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Per un codice della cucina lombarda Introduzione

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ZUPPA DI CILIEGIE E MARASCHE<br />

Si tratta di <strong>un</strong> dessert o <strong>un</strong>a merenda, energizzante (per la presenza del vino) e interessante<br />

sul piano sensoriale, giacché presenta l’opposizione fra il dolce dello zucchero e l'aspro delle<br />

amarene. Questa ricetta testimonia la predilezione, fra i dolci lombardi, <strong>della</strong> frutta come ingrediente<br />

nobilitante: <strong>un</strong> po’ obbligatorio, per ridurre l’impiego dello zucchero (<strong>un</strong> tempo<br />

piuttosto raro) e <strong>un</strong> po’ necessario, per smaltire in stagione le eccedenze produttive degli alberi<br />

da frutto.<br />

Preparazione per 8 porzioni<br />

Tipologia: Dessert a base di frutta,<br />

Merende<br />

Stagionalità: Primavera, Estate<br />

Difficoltà: Modesta<br />

Tempo esecuzione: 15 minuti<br />

Tecnica di cottura: Lessatura<br />

Utensili:<br />

recipiente di coccio, zuppiera<br />

Ingredienti:<br />

AMARENE SNOCCIOLATE (1 kg), VINO ROSSO<br />

(6 bicchieri, 750 g), ZUCCHERO (250 g),<br />

CANNELLA (q.b.), CHIODI DI GAROFANO (q.b.),<br />

SCORZA GIALLA DI LIMONE (q.b.), FETTINE DI<br />

PANE (n. 20, 200 g)<br />

Esecuzione:<br />

• Portare ad ebollizione il vino in <strong>un</strong> recipiente<br />

di coccio<br />

• Unire lo zucchero, la cannella, i chiodi di garofano<br />

e la scorza di limone<br />

• Continuare a bollire fino ad evaporare la metà<br />

del volume<br />

• Versare le amarene e lasciare sobbollire <strong>un</strong><br />

attimo<br />

• Dopo aver separato gli aromi, travasare in<br />

<strong>un</strong>a zuppiera sul cui fondo sono disposte le<br />

fettine di pane<br />

• Mettere al fresco e servire<br />

Note: la cottura del vino<br />

La preparazione è basata sulla “cottura” del vino<br />

e sulla sua aromatizzazione con cannella e chiodi<br />

di garofano, come per il “vin brulée”. Questa<br />

operazione determina <strong>un</strong>a forte ossidazione delle<br />

sostanze fenoliche presenti in buona concentrazione<br />

nel vino rosso (soprattutto in quello ottenuto<br />

dall’uva americana o Clinton, <strong>un</strong> tempo<br />

tipica <strong>della</strong> Brianza e di tutta la zona prealpina).<br />

Il vino così preparato manifesta <strong>un</strong>a certa proprietà<br />

antivirale (oggi dimostrata anche a livello<br />

scientifico): non vi è dubbio d<strong>un</strong>que che la formulazione<br />

presentata abbia <strong>un</strong>a certa valenza<br />

di prescrizione verso i com<strong>un</strong>i malanni da raffreddamento.<br />

Varianti:<br />

Sono conosciute versioni di questa zuppa che risalgono<br />

al XVI secolo: secondo l’uso del tempo,<br />

le fette di pane erano precedentemente fritte<br />

nel burro.<br />

Un’altra variante consisteva nel riempire con il<br />

liquido e la frutta <strong>un</strong>a “cassetta” di pane (cioè<br />

<strong>un</strong> panino a forma parallelepipedo, privato <strong>della</strong><br />

mollica) da passare in forno e servire calda.<br />

Abbinamenti:<br />

Accompagnamento ideale per questo dolce sarebbero<br />

<strong>un</strong> rosolio o il ratafià; in mancanza di<br />

questi liquori fuori moda, il Moscato liquoroso<br />

dolce-naturale dell’Oltrepò.<br />

L’ingrediente: le amarene<br />

Dette anche visciole o marasche (a seconda<br />

delle sottospecie di derivazione), sono i frutti<br />

del Pr<strong>un</strong>us Cerasus (parente stretto del Pr<strong>un</strong>us<br />

Avium che fornisce le ciliegie dolci). Sono <strong>un</strong><br />

frutto antichissimo, probabilmente originario<br />

dell’Estremo Oriente ma già acclimatato nelle<br />

nostre zone nel periodo neolitico, come testimoniano<br />

i ritrovamenti di suoi noccioli in insediamenti<br />

palafitticoli dei laghi svizzeri.<br />

La coltivazione delle ciliegie e delle amarene fu<br />

poi diffusa in tutto il Nord dell’Europa dai coloni<br />

romani.<br />

Rispetto alle visciole e alle marasche, che hanno<br />

<strong>un</strong> colore rosso scuro, l’amarena è caratterizzata<br />

da <strong>un</strong>a tonalità più pallida e da <strong>un</strong> sapore<br />

fortemente acido ed amarognolo.<br />

Coltivata largamente in altre parti <strong>della</strong> penisola,<br />

in Lombardia l’amarena è presente come<br />

albero mantenuto presso le case di campagna<br />

per <strong>un</strong> consumo individuale e per decorazione.<br />

Ricche in acido citrico e in vitamina A, le amarene<br />

vengono utilizzate principalmente per conserve<br />

sotto alcol o per farne acquaviti, liquori e<br />

sciroppi.<br />

<strong>Per</strong> <strong>un</strong> <strong>codice</strong> <strong>della</strong> <strong>cucina</strong> <strong>lombarda</strong> Lecco e la Brianza

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