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Per un codice della cucina lombarda Introduzione

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GNOCCHI DI PATATE<br />

Gnocco significa propriamente grumo o protuberanza. In Lombardia, come nelle altre regioni<br />

italiane, gli gnocchi si preparvano, fino ai primi anni del XIX secolo impastando farina bianca<br />

con acqua e uova. La patata si rivelò, sino dai primi anni successivi alla sua introduzione nel<br />

regime alimentare europeo, <strong>un</strong> economico succedaneo <strong>della</strong> farina di frumento, e gli gnocchi<br />

di patate entrarono nel panorama gastronomico lombardo con il ricettario del Dubini, nel<br />

1842.<br />

Preparazione per 4 porzioni<br />

Tipologia: Primi piatti asciutti<br />

Stagionalità: Tutto l’anno<br />

Difficoltà: Media<br />

Tempo di esecuzione: 90 minuti<br />

Tecnica di cottura: Lessatura<br />

Utensili:<br />

Spianatoia, grattugia, pentola, schiumarola,<br />

padellina<br />

Ingredienti:<br />

PATATE (700 g), FARINA BIANCA (200 g), SALE<br />

(q. b.), BURRO (100 g.), SALVIA (n. 6 foglie),<br />

AGLIO (<strong>un</strong>o spicchio), FORMAGGIO GRANA (a<br />

piacere).<br />

Esecuzione:<br />

• Lessare le patate con la buccia in abbondante<br />

acqua salata, pelarle e passarle nello<br />

schiacciapatate ancora bollenti, facendo<br />

cadere il passato sulla spianatoia.<br />

• Aggi<strong>un</strong>gere <strong>un</strong> po’ alla volta la farina,<br />

impastando con le mani, fino ad ottenere <strong>un</strong><br />

composto liscio, <strong>un</strong>iforme e di giusta<br />

consistenza, che non si attacchi più alle dita.<br />

• Formare con l’impasto dei cordoni con la<br />

circonferenza di <strong>un</strong> dito, tagliarli in cilindretti<br />

<strong>della</strong> l<strong>un</strong>ghezza di tre centimetri e depositarli<br />

sulla spianatoia infarinata.<br />

• Premere con il dito pollice ogni pezzetto di<br />

pasta sul rovescio di <strong>un</strong>a grattugia, in modo<br />

da scavarlo leggermente, quindi depositarlo<br />

nuovamente sulla spianatoia infarinata,<br />

avendo cura di non farlo entrare in contatto<br />

con gli altri, per evitare che si attacchino tra<br />

loro.<br />

• Gettare gli gnocchi in abbondante acqua<br />

salata, togliendoli con la schiumarola a mano<br />

a mano che vengono a galla.<br />

• Mentre gli gnocchi stanno lessando, far<br />

insaporire, in <strong>un</strong>a padellina, il burro con <strong>un</strong>o<br />

spicchio d’aglio e le foglioline di salvia.<br />

• Condire gli gnocchi col burro fuso, cospargere<br />

di grana grattugiato e servire ben caldi.<br />

Note: gli gnocchi, <strong>un</strong> piatto interregionale<br />

La paternità degli gnocchi di patate e contesa da<br />

molte città e da molte regioni, poiché questo<br />

saporito piatto fa parte del patrimonio<br />

gastronomico di ogni parte d’Italia. I ricettari del<br />

secolo scorso, d’altronde non ci aiutano,<br />

presentando preparazioni sostanzialmente simili<br />

con le più varie denominazioni di campanile: alla<br />

piemontese, alla romana, alla bolognese, alla<br />

friulana, alla veneta, alla bolognese. Qui<br />

rin<strong>un</strong>ciamo a risolvere la querelle, sottolineando<br />

come tra la fine del ‘700 e l’inizio dell’800, la<br />

diffusione <strong>della</strong> coltivazione <strong>della</strong> patata abbia<br />

introdotto nel panorama gastronomico italiano,<br />

in modo pressoché generalizzato, lo gnocco di<br />

patate a fianco di quello tradizionale di farina di<br />

cereali.<br />

Varianti:<br />

Alc<strong>un</strong>i ricettari ottocenteschi consigliano di<br />

aggi<strong>un</strong>gere all’impasto <strong>un</strong>a o due uova, altri<br />

propongono la cottura delle patate nel latte. I<br />

ricettari del nostro secolo si attengono<br />

generalmente alla formulazione qui fornita, con<br />

lievi oscillazioni nelle dosi delle patate e <strong>della</strong><br />

farina. Tipicamente cremasca l’aggi<strong>un</strong>ta di<br />

formaggio gorgonzola dolce all’impasto di<br />

patate, farina e uova.<br />

Abbinamenti:<br />

Può precedere <strong>un</strong> secondo leggero di carne o di<br />

pesce alla griglia con insalatina verde. Vino<br />

Franciacorta Pinot Bianco.<br />

L’ingrediente: la patata<br />

Sull’introduzione in Europa del prezioso tubero,<br />

appartenente alla famiglia delle Solanacee, non<br />

si hanno informazioni precise. Le prime<br />

testimonianze del suo utilizzo alimentare <strong>della</strong><br />

patata risalgono alla seconda metà del XVI<br />

secolo, ma la sua diffusione su larga scala fu<br />

molto lenta. Fu coltivata, infatti, come curiosità<br />

botanica per la bellezza dei fiori, ma fu per<br />

l<strong>un</strong>go tempo ritenuta <strong>un</strong> alimento malsano a<br />

causa <strong>della</strong> presenza di solanina e di<br />

scopolamina nelle foglie. Furono i paesi<br />

dell’Europa centro-settentrionale, l’Irlanda, la<br />

Germania, l’Austria, la Polonia, la cui produzione<br />

di frumento era minima per ragioni climatiche, a<br />

intuirne le potenzialità alimentari e a favorirne la<br />

coltivazione estensiva. L’uso alimentare venne<br />

invece propagandato dal Parmentier in Francia e<br />

da Alessandro Volta in Italia.<br />

Di limitato apporto calorico (80 kcal/100g), la<br />

patata è nutrizionalmente povera, ma nelle<br />

preparazioni alimentari ha proprietà leganti (per<br />

il suo contenuto in amido) ed assorbenti verso i<br />

condimenti.<br />

<strong>Per</strong> <strong>un</strong> <strong>codice</strong> <strong>della</strong> <strong>cucina</strong> <strong>lombarda</strong> Brescia

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