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Per un codice della cucina lombarda Introduzione

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URGIADA o ORIADA<br />

Questo nome identifica <strong>un</strong>a classica minestra d’orzo, di consumo prevalentemente invernale<br />

e di diffusione ubiquitaria nelle zone montane <strong>della</strong> Lombardia, oltre che nella fascia collinare<br />

e prealpina. L’orzo è infatti <strong>un</strong> cereale molto resistente ai climi freddi. La scarsa adattabilità<br />

di questo cereale alla panificazione ne ha ridotto l’uso alimentare, diretto alle sole zuppe o<br />

minestre. Nell’antica Roma, il termine “hordearius” era attribuito a persone pompose e gonfie<br />

e ad oratori logorroici.<br />

Preparazione per 6 porzioni<br />

Tipologia: Primi piatti in brodo<br />

Stagionalità: Inverno<br />

Difficoltà: Modesta<br />

Tempo esecuzione: 90 minuti<br />

Tecnica di cottura: Lessatura, Soffrittura<br />

Utensili:<br />

pentola, cucchiaio di legno<br />

Ingredienti:<br />

ORZO PERLATO (200 g), LATTE INTERO (1,5 L),<br />

LARDO o PANCETTA (100 g), PORRI (n. 2, 80<br />

g), CIPOLLA (n. 1, 60 g), FAGIOLI BORLOTTI<br />

SECCHI (200 g), PATATE (250 g), ACQUA (1 L)<br />

Esecuzione:<br />

• Lavare l’orzo in acqua corrente e metterlo a<br />

bagno per 12 ore circa<br />

• Preparare <strong>un</strong> battuto con cipolla, lardo, porri<br />

• Rosolare delicatamente il battuto nella pentola<br />

• Aggi<strong>un</strong>gere l’orzo, coprire con acqua e all<strong>un</strong>gare<br />

pian piano con il latte riscaldato a parte<br />

• Dopo 15-20 minuti di cottura, aggi<strong>un</strong>gere i<br />

fagioli secchi (ammollati in acqua) e le patate<br />

tagliate a cubetti<br />

• Cuocere 1 ora, rimestando<br />

Note: urgiada, furmentada e minestre povere<br />

Alla minestra d’orzo perlato si può accom<strong>un</strong>are<br />

la furmentada, ottenta dal frumento pilato. Anche<br />

in questo caso la cottura doveva essere lenta<br />

e <strong>un</strong> tempo era effettuata sul camino: in<br />

questo modo la cariosside si ammorbidiva, si legava<br />

con le altre verdure, ottenendo <strong>un</strong>a specie<br />

di puls (polenta) dove si ammollava il pane secco.<br />

L’ingrediente prezioso in queste formulazioni<br />

era la pestada del lard, che insaporiva <strong>un</strong> piatto<br />

altrimenti rozzo.<br />

La minestra avanzata veniva riscaldata al mattino<br />

e consumata come colazione.<br />

Orzo o frumento erano com<strong>un</strong>que ingredienti già<br />

preziosi in Brianza: in forma di minestra si utilizzavano<br />

le ortiche, le foglie di primula, la malva,<br />

i cornagett (fagiolini), i luertis (luppolo sel-<br />

vatico), la zucca, oltre ovviamente ai fagioli e al<br />

riso.<br />

Varianti:<br />

Invece dei fagioli secchi si possono impiegare<br />

fagioli freschi. Oltre alle patate si possono aggi<strong>un</strong>gere<br />

carote, sedano, cavolo verza. Se disponibile,<br />

<strong>un</strong> piedino di maiale rende la preparazione<br />

più appetitosa.<br />

Abbinamenti:<br />

Con le cotenne o il piedino è <strong>un</strong> piatto <strong>un</strong>ico sostanzioso.<br />

L'accompagnamento ideale è con vini<br />

bianchi secchi e sapidi, come il Pinot nero dell'Oltrepò<br />

o il Franciacorta bianco.<br />

L’ingrediente: l’orzo<br />

Si tratta, insieme al frumento, di <strong>un</strong>o dei cereali<br />

più antichi: sono state ritrovate focacce miste di<br />

orzo e frumento risalenti all’età <strong>della</strong> pietra e<br />

granelli sicuramente precedenti al 6000 a.C. La<br />

sua resistenza climatica ne ha fatto <strong>un</strong>o dei cereali<br />

anticamente più diffusi (dalle zone artiche<br />

alle pianure tropicali), ma essendo poco adatto<br />

alla panificazione, fu presto ritenuto rozzo e poco<br />

digeribile e scivolò nella considerazione gastronomica,<br />

essendone riservato il consumo alle<br />

classi meno abbienti. Dal p<strong>un</strong>to di vista nutrizionale<br />

è <strong>un</strong> cereale piuttosto energetico (50<br />

kcal/100 g più del frumento). Nei Paesi europei,<br />

l’uso alimentare prevalente è ormai solo quello<br />

dei germogli e <strong>della</strong> loro macerazione, per produrre<br />

il malto, ingrediente fondamentale per la<br />

produzione di birra e whisky. Sempre con orzo<br />

germogliato, in miscela con mandorle, si preparano<br />

sciroppi rinfrescanti, denominati orzate. Un<br />

altro impiego secondario è quello <strong>della</strong> produzione<br />

di surrogati di caffè, attraverso la lavorazione<br />

di <strong>un</strong> tipo chiamato mondo. L’orzo perlato,<br />

il solo tipo ancora usato per zuppe e minestre, è<br />

costituito da granelli bianchi e tondeggianti: in<br />

Italia la sua diffusione gastronomica riguarda<br />

prevalentemente la <strong>cucina</strong> friulana e quella altoatesina.<br />

<strong>Per</strong> <strong>un</strong> <strong>codice</strong> <strong>della</strong> <strong>cucina</strong> <strong>lombarda</strong> Lecco e la Brianza

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