Per un codice della cucina lombarda Introduzione
Per un codice della cucina lombarda Introduzione
Per un codice della cucina lombarda Introduzione
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
ZUPPA ALLA PAVESE<br />
Vuole la tradizione che il giorno <strong>della</strong> sua sconfitta ad opera dell’imperatore Carlo V nella battaglia<br />
di Pavia, Francesco I di Valois, re di Francia, vagasse per le campagne attorno alla città,<br />
stanco e affamato ("Tutto è perduto, fuorchè l’onore e la vita, che è salva"). La vita<br />
gliel’avrebbe salvata <strong>un</strong>a contadina, cui il sovrano si era rivolto per avere del cibo. La brava<br />
donna, non avendo che <strong>un</strong> po’ di brodo per farne <strong>un</strong>a zuppa, volle arricchirlo rompendoci<br />
dentro <strong>un</strong> paio di uova. La leggenda è naturalmente creata ad hoc per giustificare l’orgoglio<br />
di campanile per quella che i pavesi ritengono <strong>un</strong>a prelibatezza da re.<br />
Preparazione per 6 porzioni<br />
Tipologia: Primi piatti in brodo<br />
Stagionalità: Tutto l’anno<br />
Difficoltà: Modesta<br />
Tempo esecuzione: 20 minuti<br />
Tecnica di cottura: Lessatura<br />
Utensili:<br />
pentola, mestolo, grattugia<br />
Ingredienti:<br />
UOVA (n.6), FORMAGGIO GRANA GRATTUGIATO<br />
(60 g), PANE (8 fette), CRESCIONE (1 pizzico),<br />
BRODO DI CARNE (6 mestoli)<br />
Esecuzione:<br />
• Utilizzare <strong>un</strong>a sco<strong>della</strong> di terracotta o <strong>un</strong>a<br />
fondina calda per ogni persona<br />
• Rompere in ogni sco<strong>della</strong> <strong>un</strong> uovo, aggi<strong>un</strong>gere<br />
foglie di crescione e versare <strong>un</strong> buon<br />
mestolo di brodo bollente: l'albume dell'uovo<br />
deve diventare bianco e indurirsi leggermente<br />
• Spolverare con il grana e servire subito con<br />
le fette di pane tostato<br />
Note: uova e zuppe<br />
Sulla tavola dei poveri le zuppe non sono mai<br />
mancate: <strong>un</strong> po’ di pane secco ammollato in<br />
brodo di varia natura costituisce alimento bastante<br />
alla sussistenza, come si ricava dal De<br />
agri coltura di Catone il vecchio. Sono tuttavia i<br />
cuochi medioevali a creare gli archetipi di zuppe<br />
e minestre che ancora si <strong>cucina</strong>no in tutta la nostra<br />
penisola. Il fort<strong>un</strong>ato incontro tra il brodo,<br />
le uova e il formaggio è, infatti, di gusto tipicamente<br />
gotico. Dai ricettari anonimi del XIV secolo<br />
a quello di Maestro Martino e a quelli già<br />
rinascimentali di Cristoforo Messisbugo e di Bartolomeo<br />
Scappi si avverte tutto <strong>un</strong>o sbattere di<br />
uova e di formaggio grattugiato, da versare in<br />
minestre di grasso o di magro. Oltre all'apporto<br />
nutritivo, all’uovo si richiedeva <strong>un</strong> duplice effetto:<br />
quello di dare agli alimenti <strong>un</strong> bel colore<br />
dorato, al pari dello zafferano, e quello di addensare<br />
brodaglie troppo liquide.<br />
La zuppa pavese, d<strong>un</strong>que, a prescindere dalla<br />
veridicità <strong>della</strong> leggenda che ne lega l’origine alla<br />
fine del sogno italiano di Francesco I, rientra<br />
veramente nel gusto cinquecentesco, con in più<br />
<strong>un</strong> tocco da maestro che annulla i semplici simbolismi<br />
dell’età precedente. L’uovo intero, con il<br />
suo bel tuorlo cremoso affogato nella camicia di<br />
albume, racconta la fine dell’epoca dei sapori<br />
indistinti e ann<strong>un</strong>cia che l’avvenire <strong>della</strong> <strong>cucina</strong><br />
sarà nella ricerca e nella precisazione di sensazioni<br />
riconoscibili.<br />
La tecnica più antica per la preparazione <strong>della</strong><br />
zuppa pavese prevede che il brodo bollente sia<br />
rovesciato sugli altri ingredienti già disposti nella<br />
sco<strong>della</strong> individuale. Una tecnica più recente<br />
prescrive invece di preparare le singole porzioni<br />
in pirofile da forno o in piccole terrine da fuoco,<br />
per ottenere la sicura coagulazione dell’albume<br />
con <strong>un</strong> breve passaggio in forno o sulla fiamma.<br />
E’ necessario che le uova, il cui tuorlo non deve<br />
rassodare, siano freschissime.<br />
Varianti:<br />
Il pane su cui si rovescia la zuppa può essere<br />
semplicemente raffermo, tostato e/o spalmato<br />
di burro oppure fritto nel burro. Talvolta il formaggio<br />
è spolverato sul pane ancora asciutto,<br />
altre volte è cosparso in ultimo sulla zuppa già<br />
pronta o addirittura servito a parte.<br />
Rara l’aggi<strong>un</strong>ta di crescione nella sco<strong>della</strong> a<br />
fianco delle uova. Ricettari dell’inizio del nostro<br />
secolo propongono di versare sul pane, prima<br />
del brodo, <strong>un</strong> po’ di sugo di stufato. Pepe a discrezione.<br />
Abbinamenti:<br />
Saporita minestra invernale, può aprire <strong>un</strong> pasto<br />
che potrebbe continuare con carne (stracotto<br />
di bue alla mantovana, coniglio in guazzetto)<br />
o con pesce (anguille alla gardesana). Vino:<br />
Riesling Italico o Pinot dell’Oltrepò.<br />
<strong>Per</strong> <strong>un</strong> <strong>codice</strong> <strong>della</strong> <strong>cucina</strong> <strong>lombarda</strong> Pavia e Lomellina