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Per un codice della cucina lombarda Introduzione

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PANETTONE<br />

Erede dei pandolci dell’antichità e dei panspeziali del Medioevo, il panettone (già conosciuto a<br />

metà Settecento con il nome di pan grande) è oggi il simbolo <strong>della</strong> pasticceria milanese nel<br />

mondo. Il legame con le feste del periodo natalizio si è fatto col tempo così emblematico, da<br />

permettere a questo dolce di superare i confini lombardi e di affiancarsi, in tutta la penisola,<br />

ai dolci natalizi delle varie regioni.<br />

Preparazione per 3 panettoni da 1 kg ciasc<strong>un</strong>o<br />

Tipologia: Dessert<br />

Stagionalità: Inverno<br />

Difficoltà: Elevata<br />

Tempo di lievitazione 12 ore circa<br />

Tempo di esecuzione: 180 minuti circa<br />

Tecnica di cottura: Cottura in forno<br />

Utensili:<br />

Spianatoia, zuppiera, due casseruoline, <strong>un</strong>a pentola,<br />

carta da forno, strisce di cartone.<br />

Ingredienti:<br />

PASTA DI PANE LIEVITATA (250 g), FARINA<br />

BIANCA (1350 g), BURRO (400 g), ZUCCHERO<br />

(300 g), UOVA (n. 15), UVETTA SULTATININA<br />

(200 g), CEDRO CANDITO (50 g), ARANCIA<br />

CANDITA (50 g), SALE (q. b.).<br />

Esecuzione:<br />

• Fare sulla spianatoia <strong>un</strong>a fontana con 150 g<br />

di farina, sbriciolarvi la pasta lievitata, scioglierla<br />

con acqua tiepida e incorporarvi la farina,<br />

fino a ottenere <strong>un</strong> composto liscio e<br />

morbido.<br />

• Lavorarlo bene con le mani, così che il lievito<br />

si impasti omogeneamente con la farina, farne<br />

<strong>un</strong>a palla e metterlo in <strong>un</strong>a zuppiera infarinata.<br />

• Coprire la zuppiera con <strong>un</strong> tovagliolo e lasciarla<br />

in <strong>un</strong> luogo caldo per almeno 3 ore.<br />

• Passato questo tempo, formare sulla spianatoia<br />

la fontana con 130 g di farina, mettervi<br />

la pasta lievitata e impastare con acqua tiepida,<br />

fino a incorporare tutta la farina.<br />

• Formare <strong>un</strong>a palla, depositarla nella zuppiera<br />

infarinata, coprirla con <strong>un</strong> tovagliolo e lasciarla<br />

in luogo caldo per circa 2 ore.<br />

• Tagliare a cubetti il cedro e l’arancia canditi.<br />

• Ammollare in acqua tiepida l’uvetta per <strong>un</strong>a<br />

ventina di minuti, scolarla e asciugarla.<br />

• Disciogliere in <strong>un</strong>a casseruolina, a fuoco bassissimo<br />

perché non frigga, 300 g di burro.<br />

• In <strong>un</strong>’altra casseruola versare lo zucchero con<br />

due dita di acqua calda, mescolare, sulla<br />

fiamma bassissima fino a che lo zucchero non<br />

sarà disciolto e lasciare intiepidire.<br />

• Unirvi 12 tuorli e 3 uova intere, mescolando<br />

con la frusta, dopo aver messo la casseruola<br />

a bagnomaria, affinché lo sciroppo si intiepidisca.<br />

• Formare sulla spianatoia la fontana con 1 kg<br />

di farina cui siano stati mischiati 2 cucchiaini<br />

di sale; collocarvi il panetto lievitato, che do-<br />

vrebbe aver raddoppiato il volume, e iniziare<br />

a incorporare la farina versando il burro fuso.<br />

• Unire <strong>un</strong> poco alla volta lo sciroppo fino a incorporare<br />

tutta la farina.<br />

• Lavorare con le mani per 20 di minuti, finché<br />

la pasta non avrà la consistenza di quella del<br />

pane (lucida, asciutta, con bollicine)<br />

• Impastarvi allora l’uvetta e i canditi, distribuendoli<br />

bene nel composto.<br />

• Dividere la pasta in tre panetti e dare loro<br />

<strong>un</strong>a forma leggermente all<strong>un</strong>gata, rotolandoli<br />

con le mani sulla spianatoia.<br />

• Disporre ogni panetto su <strong>un</strong> foglio di carta<br />

imburrata e infarinata sulla placca del forno,<br />

circondato con <strong>un</strong>a fascia di cartone di circa<br />

10x25 cm e lasciare lievitare al caldo per 6<br />

ore.<br />

• Al momento di mettere nel forno già caldo<br />

(200°C), praticare con <strong>un</strong> coltello affilato <strong>un</strong>a<br />

croce sulla cupola di panettoni.<br />

• Dopo 5 minuti, distribuire sulle cupole alc<strong>un</strong>i<br />

riccioli di burro e proseguire la cottura per<br />

60-80 minuti, a seconda del forno.<br />

Note: tre lievitazioni<br />

Il segreto del panettone sta nella sua triplice lievitazione.<br />

Si dà per scontato che il dolce cotto<br />

nel forno domestico non sia mai all’altezza di<br />

quelli usciti dai forni professionali, ma risparmiare<br />

tempo, come fanno alc<strong>un</strong>i ricettari, proponendo<br />

solo <strong>un</strong>a o due lievitazioni, o accelerandole<br />

col lievito in polvere non dà alc<strong>un</strong>a speranza<br />

di conferire al panettone consistenza e leggerezza<br />

adeguate.<br />

Abbinamenti:<br />

Servire con vino dolce, moscato spumante o<br />

passito. Da escludere spumanti secchi e brut.<br />

L’ingrediente: la frutta candita<br />

L’utilizzo <strong>della</strong> frutta candita riconduce a <strong>un</strong>a gastronomia<br />

tre-quattrocentesa, in cui questa risorsa<br />

glucidico-vitaminica era considerata <strong>un</strong>a<br />

sorta di spezia, <strong>un</strong>a sostanza implicata nella<br />

farmacopea, cui si ricorreva in casi eccezionali o<br />

rituali, quando nell’ordinario si arricchivano i<br />

pandolci con fichi o altra frutta secca. La tradizione<br />

<strong>lombarda</strong> accoglie la frutta candita nel torrone<br />

cremonese, nella colomba pasquale, nelle<br />

offelle ripiene del bresciano ed in molte varianti<br />

del cavulatt e del lattemiele, nei cupett di Busto<br />

e in qualche versione <strong>della</strong> charlotte.<br />

<strong>Per</strong> <strong>un</strong> <strong>codice</strong> <strong>della</strong> <strong>cucina</strong> <strong>lombarda</strong> Milano

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