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06 - <strong>tempted</strong><br />
« Siamo pronte », strillò Stevie Rae, quindi mi lanciò lo zaino. « Credo<br />
dovresti seguire quello che ti dice lo stomaco, proprio come ha sempre<br />
detto Nyx. Certo, in passato hai fatto qualche casino. E io pure. Ma tutte<br />
e due abbiamo deciso senza il minimo dubbio di stare dalla parte della<br />
nostra Dea, e alla fine è questo che conta. » Assentii. All'improvviso non<br />
riuscivo più a parlare. Stevie Rae mi abbracciò. « Farai la cosa giusta. Ne<br />
sono sicura. »<br />
La mia risata suonò più un singhiozzo, quando dissi: « Oh, sì, ma dopo<br />
quanti incasinamenti? »<br />
Stevie Rae mi sorrise. « La vita è fatta così. E comincio a pensare che se<br />
fosse perfetta non sarebbe altrettanto eccitante. »<br />
300<br />
«Sai, al momento un po' di noia non mi dispiacerebbe affatto. »<br />
Stavamo ridendo tutte e due quando uscimmo in corridoio per raggiungere<br />
Afrodite, scocciatissima. Vidi che il suo « zaino » era un trolley Betsey<br />
Johnson, talmente pieno che le stilosissime cuciture sembravano sul punto<br />
di saltare.<br />
« Credo che questo significhi imbrogliare », commentai indicando il suo<br />
bagaglio.<br />
« Non è imbrogliare. È improvvisare. »<br />
« Bella borsa. Piacerebbe anche a me una Betsey Johnson », commentò Stevie<br />
Rae.<br />
«Sei infinitamente troppo campagnola per Betsey », ribatté Afrodite.<br />
« No che non lo sono », disse Stevie Rae.<br />
« Oh sì che lo sei. Prova A a carico di zucca campagnola... quegli orrendi<br />
jeans. Ropers? Sul serio? Ho una sola parola per te: aggiornati. »<br />
« Oh, no. Non ti starai permettendo di criticare i miei Ropers... »<br />
Le lasciai bisticciare mentre le seguivo in sala da pranzo. A dire il vero,<br />
quasi nemmeno le ascoltavo. La mia mente era a chilometri di distanza, in<br />
cima a un castello nel bel mezzo di un sogno.<br />
La sala da pranzo era affollata ma incredibilmente silenziosa. Afrodite,<br />
Stevie Rae e io ci affrettammo a raggiungere le gemelle, Jack e Damien, che<br />
si stavano già ingozzando di uova e pancetta. Come previsto, ricevetti un<br />
sacco di occhiate tipo ti-ucciderei-volentieri, in particolare dai tavoli<br />
delle ragazze.<br />
« Ignorali. Sono degli idioti », disse Afrodite.<br />
301<br />
« È strano che Kalona possa ancora incasinargli la testa », commentò Stevie<br />
Rae mentre ci riempivamo il piatto.<br />
Guardai di sfuggita la stanza eccessivamente tranquilla e cupa. «È una<br />
questione di scelta anche per loro», sbottai prima di riuscire a tenere<br />
chiusa la bocca.<br />
« Che vuoi dire? »<br />
Prima di rispondere ingurgitai un po' di uova. «Voglio dire i ragazzi » -<br />
gesticolai con la forchetta in direzione degli altri tavoli -, « quelli che<br />
ci stanno guardando male e sono così orribili. Sono loro a scegliere di<br />
essere così. Certo, è stato Kalona a iniziare il tutto, ma sono loro che<br />
decidono quale strada seguire. »<br />
« Questo, Zy, potrebbe anche essere vero, ma non devi dimenticare che la<br />
colpa è di Kalona... be', sua e di Nefe-ret. » Anche piena di comprensione,<br />
la voce di Stevie Rae risultava comunque insistente.<br />
« Quello che è senz'altro vero è che Kalona è un grandissimo pezzo di<br />
merda, e Zoey deve eliminarlo una volta per tutte », intervenne Afrodite.<br />
Di colpo le uova sembravano aver perso sapore.<br />
Eravamo tutti stretti intorno al tavolo, fingendo che gli altri non ci<br />
stessero lanciando occhiate assassine, quando Stark si unì al gruppo. Aveva<br />
l'aria stanca e, non appena i suoi occhi si fissarono nei miei, vi lessi<br />
molta tristezza. La stessa che avevo visto in quelli di Kalona mentre<br />
parlava di Nyx. Stark pensa di aver fallito con me.<br />
Gli sorrisi, con una gran voglia di cancellargli la preoccupazione dalla<br />
faccia. « Ciao », dissi sottovoce.<br />
« Ciao », rispose.<br />
Quando ci rendemmo conto che, oltre all'intera stanza, pure il nostro<br />
tavolo ci stava osservando, Stark si schiarì la voce, prese una sedia e<br />
mormorò: «Dario e Lenobia ci stanno già aspettando all'aeroporto. Vi<br />
accompagno io<br />
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con l'Hummer ». Si guardò intorno e vidi sparire un po' della tensione. «<br />
Allora, hai mandato Heath a casa? » « A prendere il passaporto », annunciò<br />
Stevie Rae. Ovviamente questo provocò un piccolo finimondo al nostro<br />
tavolo. Sospirai e attesi che la tempesta si placasse. Quando finalmente si<br />
furono zittiti tutti, dissi: « Sì, Heath viene con noi. Fine ».<br />
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