Per un codice della cucina lombarda Introduzione
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PATÉ DI CAVEDANO CON GELATINA<br />
Il cavedano (in dizione milanese cavezzale) è <strong>un</strong> pesce di acqua dolce con carne molto delicata<br />
e digeribile (l’ittiologo comasco Plinio Valeriano lo considerava <strong>un</strong>o dei pesci più “salutari”)<br />
ma purtroppo anche di <strong>un</strong>o scheletro cartilagineo ricco di piccole lische, che ne rendono<br />
problematica l’utilizzazione gastronomica. Se consumato intero, va ben cotto, ma ciò ne altera<br />
il sapore delicato. La preparazione a paté permette di ovviare a questi inconvenienti.<br />
Preparazione per 8 porzioni<br />
Tipologia: Antipasti<br />
Stagionalità: Estate, Aut<strong>un</strong>no<br />
Difficoltà: Media<br />
Tempo esecuzione: 60 minuti<br />
Tecnica di cottura: Brasatura<br />
Utensili:<br />
tagliere, setaccio (o tritatuttto), pa<strong>della</strong>, zuppiera,<br />
cucchiaio di legno, pirofila di vetro<br />
Ingredienti:<br />
FILETTO DI CAVEDANO (1000 g), BURRO (100<br />
g), LARDO (100 g), CIPOLLE (n.2), AGLIO (1/2<br />
spicchio), VINO BIANCO SECCO (1/2 bicchiere),<br />
COGNAC (1 bicchierino), GELATINA (1/4 di litro),<br />
MAGGIORANA (q.b.), PANE INTEGRALE<br />
(n.4 fette), SALE e PEPE (q.b.)<br />
Esecuzione:<br />
• Tritare le cipolle e rosolarle in poco burro<br />
• Aggi<strong>un</strong>gere l’aglio, il filetto di cavedano a<br />
pezzi, continuare a rosolare, aggi<strong>un</strong>gere sale,<br />
pepe e maggiorana, spruzzare con il vino<br />
bianco e lasciare evaporare<br />
• Raffreddare e passare al setaccio per due<br />
volte, aggi<strong>un</strong>gendo il lardo, il burro rimanente<br />
(tagliati a pezzettini) e il cognac<br />
• Preparare la gelatina secondo le prescrizioni<br />
• Versare <strong>un</strong> po’ di gelatina sul fondo <strong>della</strong> pirofila,<br />
lasciare raffreddare<br />
• Deporvi il paté ancora morbido e ricoprirlo<br />
con la gelatina rimanente<br />
• Raffreddare in frigorifero e servire tagliandolo<br />
a fette<br />
• Accompagnare con pane abbrustolito<br />
Note: il paté<br />
Il termine paté si riferisce generalmente a <strong>un</strong>a<br />
preparazione formata da <strong>un</strong> involucro di pasta.<br />
Oggi il termine viene applicato anche alle terrine.<br />
Questo tipo di preparazione era largamente utilizzata<br />
dai Romani e si diffuse oltremodo nel<br />
Medioevo e nel Rinascimento, sovente per nobilitare<br />
parti poco attraenti (come le frattaglie) o<br />
ingredienti insoliti (merlo, allodola, tordo).<br />
La preparazione a paté aumenta notevolmente<br />
la resa per l’impiego di burro o lardo e d<strong>un</strong>que<br />
con numerose controindicazioni salutistiche.<br />
Il paté, d’altro canto, è estremamente palatabile<br />
ed è spalmabile, quindi consumabile in piccole<br />
quantità insieme a pane o derivati.<br />
Varianti:<br />
Una variazione interessante sul piano nutrizionale<br />
declassa il paté a spumone, eliminando il<br />
lardo e riducendo il burro. Lo spumone di cavedano<br />
deve essere servito caldo, adagiato su <strong>un</strong><br />
crostino di pane precedentemente guarnito con<br />
<strong>un</strong>a crema di aromi e verdure.<br />
Abbinamenti:<br />
Il paté di cavedano si presta ad abbinamenti<br />
con altri piatti lariani a base di pesce (risotto<br />
con il persico, ecc.), ma anche a minestre in<br />
brodo.<br />
Il vino di accompagnamento deve essere preferibilmente<br />
<strong>un</strong> bianco secco, meglio se leggermente<br />
fruttato: ad esempio <strong>un</strong>o Chardonnay<br />
Trentino o <strong>un</strong> Muller Turghau.<br />
L’ingrediente: il cavedano<br />
E’ fra i pesci d’acqua dolce più com<strong>un</strong>i in Italia e<br />
in tutta Europa ed è particolarmente apprezzato<br />
dai pescatori sportivi per la sua combattività durante<br />
la cattura. Cattura che sul lago di Como<br />
vede l’impiego di <strong>un</strong>a tecnica particolare, quella<br />
<strong>della</strong> tirlindana: <strong>un</strong>a serie di ami a cucchiaino,<br />
disposti a pettine fra l’imbarcazione e <strong>un</strong> galleggiante<br />
che “corre” perpendicolarmente alla<br />
barca.<br />
Il cavedano appartiene alla famiglia dei ciprinidi<br />
e misura fra i 20 e i 60 cm. Il dorso è di colore<br />
grigio-br<strong>un</strong>o con riflessi verdastri, ricoperto da<br />
squame grandi e coriacee. I fianchi sono argentei<br />
e il ventre bianco. Vive in piccoli branchi in<br />
acque correnti e su fondali rocciosi o sassosi, si<br />
muove molto velocemente ed è estremamente<br />
agile e sospettoso (il modo di dire, riferito ad<br />
<strong>un</strong>a persona, “è <strong>un</strong> cavedano” indica generalmente<br />
<strong>un</strong> giudizio di furbizia e di capacità di<br />
sfuggire ...).<br />
<strong>Per</strong> il suo problematico impiego gastronomico (a<br />
causa, come si è già detto, delle lische) non vi ene<br />
praticamente commercializzato, ma non è<br />
difficile procurarselo presso qualche pescatore<br />
appassionato.<br />
<strong>Per</strong> <strong>un</strong> <strong>codice</strong> <strong>della</strong> <strong>cucina</strong> <strong>lombarda</strong> Como e il Lario