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Ricchezza e povertà<br />
digenza). Sii cosciente <strong>del</strong> bene, <strong>del</strong>la benedizione e fortuna che<br />
derivano dal fatto di trovarti insieme ad essi, di sedere in mezzo<br />
a loro».<br />
Esortazioni di Ahmed ar-Rifai (q.s.):<br />
«Ama i poveri, cerca la loro conoscenza e amicizia. Abbine<br />
rispetto, occupati <strong>del</strong>le loro necessità. Quando vengono a trovarti,<br />
alzati in piedi per riceverli. Sii modesto in loro presenza, non<br />
fare il superbo.<br />
«Quando fai <strong>del</strong> bene ad un povero e sei accolto da lui con<br />
piacere, chiedigli di pregare per te. Fa’ in modo che nel suo cuore<br />
ci sia posto anche per te, qualcosa di speciale; poiché è certamente<br />
lì, nel cuore dei poveri e dei bisognosi, che si stabilisce la Misericordia<br />
di Allah e il Suo Sguardo si sofferma in ogni istante.<br />
Comportati bene con tutti perché agire così con la gente significa<br />
farlo anche nei confronti di Allah, sia esaltato il Suo Nome».<br />
Il nostro venerato Maestro Hadrat Mahmud Sami amava molto<br />
i poveri, i deboli timorati di Dio. Egli soleva visitarli e sapeva<br />
conquistarne i cuori. Questo era quasi un wird 63 , per lui. Quando<br />
riceveva dei regali, per sé teneva ben poco e distribuiva la maggior<br />
parte di quelle cose di valore fra i poveri. Diceva, ad esempio:<br />
«Date questo alla moglie <strong>del</strong> lattaio; quest’altro, a Şevket Efendi;<br />
quest’altro ancora ad Abdullah, l’orfano». Ora, quantunque molto<br />
anziana, la moglie <strong>del</strong> lattaio non era tipo da accettare aiuti da<br />
chicchessia, ma solo come compenso di qualche lavoretto manuale.<br />
Quanto poi a Şevket Efendi, era una persona dedita a Dio,<br />
di costituzione gracile e con grandi difficoltà di parola. L’orfano<br />
Abdullah infine, era uno studente povero.<br />
In casi come questi, il fatto di non possedere nulla può essere lo<br />
strumento per accedere a uno stato di prossimità con il Signore.<br />
Da Shaqiq (q.s.):<br />
63 Ripetizione costante di riti, preghiere, recitazioni <strong>del</strong> Corano.<br />
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