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Hadrat Musa Efendi (q.s.): 1917-1999<br />
immerge in un oceano d’amore. Quegli allora ama chiunque e<br />
qualunque cosa siano degni d’amore, in proporzione alla capacità<br />
donatagli da Allah.<br />
«Ogni membro di questa Comunità deve sapere che rendersi<br />
utile agli altri nel modo migliore possibile, e al solo scopo <strong>del</strong>la<br />
soddisfazione di Allah nei propri confronti, costituisce un dovere<br />
molto importante. Chi s’adopera per il miglioramento <strong>del</strong>la<br />
vita, <strong>del</strong>l’ordine e <strong>del</strong> benessere <strong>del</strong>la propria Comunità occupa,<br />
al suo interno, un posto di gran valore. Per questa ragione anche<br />
la ricompensa sarà in proporzione».<br />
Ecco cosa dice in proposito un hadith sharif:<br />
“Chiunque avrà aiutato la sua gente sarà il più grande fra loro<br />
(riguardo alla ricompensa che riceverà)”. (Daylami, Musnad, II, 324).<br />
«Molti sono propensi a moltiplicare gli atti di devozione ad<br />
Allah, ma non mostrano interesse verso quel che pure è uno dei<br />
Suoi Attributi: il perdono. Egli è, infatti, Colui Che copre le vergogne<br />
(Settâru’l-uyûb); bisogna quindi stendere un velo sui difetti<br />
altrui e perdonare le loro colpe. Fare questo, e non divulgare gli<br />
sbagli altrui è una <strong>del</strong>le doti morali più importanti. Così come<br />
Allah, sia esaltato il Suo Nome, copre e perdona le colpe e gli<br />
innumerevoli errori nostri, anche noi dobbiamo perdonare a nostra<br />
volta. Chi ama veramente Allah, infatti, sa anche perdonare.<br />
Perdoniamo, per essere perdonati a nostra volta. Inshallah.<br />
«Presi come siamo da mille occupazioni, nel tumulto di questo<br />
mondo dobbiamo usare tutta la nostra abilità per restare uniti<br />
ad Allah. Questo è uno stato così bello: una Grazia divina, un<br />
dono di Allah al Suo servitore. Se riflettessimo davvero su questo<br />
nostro compito così nobile, non ci lasceremmo ingannare dall’alternanza<br />
dei trastulli di questo mondo e ce ne libereremmo.<br />
«Una <strong>del</strong>le benedizioni più grandi che Allah possa concedere<br />
al Suo servo, è renderlo consapevole <strong>del</strong>la propria debolezza. Il<br />
mio profitto più grande in questa via spirituale è stato, forse, il<br />
fatto d’essermi accorto dei miei errori. Ho capito che ero in ban-<br />
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