15.12.2012 Views

Per un codice della cucina lombarda Introduzione

Per un codice della cucina lombarda Introduzione

Per un codice della cucina lombarda Introduzione

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Milano<br />

Il territorio <strong>della</strong> gastronomia milanese non coincide con<br />

quello <strong>della</strong> provincia di Milano, nella quale è compresa la<br />

parte meridionale <strong>della</strong> Brianza, che ha tradizioni alimentari<br />

proprie e distinte, oltre ad alc<strong>un</strong>e zone sud occidentali,<br />

al confine con la provincia di Novara e con la Lomellina,<br />

dove si accentua l’influenza di <strong>un</strong>a <strong>cucina</strong> dai caratteri<br />

marcatamente agricoli. D’altro canto, l’ascendenza <strong>della</strong><br />

cultura culinaria milanese supera largamente la cinta dei<br />

Navigli e i limiti <strong>della</strong> provincia per infiltrarsi quasi ov<strong>un</strong>que<br />

nella regione, raggi<strong>un</strong>gendo anche i limitrofi territori<br />

del Novarese e del Vercellese.<br />

In <strong>un</strong>a regione vasta e popolata come la Lombardia, il territorio<br />

milanese, se raffrontato a quello delle altre province,<br />

costituisce <strong>un</strong>a sorta di anomalia per la sproporzione<br />

tra le non eccezionali risorse agricolo-zootecniche e<br />

l’altissima densità di popolazione. Ad <strong>un</strong>a agricoltura estensiva<br />

localizzata prevalentemente a sud ovest <strong>della</strong> città,<br />

attorno alle assi Ticino-Po, con indirizzo risicolo, orticolo<br />

e foraggero (da cui la rilevanza del patrimonio zootecnico<br />

e del settore lattiero-caseario), corrisponde infatti la<br />

concentrazione industriale dell’hinterland metropolitano,<br />

con i relativi problemi di organizzazione del tempo-lavoro<br />

che rendono fluidi e variegati gli attuali indirizzi alimentari<br />

<strong>della</strong> città, soddisfatti in prevalenza delle strutture ristorative<br />

com<strong>un</strong>itarie o di massa.<br />

I processi di intensa urbanizzazione che sottraggono progressivamente<br />

territori alla campagna, inquadrano problematiche<br />

rilevanti, quali quelle connesse alla rinnovata<br />

posizione <strong>della</strong> donna (non più solo regina dei fornelli) nella<br />

società e nella famiglia, e quelli conseguenti all’apporto<br />

di modelli culturali e gastronomici eterogenei, in conseguenza<br />

dei massicci movimenti immigratori degli ultimi<br />

venti anni. Il modello gastronomico che la città era andato<br />

componendo con <strong>un</strong>a discreta organicità negli ultimi<br />

due secoli è d<strong>un</strong>que sottoposto ad <strong>un</strong>a doppia azione, che<br />

la mina dall’interno (nuovo assetto sociale e produttivo) e<br />

la bombarda dall’esterno (cultura interetnica), con meccaniche<br />

ben diverse da quelle che avevano caratterizzato gli<br />

apporti internazionali e i mutamenti sociali del passato.<br />

Aveva, quel modello alimentare, dei contorni abbastanza<br />

imprecisi, frutto di <strong>un</strong>a stratificazione protrattasi nel corso<br />

dei secoli e favorita dalla posizione geografica <strong>della</strong> città,<br />

da sempre p<strong>un</strong>to d’incontro di popolazioni e di civiltà diverse,<br />

ma si dimostrava congrua alla conformazione del<br />

territorio milanese e alla ricchezza di acquitrini, di marcite<br />

e di risorgive che storicamente è alla base <strong>della</strong> vocazione<br />

foraggera (e d<strong>un</strong>que zootecnico-casearia) <strong>della</strong> zona. Il<br />

nucleo più antico di questo modello prende forma in epoca<br />

celtico-romana, quando si definiscono alc<strong>un</strong>i piatti (per esempio,<br />

le pultes, da cui deriveranno le moderne polente),<br />

i fondamentali indirizzi culinari (come la scelta <strong>della</strong> linea<br />

burro-lardo per il condimento, confermata dalle successive<br />

ingerenze longobarde e franche) e alc<strong>un</strong>e scelte tecniche<br />

caratterizzanti (la supremazia <strong>della</strong> stufatura).<br />

<strong>Per</strong> <strong>un</strong> <strong>codice</strong> <strong>della</strong> <strong>cucina</strong> <strong>lombarda</strong> Milano

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!