EUROPA NEU DENKEN - Schwerpunkt Wissenschaft und Kunst ...

se noi stessi evitiamo di impiegare traduttori di qualità ed elargir loro il giusto
compenso per un lavoro così faticoso?
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Alla luce dei recenti eventi catastrofici (catartici?... vogliamo sperarlo) nella civiltà
contemporanea – una sequela di attacchi terroristici su base integralista
che vanno dall‘11 settembre a New York, all‘11 marzo a Madrid, al 7 luglio a
Londra – il mondo probabilmente si è reso conto di quanto esso sia fragile. In
un‘epoca in cui è possibile vedere una decapitazione in diretta televisiva comodamente
seduti davanti a un piatto fumante – neanche in terza serata, ma in
pieno giorno – mentre nella mente del telespettatore è in corso un processo di
adattamento ed assuefazione ad istinti oggettivamente mostruosi; in un periodo
pieno di anchormen raccomandati con difetti di pronuncia che reinventano
involontariamente le regole linguistiche, e le autobiografie di veline canterine
assurgono al rango di bestseller – in una simile epoca, la stessa creatività letteraria
è probabilmente il risultato dell‘assorbimento di queste degenerazioni
mediatiche di cui spesso non siamo neppure consapevoli.
Lo scarso interessamento, spesso sfociante nel rifiuto, del mercato e degli
editori verso temi “pesi” come può esserlo la rielaborazione letteraria della
Guerra di difesa patriottica, soprattutto nel caso questa non venga implicitamente
condannata – si riflette in una carenza di ispirazione e motivazione di
potenziali nuovi autori che temono, a ben vedere, una condanna aprioristica
per il tema prescelto (spesso anche su basi ideologiche) da parte della critica,
dalla quale si vedrebbero screditati in partenza. Un ulteriore motivo di preoccupazione
è una dilagante e fasulla ironia a buon mercato che investe internet,
dove si possono leggere racconti, poesie, romanzi, editoriali e commenti piagati
da una ricerca ossessiva dell‘effetto, della battuta, della gag letteraria; una
spiritosità di grana grossa, spesso fondata su un riciclo di luoghi e contrapposizioni
comuni: omosessuali ed etereosessuali, serbi e croati, promiscuità e
celibato … La letteratura, insomma, come campo di gioco di una volontà di
sembrare „all‘avanguardia“ a tutti i costi, non nel campo letterario, ma in quello
della vita sociale. Personaggi famosi che diventano opinionisti che diventano
narratori che diventano, infine, Gotha del mercato letterario ed organizzano
eventi culturali, nelle interviste dei quotidiani si definiscono „mediaticamente