scelta (il 55% dei contribuenti) viene<br />

distribuita in misura proporzionale alle preferenze espresse dagli altri, per<br />

cui la Chiesa cattolica riesce a recuperare l’85% dell’intero gettito,<br />

nonostante che abbia ricevuto solo il 35% delle preferenze. Ma non è<br />

finita, circa il 30% della quota che i contribuenti devolvono allo Stato,<br />

viene da questo destinata alla ristrutturazione di beni culturali di proprietà<br />

della stessa Chiesa cattolica; un esempio: nel 2009 lo Stato italiano ha<br />

devoluto gran parte della quota dell’8‰ (14 milioni di euro) alla<br />

ristrutturazione di chiese ed altri immobili ecclesiastici danneggiati dal<br />

terremoto in Abruzzo, tutte opere che avrebbero dovuto essere finanziate<br />

dalla Chiesa attraverso il fondo “edilizia di culto”, appositamente istituito<br />

per questo scopo ed alimentato dal suo 8‰. Alla luce di quanto sopra<br />

mi viene da pensare che se un contribuente non volesse che una parte<br />

dei propri contributi andasse in alcun modo alla Chiesa cattolica,<br />

dovrebbe scegliere una delle altre Chiese, invece dello Stato.<br />

Ma la cosa più scandalosa si verificò nel luglio 1996 allorché il<br />

ministro per la Solidarietà Sociale Livia Turco propose che la quota<br />

dell’8‰ destinata allo Stato venisse impiegata in concreti programmi a<br />

favore dell’infanzia svantaggiata, un’apprezzabile proposta che suscitò la<br />

sdegnata reazione di Attilio Nicora, esponente della Conferenza<br />

Episcopale Italiana, il quale dichiarò che l’impegno dello Stato italiano<br />

~ 102 ~

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!