You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
06 - <strong>tempted</strong><br />
« Preferisci restare vivo e nascosto sottoterra o qui fuori a farti<br />
ammazzare? » O peggio, pensò senza dirlo Stevie Rae.<br />
Lui rimase in silenzio per un po' e lei cominciò a pensare che forse in<br />
realtà Rephaim non voleva vivere, cosa che non aveva preso in<br />
considerazione. Però suppose che potesse anche avere senso. In fondo, i<br />
suoi lo avevano abbandonato credendolo morto e il mondo moderno era un<br />
fantastiliardo di volte diverso dall'epoca in cui era vissuto...<br />
terrorizzando i villaggi cherokee. Ma che casino aveva combinato non<br />
lasciandolo morire in santa pace?<br />
« Preferissssco vivere. »<br />
Dall'espressione che aveva, Stevie Rae pensò che probabilmente<br />
quell'affermazione aveva sorpreso anche lui. « Okay. Perfetto. Allora devo<br />
portarti fuori di qui. » Fece un passo avanti, ma si fermò subito. « C'è<br />
bisogno che ti faccia promettere di nuovo di fare il bravo? »<br />
161<br />
« Sono troppo debole per essere un pericolo per te », replicò<br />
semplicemente.<br />
« D'accordo, allora considererò ancora valida la parola che mi hai dato<br />
prima. Non fare niente di stupido e potremmo anche riuscire a cavarcela. »<br />
Stevie Rae lo raggiunse e si accovacciò. « Sarà meglio che dia un'occhiata<br />
alle fasciature. Potrebbe essere necessario cambiarle o almeno stringerle<br />
un po' prima di andare. » Controllò tutto in modo metodico, descrivendogli<br />
passo passo quello che stava facendo. « Be', il muschio sembra funzionare.<br />
Non vedo molto sangue. La caviglia è ancora gonfia, ma non mi sembra rotta.<br />
» Risistemò tutte le fasciature, lasciando per ultima l'ala spezzata.<br />
Stevie Rae si allungò verso la schiena di lui e iniziò a sistemare le bende<br />
che si erano allentate e Rephaim, che fino a quel momento era rimasto zitto<br />
e immobile, trasalì e gemette di dolore.<br />
« Ah, porcaccia! Scusa. Lo so che l'ala fa male. » «Avvolgimi intorno altra<br />
stoffa. Legala più stretta contro la schiena. Non potrò camminare se non la<br />
immobilizzi completamente. »<br />
Stevie Rae annuì. « Farò del mio meglio. » Strappò altre strisce da un<br />
asciugamano e si chinò in avanti in modo da poter raggiungere la schiena<br />
del Raven Mocker. Strinse i denti e lavorò più in fretta e più<br />
delicatamente che poteva, odiando che lui continuasse a tremare e a<br />
soffocare gemiti di dolore.<br />
Finito con l'ala, prese un mestolo d'acqua e lo aiutò a bere. Quando<br />
Rephaim smise di tremare, lei si alzò e gli tese le mani. « Okay, in<br />
marcia, cowboy. »<br />
Perfino in quella faccia strana lei riuscì a leggere la confusione.<br />
Sorrise. « Vuol dire solo muoversi e fare quello che si deve fare, anche se<br />
è dura da matti. »<br />
162<br />
Lui annuì e lentamente allungò le mani a stringere le sue. Stevie Rae lo<br />
aiutò ad alzarsi, lasciandogli il tempo di trovare un equilibrio. Con un<br />
sospiro spezzato dal dolore, Rephaim riuscì a stare in piedi, anche se<br />
cercava di non appoggiarsi sulla caviglia ferita e non sembrava molto<br />
stabile.<br />
Stevie Rae continuò a tenergli le mani per consentirgli di riabituarsi alla<br />
posizione eretta e, soffocando la preoccupazione che lui potesse svenire,<br />
si stupì di quanto le mani di lui fossero calde e umane. Aveva sempre<br />
pensato che i volatili fossero freddi e sporchi, e a dire il vero non le<br />
erano mai piaciuti molto. Le mettevano una fifa blu perfino le galline di<br />
marni, con quell'isterico sbatacchiare di ali e quello stupido chiocciare.<br />
Una volta era andata a prendere le uova e una grassa gallina incazzosa per<br />
poco non le cavava un occhio.<br />
Stevie Rae rabbrividì e Rephaim le lasciò le mani. « Ti senti bene? » gli<br />
chiese per scacciare il silenzio imbarazzante che si era creato tra loro.<br />
Con un grugnito, lui annuì.<br />
« Aspetta un attimo. Vediamo se riesco a trovare qualcosa che ti aiuti a<br />
camminare. » Stevie Rae cercò tra gli attrezzi e alla fine optò per una<br />
vanga con un bel manico di legno molto resistente, che portò accanto a<br />
Rephaim per vedere se fosse dell'altezza giusta. Con un unico movimento<br />
rapidissimo, staccò la parte in metallo dal manico, che gli tese. « Ecco,<br />
ora è perfetto. Usalo come bastone. Così non dovrai sforzare troppo la<br />
caviglia. Per un po ti puoi appoggiare a me, ma nel tunnel dovrai<br />
continuare da solo, quindi ti servirà. »<br />
Rephaim prese il manico. « Hai una forza notevole. » Stevie Rae si strinse<br />
nelle spalle. « Torna utile. » Rephaim esitò, poi fece un passo avanti,<br />
aiutandosi col<br />
163<br />
bastone improvvisato, e piano piano prese a camminare, anche se Stevie Rae<br />
Pagina 54