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Nel cerchio del Saggio

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<strong>Nel</strong> <strong>cerchio</strong> <strong>del</strong> <strong>Saggio</strong><br />

Il cuore, che è uno specchio, non può in alcun modo ottenere<br />

in vita una condizione di purezza e di semplicità se non riflette<br />

il Maestro, identificandosi con lui».<br />

Anche lo Shaykh Abdul al-Ghani Nablusi (q.s.) conferma queste<br />

tesi nel suo libro Tajie.<br />

Commentando il seguente verso <strong>del</strong> sacro Corano: «Frequentate<br />

i sinceri», Najm ad-Din al-Qubra (q.s.) scrive nel Bahru’l<br />

Haqaiq:<br />

«I sinceri (sâdık) sono i Maestri. Allah, infatti, ha dato loro l’incarico<br />

di educare gli uomini per portarli al livello dei veridici<br />

(sıddık), sotto la loro capace tutela».<br />

<strong>Nel</strong> libro Arâisu’l-beyan, Rûzbehan Baqli così scrive:<br />

«Certamente L’Altissimo ha stabilito una Sunna perenne, in<br />

base alla quale chi non mostra agli altri come conseguire lo stesso<br />

stato spirituale da lui ottenuto, non è un vero amico Suo. Unirsi<br />

al cuore <strong>del</strong> Maestro, mettersi in comunicazione con lui comporta<br />

anche questo. Gli iniziati possono raggiungere Allah solo nella<br />

misura in cui il loro Maestro abbia realizzato la vera Conoscenza<br />

(ârif-i billah), essendo così in grado d’apprendere il suo modo<br />

d’intendere la religione, lo stile, il metodo d’educare l’anima e il<br />

cuore, la gioia <strong>del</strong>le ascensioni spirituali. L’ârif-i billah, infatti, è<br />

un Maestro perfetto; egli è l’intermediario fra l’iniziato e L’Altissimo<br />

ma, senza alcun dubbio, il merito è <strong>del</strong>la Potenza di Allah,<br />

Che concede a chi Vuole e nega a chi non Vuole».<br />

Il Polo di Allah (Qutb), il grande Es’ad Erbili (q.s.) scrive nel<br />

suo Divan:<br />

«Quando vado dal Pîr-i Kâmil, la mia lingua di pietra si scioglie.<br />

Se somiglia a quella <strong>del</strong> Faraone, la mia anima non è più grande<br />

di una formica.<br />

Se riconosco la mia debolezza quando vado da lui, la più piccola<br />

azione diviene grande come una montagna.<br />

Il guasto diventa sano; l’amaro, eccellente.<br />

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