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Il lavoro iniziatico<br />
Per eccessivo amore verso il proprio Maestro alcuni esagerano<br />
nel parlarne, e fanno uso d’espressioni non adatte a dei dervisci;<br />
gente, cioé, che segue una via iniziatica di perfezione spirituale<br />
praticandone le meditazioni quotidiane, e finisce per fornire<br />
ad altri il pretesto per dire assurdità ed esser fonte di dispiaceri.<br />
Questa Via, infatti, è una scuola d’educazione e realizzazione spirituale<br />
per uomini in possesso <strong>del</strong>le necessarie qualificazioni, che<br />
si sottomettono di buon grado ad Allah. È la Via <strong>del</strong> nostro Profeta<br />
(s.a.w.s.) e dei suoi nobili Compagni. La tariqa non è un peso<br />
né per i singoli né per la comunità, come erroneamente si sente<br />
dire in giro: un motivo, un pretesto per starsene pigramente accoccolati<br />
in un canto, aprendo la mano a chiunque per mendicare<br />
un’elemosina. Essa comanda invece il lavoro, l’aiuto reciproco, il<br />
rendersi utili ai singoli ed alla comunità, poiché l’approvazione<br />
di Allah va cercata colle opere e il servizio reso agli altri. Bisogna,<br />
anzi, ripetersi spesso le parole: «Aiuta tutti, non essere di peso<br />
per nessuno».<br />
Quando si chiede l’iniziazione ed il relativo lavoro spirituale,<br />
l’accettazione <strong>del</strong> Maestro non è automatica. Egli esamina l’aspetto<br />
e il carattere <strong>del</strong> candidato e, se vede in lui un’intenzione sincera,<br />
una qualificazione interiore, allora gli chiede di fare istihare<br />
115 . Se invece non lo ritiene adatto non gli oppone un rifiuto ma<br />
lo rimanda ad altro momento più opportuno. Il Maestro non si<br />
propone lo scopo di radunare davanti a sé quanta più gente possibile<br />
senza guardare troppo per il sottile, bensì di far raggiungere<br />
la perfezione spirituale alle genti <strong>del</strong> cuore, che sa riconoscere<br />
nel modo più appropriato grazie alla sua vista interiore.<br />
Per la loro profonda conoscenza <strong>del</strong>la Grandezza divina, i<br />
veri Maestri chinano sempre il capo di fronte ad Allah, L’Altissimo,<br />
quando sono fatti oggetto di certe dimostrazioni di rispetto e<br />
115 È una richiesta rivolta a Dio secondo precise formalità, affinché manifesti<br />
la Sua Volontà, quando si deve decidere in merito ad importanti scelte di<br />
vita.<br />
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