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<strong>Nel</strong> <strong>cerchio</strong> <strong>del</strong> <strong>Saggio</strong><br />
Ecco, siamo stati abituati così, a non dare troppa importanza<br />
al nostro io, a non dire mai: «Ci sono solo io. Io, prima di tutto».<br />
- Efendim, come conobbe Elmalı Hamdı Efendi e altre grandi personalità<br />
scientifiche, vostro padre? In altre parole, andò a cercarli uno per<br />
uno, o c’era un ambiente nel quale si ritrovavano?<br />
- Certo, questo povero in Allah non è a conoscenza di tali<br />
particolari; però, a Konya, c’era Zeynel Abidin Efendi, anche lui<br />
una bella figura di combattente. Mio padre lo amava molto e lo<br />
teneva in conto di Shaykh. È possibile che fosse lui il tramite. Tuttavia,<br />
per trovare bisogna anche cercare; se non si cerca, non si<br />
trova neppure.<br />
- A che età avete cominciato a frequentare Elmalılı Hamdı Efendi,<br />
per completare la vostra educazione?<br />
- Quando finimmo il periodo scolastico. Ecco: due anni li passammo<br />
al Liceo “Inkilap”; dev’essere stato, perciò, intorno ai 13<br />
o 14 anni.<br />
- Queste vostre visite erano al solo scopo d’imparare il Corano,<br />
oppure in quel periodo con lui parlavate anche d’altro?<br />
- Leggevamo il Corano, prendevamo lezioni di religione. Certo,<br />
da una parte egli era impegnato con i suoi scritti, dall’altra si<br />
occupava anche di noi, scendendo al nostro livello. Conversava<br />
volentieri con noi.<br />
- Efendim, il tempo <strong>del</strong>la vostra gioventù coincide con il periodo<br />
più nero nella storia <strong>del</strong>la Turchia. Alludiamo ai fatti di Menemen 165 e<br />
165 <strong>Nel</strong> Dicembre <strong>del</strong> 1930 a Menemen, cittadina non lontana da Izmir, avvennero<br />
dei torbidi provocati da una piccola banda armata di cinque o sei elementi,<br />
guidata da un certo Derviş Mehmed che sosteneva d’essere il Mahdi.<br />
Nei disordini venne ucciso un ufficiale <strong>del</strong>l’esercito. Seguì una dura reazione,<br />
che vide la soppressione <strong>del</strong>l’unico partito politico d’opposizione, di cui<br />
era stata da poco ammessa la costituzione e l’eliminazione <strong>del</strong>le principali<br />
autorità spirituali, segnatamente <strong>del</strong>la tariqa Naqshbandiyya, considerata<br />
dal nuovo sistema politico come il suo maggiore avversario. In seguito a<br />
questi eventi furono processate 2200 persone, di cui:<br />
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