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Per un codice della cucina lombarda Introduzione

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PANTRID MARIDAA<br />

Più correttamente pàan triit maridàat ovvero pantrito sposato [con l’uovo] o panada = minestra<br />

di pane. Notissima minestra interregionale, appartenente alla numerosa famiglia dei<br />

pancotti, sul modello <strong>della</strong> stracciatella (in cui si impiega però semola o semolino in luogo del<br />

pangrattato). Una minestra di pangrattato (pagnotta grattugiata, brodo, burro, uova e formaggio)<br />

è descritta nell’Opera di Bartolomeo Scappi (1570) e prima ancora nel De honesta<br />

voluptate et valetudine (1474) del Platina, le cui ricette sono però des<strong>un</strong>te dal Libro de arte<br />

coquinaria di Maestro Martino (1450).<br />

Preparazione per 6 porzioni<br />

Tipologia: Primi piatti in brodo<br />

Stagionalità: Tutto l'anno<br />

Difficoltà: Modesta<br />

Tempo esecuzione: 45 minuti<br />

Tecnica di cottura: Lessatura<br />

Utensili:<br />

pentola, zuppiera, frusta<br />

Ingredienti:<br />

BRODO DI CARNE (1.5-1.8 l), PAN GRATTATO<br />

(6 cucchiai), BURRO (40 g), UOVA (n.3), FOR-<br />

MAGGIO GRANA GRATTUGIATO (30 g)<br />

Esecuzione:<br />

• Bagnare il pan grattato con il brodo e lasciare<br />

riposare per circa 10 minuti<br />

• Aggi<strong>un</strong>gere il burro e portare il brodo a ebollizione<br />

• Fare bollire per 15-20 minuti<br />

• In <strong>un</strong>a zuppiera sbattere le uova, aggi<strong>un</strong>gere<br />

il grana e continuando a sbattere versare il<br />

brodo bollente: la minestra deve risultare<br />

piuttosto liquida, come <strong>un</strong>a stracciatella<br />

• Servire subito<br />

Note: la consistenza del pantrid<br />

Come per molte altre preparazioni, anche per il<br />

pantrid vi sono due scuole: quella di chi pensa<br />

che questa minestra debba rimanere piuttosto<br />

liquida, quasi come <strong>un</strong>a stracciatella, con la<br />

parte solida minutamente frammentata e dispersa<br />

in maniera omogenea nel brodo; e quella<br />

di chi ritiene che il brodo debba rimanere<br />

chiaro e la panata, con appositi accorgimenti,<br />

debba raggrumarsi in grappoli di <strong>un</strong>a certa consistenza.<br />

L’effetto del primo tipo si ottiene lasciando<br />

riposare il pangrattato nel brodo freddo<br />

per 10-15 minuti, e aggi<strong>un</strong>gendovi le uova<br />

sbattute con il formaggio <strong>un</strong>a volta che la<br />

pentola abbia ripreso il bollore.<br />

La formazione dei grappoli invece si ottiene<br />

sbattendo preventivamente il pangrattato con le<br />

uova e il formaggio e rovesciando il composto<br />

nel brodo bollente per rad<strong>un</strong>arlo col mestolo nel<br />

mezzo alla pentola così che non si scomponga.<br />

Varianti:<br />

Unica variante di rilievo, l’aggi<strong>un</strong>ta di burro nel<br />

brodo al momento di rimetterlo sul fuoco per<br />

portarlo a ebollizione.<br />

Abbinamenti:<br />

E’ <strong>un</strong> primo piatto poco impegnativo, cui possiamo<br />

far seguire <strong>un</strong> secondo sostanzioso (piccioni<br />

farciti alla bresciana, pollo con i f<strong>un</strong>ghi o<br />

coniglio arrosto con patate). Dessert con biscottini<br />

di Busto e crema lodigiana. Vino: rosato<br />

dei Colli Morenici mantovani del Garda.<br />

L’ingrediente: il pangrattato.<br />

Fino all’inizio del nostro secolo (e nelle campagne<br />

per qualche decennio ancora) il pangrattato<br />

si è prodotto esclusivamente tra le pareti domestiche,<br />

riutilizzando <strong>un</strong>a parte di quel pane raffermo,<br />

eventualmente biscottato in forno, che<br />

<strong>un</strong>a tradizione strutturata sull’autoconsumo, destinava<br />

a nuova dignità trasformandolo in zuppe,<br />

in torte, in farcie. Quasi ness<strong>un</strong>o oggi trova<br />

convenienza nella preparazione del pangrattato<br />

casalingo, rispetto al quale il prodotto industriale<br />

appare più durevole e pratico e qualitativamente<br />

selezionato. I prodotti presenti sul mercato<br />

si distinguono in due varietà, l’<strong>un</strong>a, più<br />

pregiata, di sola mollica; l’altra, di recupero, ottenuta<br />

da crosta e mollica. La qualità e le componenti<br />

del pane grattugiato sono ovviamente<br />

quelle degli ingredienti del pane fresco di origine.<br />

Così se ne trovano varietà derivate da pane<br />

speciale, contenenti piccole quantità di grassi<br />

animali o di olii vegetali, tracce di latte in polvere,<br />

di zucchero etc.. Ricco di carboidrati e povero<br />

d’acqua, ha valori calorici superiori di <strong>un</strong> terzo<br />

rispetto a quelli del pane bianco fresco.<br />

<strong>Per</strong> <strong>un</strong> <strong>codice</strong> <strong>della</strong> <strong>cucina</strong> <strong>lombarda</strong> Cremona e Cremasco

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