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06 - <strong>tempted</strong><br />
mio cervello in preda al panico riuscì a connettere e si rese conto che io<br />
non ero l'unica a urlare. Mi guardai intorno nel buio, cercando di<br />
calmarmi. Dove diavolo ero? In fondo al mare? Morta spiaccicata sulle rocce<br />
dell'isola?<br />
No... no... Ero nell'abbazia benedettina... nella stanza che le suore<br />
avevano assegnato a me e ad Afrodite... che in quel momento gridava come<br />
una pazza. « Afrodite! Smettila, sono io! Va tutto bene! » Lei s'interruppe<br />
di botto. « Luce! Luce! » ansimò come se fosse in preda a un attacco di<br />
panico. « Ho bisogno di luce! Devo vedere! »<br />
« Okay, okay. Aspetta un attimo. » Ricordandomi della candela sul comodino,<br />
armeggiai alla cieca finché non trovai un accendino. Tremavo da matti,<br />
perciò dovetti tener ferma la mano destra con la sinistra, e anche così ci<br />
vollero ben tre tentativi prima di riuscire ad accendere la fiamma, che<br />
illuminò la faccia bianca come un cadavere e gli occhi iniettati di sangue<br />
di Afrodite. « Ohmioddio! I tuoi occhi! »<br />
« Lo so! Lo so! Merda! Merda! Merda! Non vedo niente », singhiozzò.<br />
123<br />
« Non ti preoccupare... non ti preoccupare... è successo anche l'ultima<br />
volta. Ti porto un asciugamano bagnato e un bicchiere d'acqua, come<br />
l'altra...» Le parole mi si spensero sulle labbra e mi bloccai a metà<br />
strada tra il letto e il lavandino. « Hai avuto una visione, vero? »<br />
Non rispose, limitandosi a singhiozzare prendendosi il viso tra le mani.<br />
« È tutto okay. Tra poco sarà tutto okay. » Mi affrettai a raggiungere il<br />
lavandino per bagnare un asciugamano e riempire un bicchiere. Poi corsi da<br />
Afrodite, che era ancora seduta sul bordo del letto. I suoi singhiozzi<br />
erano passati da un pianto isterico a penosi piccoli rantoli. Mi allungai<br />
dietro di lei a sistemarle i cuscini. «Tieni, bevi. Poi voglio che ti<br />
sdrai, così ti metto l'asciugamano sugli occhi. »<br />
Si tolse le mani dal viso e ne allungò una alla cieca in cerca del<br />
bicchiere. Glielo diedi e la guardai bere tutto d'un fiato. «Te ne porto<br />
subito dell'altra. Prima però sdraiati e mettiti questo sugli occhi. »<br />
Afrodite si appoggiò al cuscino e sbatté le palpebre verso di me. Aveva un<br />
aspetto orribile. I suoi occhi erano pieni di sangue e spiccavano in modo<br />
strano e sinistro in quel volto troppo pallido. «Riesco a intravedere il<br />
tuo profilo... più o meno », disse con voce flebile. « Ma sei tutta rossa,<br />
come se stessi sanguinando », concluse con un singhiozzo disperato.<br />
« Non sto sanguinando; sto bene. Ti è già successo, ricordi? E ti è bastato<br />
stare un po' sdraiata con gli occhi chiusi per sentirti meglio. »<br />
« Lo so che mi è già capitato, ma non ricordavo che fosse così brutto. »<br />
Piegai l'asciugamano e glielo posai delicatamente sul VlS0- « E stato così<br />
brutto anche l'altra volta », mentii.<br />
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Le sue mani fecero per afferrare l'asciugamano, ma le ricaddero subito<br />
lungo i fianchi. Tornai al lavandino e riempii di nuovo il bicchiere. « Era<br />
una visione terribile? » le chiesi guardando il suo riflesso nello<br />
specchio.<br />
Le tremarono le labbra, poi prese un lungo respiro. « Sì. »<br />
Tornai al suo letto. « Vuoi ancora un po' d'acqua? » Annuì. «Mi sento come<br />
se avessi appena corso una maratona nel deserto. Non che avrei mai fatto<br />
una cosa simile. Tutto quel sudore è così antiestetico. »<br />
Felice che sembrasse più se stessa, sorrisi e l'aiutai a prendere in mano<br />
il bicchiere. Quindi mi sedetti sul mio letto, in attesa.<br />
« Lo so che mi stai guardando. » « Scusa. Pensavo non avessi voglia di<br />
parlare. Vuoi che chiami Dario? O magari Damien? O tutti e due? »<br />
«No!» esclamò subito Afrodite. Deglutì un paio di volte poi, in tono più<br />
calmo, riprese: «Non andare da nessuna parte per un po', okay? Non voglio<br />
stare sola... adesso che non vedo ».<br />
«Okay. Non vado da nessuna parte. Vuoi parlarmi della visione? »<br />
« Non in modo particolare, ma immagino di doverlo fare. C'erano sette<br />
vampire. Sembravano importanti, potenti; insomma, erano Somme Sacerdotesse.<br />
Erano in un posto davvero stupendo, certamente di proprietà di una famiglia<br />
ricca di generazioni, non una di quelle puttanate di pessimo gusto da<br />
nouveau riche. »<br />
Alzai gli occhi al cielo, cosa che purtroppo lei non potè notare.<br />
« All'inizio non avevo nemmeno capito che fosse una visione. Pensavo fosse<br />
un sogno. Guardavo le vampire sedute in quelle specie di troni e aspettavo<br />
che succedes-<br />
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se qualcosa d'incredibile, tipo che tutte si trasformassero in Justin<br />
Timberlake, saltassero in piedi e iniziassero a spogliarsi cantando Sexy<br />
Back. »<br />
« Mmm, interessante. Lui è sempre un gran figo, anche se sta invecchiando<br />
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