EUROPA NEU DENKEN - Schwerpunkt Wissenschaft und Kunst ...
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cere ed accettare la presenza dell‘altro ma soprattutto alla conoscenza delle<br />
esperienze dell‘altro e allo sforzo di condividere con l‘altro l‘interpretazione di<br />
tali esperienze e la costituzione di un percorso comune nel presente e nel futuro.<br />
L‘intercultura pertanto, fondata sul processo di confronto e di scambio,<br />
tende al cambiamento reciproco, ribadendo al contempo l‘unità e la convivenza<br />
democratica nel rispetto delle specificità di ciascuno.<br />
La progettualità di un‘euroregione deve tener conto di questa precisazione e<br />
prevedere azioni finalizzate alla realizzazione dell‘intercultura.<br />
La città di Trieste, che entra di diritto – assieme alla regione Friuli Venezia<br />
Giulia – nella configurazione dell‘euroregione, fa ancora fatica a riconoscere o<br />
ricordare alcune delle parti fondanti della propria storia, fa fatica ad affrontare<br />
con la distanza e l‘obiettività necessarie le vicende pur drammatiche del proprio<br />
passato, tendendo a ritenerle una peculiarità unica mentre eventi analoghi<br />
si sono verificati in più parti del continente come pure in altri continenti. La<br />
mancanza di relativizzazione rende la situazione locale statica e riversa su se<br />
stessa in un processo di autocompiacimento al negativo e di consolidamento<br />
del vittimismo, impedendo concrete prospettive evolutive.<br />
Caratteristiche queste che trapelano dalle opere di autori e artisti triestini (Italo<br />
Svevo, Vito Timmel, Giuseppe O. Longo, Fulvio Tomizza) in forma di disagio,<br />
sensi di colpa, malattia interiore, come pure dalla fortuna ottenuta dalla psicoanalisi<br />
e dalla vivacità degli studi psichiatrici. Una città, Trieste, definita “cara<br />
alla patria” dalla retorica nazional-patriottica con abitanti che però si sentono<br />
italiani “speciali” o ancora un “non luogo” (Jan Morris), una Vienna mediterranea,<br />
un mito da demitizzare sospeso tra ideale e realtà – un ossimoro, insomma.<br />
Che sia, in fondo, semplicemente una città “schizofrenica?”<br />
Formazione di un‘identità interculturale europea<br />
La formazione di un‘identità interculturale è oggetto di molteplici studi e dibattiti.<br />
In un‘indagine dell‘Unione Europea (2007) 1 , i due terzi degli intervistati nei 27<br />
paesi membri hanno dichiarato di avere abitualmente interazioni con almeno<br />
una persona di lingua, religione, appartenenza etnico-nazionale diversa. Tra<br />
1 http://ec.europa.eu/public_opinion/index_en.htm<br />
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