Per un codice della cucina lombarda Introduzione
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ANATRA CON LE LENTICCHIE<br />
Tipico piatto <strong>un</strong>ico per le sere dell’ultimo aut<strong>un</strong>no o dell’inverno, <strong>un</strong>a pietanza che rientra<br />
nella com<strong>un</strong>e tipologia alla cacciatora, in cui le lenticchie, come avviene per lo zampone, hanno<br />
il compito di bilanciare la componente lipidica, fornendo abbondante intingolo per la polenta.<br />
Preparazione per 4 porzioni<br />
Tipologia: Carni<br />
Stagionalità: Aut<strong>un</strong>no, Inverno<br />
Difficoltà: Media<br />
Tempo di ammollo 12 ore<br />
Tempo di esecuzione: 140 minuti<br />
Tecnica di cottura: Soffrittura, Rosolatura,<br />
Stufatura<br />
Utensili:<br />
Sco<strong>della</strong> ampia, pentola, tagliere, trinciante,<br />
casseruola<br />
Ingredienti:<br />
LENTICCHIE (500 g), ANITRA (n. 1, c.a 1200 g),<br />
BURRO (50 g), CIPOLLA (n. 1), CAROTA (n. 1),<br />
SEDANO (60 g), AGLIO (<strong>un</strong>o spicchio),<br />
MARSALA (<strong>un</strong> bicchiere), SALVIA (6-7 foglie),<br />
BASILICO (4-5 foglie), BRODO DI CARNE (100<br />
ml), SALE e PEPE (q. b.).<br />
Esecuzione:<br />
• Mondare le lenticchie e metterle a bagno per<br />
<strong>un</strong>a notte intera in <strong>un</strong>a larga sco<strong>della</strong>.<br />
• Il giorno seguente, lessarle in acqua salata.<br />
• Spennare, fiammeggiare e pulire l’anatra<br />
dalle interiora, tagliando la testa e le zampe<br />
e mettendo da parte il fegato e la coratella.<br />
• Legare l’anatra con <strong>un</strong>o spaghino, perché rimanga<br />
in forma durante la cottura.<br />
• Tritare finemente la cipolla, l’aglio, il sedano<br />
e la carota e farli appassire in <strong>un</strong>a casseruola<br />
con il burro, aggi<strong>un</strong>gendovi, verso la fine,<br />
anche le interiora spezzettate.<br />
• Unire l’anatra e farla rosolare <strong>un</strong>iformemente,<br />
spruzzandola ogni tanto con marsala.<br />
• Aggi<strong>un</strong>gere qualche foglia di salvia e di basilico,<br />
il sale e il pepe; bagnare con brodo e lasciar<br />
cuocere per 30 minuti.<br />
• Buttare nella casseruola le lenticchie e portare<br />
a cottura (80-90 minuti) l‘anatra, aggi<strong>un</strong>gendo<br />
altro brodo se dovesse asciugarsi.<br />
Note: le parti residuali<br />
Quasi ness<strong>un</strong>o, oggi, pensa all’utilizzo delle parti<br />
residuali di <strong>un</strong> animale come l’anatra (la testa,<br />
le zampe e le interiora) che nella <strong>cucina</strong> tradizionale<br />
erano invece utilizzate, al pari di qualsiasi<br />
altra parte commestibile. Escludendo la<br />
preparazione del nobilissimo salame di collo di<br />
anatra (o di oca; ma si faceva anche con quello<br />
del tacchino e del cappone), debitamente riem-<br />
pito con le interiora nobili, e con tutte le parti<br />
residuali (lo stomaco, le zampe opport<strong>un</strong>amente<br />
scarnite e ritagli di carne eventualmente avanzata),<br />
il collo e le zampe dell’anitra (queste ultime<br />
opport<strong>un</strong>amente scorticate con il passaggio<br />
sulla fiamma viva e lessate), possono essere<br />
aggi<strong>un</strong>ge a fianco dell’animale intero, e costituire<br />
<strong>un</strong>a vera e propria leccornia per i ghiottoni.<br />
Varianti:<br />
Talvolta al soffritto è aggi<strong>un</strong>to del prosciutto, altre<br />
volte si usano legumi diversi, soprattutto fagioli<br />
borlotti o bianchi di Spagna.<br />
L’aromatizzazione può comprendere anche rosmarino<br />
e qualche spezia (chiodi di garofano).<br />
Preparazioni simili sono usate anche per i germani<br />
e per le folaghe.<br />
Abbinamenti:<br />
Con <strong>un</strong>a bella polenta fumante costituisce piatto<br />
<strong>un</strong>ico, ma, al pari del cotechino, può essere la<br />
risorsa centrale e propiziatoria del cenone di<br />
Capodanno. Gli si affianchi <strong>un</strong> vino pieno, di<br />
gran corpo ed elevata alcolicità, come l’Oltrepò<br />
Pavese Barbacarlo o <strong>un</strong> Valtellina Superiore con<br />
qualche anno di invecchiamento.<br />
L’ingrediente: anatra e uccelli d’acqua<br />
Le anatre sono uccelli acquatici, discendenti<br />
dall’oca selvatica, dalla quale differiscono per il<br />
colore del piumaggio, per la mole (spesso considerevolmente<br />
più piccola) e perché depongono<br />
<strong>un</strong> numero superiore di uova. Una volta erano<br />
oggetto esclusivo di caccia, oggi si allevano per<br />
la produzione sia di carne che di uova. L’animale<br />
cacciato ha bisogno di qualche giorno di frollatura,<br />
quello di allevamento è subito pronto da<br />
consumare. La macellazione avviene attorno ai<br />
3 mesi di vita, quando l’animale ha raggi<strong>un</strong>to il<br />
peso di circa 1,5 kg. Le sue carni sono molto più<br />
saporite, ma anche più grasse di quelle dei<br />
volatili da cortile e, rispetto a queste, sono<br />
anche più ricche di proteine e di sali minerali. La<br />
gastronomia tradizionale, già dal XV secolo,<br />
presta molta attenzione ai volatili acquatici, con<br />
predilezione per l’anatra e per il germano reale,<br />
considerando la folaga con minore interesse, a<br />
causa del suo sapore leggermente ittico. Anatre<br />
e germani sono utilizzati per <strong>un</strong>a variante <strong>della</strong><br />
cassoeula, per gli arrosti croccanti, sia allo spiedo<br />
che in casseruola, per i salmì e, già dall’800,<br />
per accostamenti con frutta, pere, prugne o uva.<br />
<strong>Per</strong> <strong>un</strong> <strong>codice</strong> <strong>della</strong> <strong>cucina</strong> <strong>lombarda</strong> Pavia e Lomellina