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6-tempted - only fantasy

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06 - <strong>tempted</strong><br />

vedeva benissimo che doveva soffrire molto. Nonostante questo, zoppicò da<br />

solo fino alla porta del capanno, dove si fermò lanciandole uno sguardo<br />

interrogativo.<br />

«Prima di tutto, ti metto addosso questa. Non dovremmo avere problemi, ma,<br />

nella remota possibilità che qualche suora ficcanaso sbirci dalla finestra,<br />

vedrà solo che sto aiutando qualcuno avvolto in una coperta. O almeno lo<br />

spero. »<br />

Rephaim annuì e Stevie Rae gli mise la coperta sopra la testa, usando le<br />

bende del petto per fissarla in modo che non si spostasse. « Allora, il mio<br />

piano è questo: sai che noi stavamo nei tunnel sotto lo scalo ferroviario,<br />

vero? » « Sì. »<br />

« Be', diciamo che ho fatto delle aggiunte. » « Non capisco. »<br />

« Ho un'affinità con l'elemento terra. Posso controllarlo, più o meno. Di<br />

recente ho scoperto che una delle cose che riesco a fare è spostarla...<br />

tipo per creare un tunnel. E così ho collegato lo scalo ferroviario con<br />

l'abbazia. »<br />

« E questo genere di potere che descriveva mio padre parlando di te. »<br />

Stevie Rae non si sognava neanche di discutere con Rephaim del suo orrendo<br />

paparino, e non voleva nemmeno pensare al motivo per cui lui poteva aver<br />

parlato di lei e dei suoi poteri. «Sì, mmm... comunque, ho aperto una parte<br />

di quel tunnel per potermi arrampicare fuori e venire qui. Non è lontano.<br />

Ti aiuterò ad arrivarci. Quando sarai nel tunnel, voglio che tu lo percorra<br />

fino allo scalo ferroviario. Lì troverai un rifugio e del cibo. A dire il<br />

vero è un posticino carinissimo. Ci starai bene. »<br />

164<br />

« E perché sei sicura che gli altri tuoi alleati non mi troveranno là<br />

sotto? »<br />

« Per prima cosa, bloccherò il tratto di galleria che collega l'abbazia con<br />

lo scalo ferroviario, poi dirò qualcosa che terrà i miei amici ben lontani<br />

da lì almeno per un pochino. E spero che quel 'pochino' sia un tempo<br />

sufficiente perché tu possa guarire e allontanarti prima che comincino a<br />

ficcare il naso in giro. »<br />

« E cosa dirai per tenerli lontani dai tunnel? » Stevie Rae sospirò e si<br />

passò la mano sulla fronte. « Gli dirò la verità: che ci sono altri novizi<br />

rossi che si nascondono nelle gallerie sotto lo scalo ferroviario e che<br />

sono pericolosi, perché non hanno scelto il bene. »<br />

Rephaim restò in silenzio per diversi secondi, quindi esclamò: « Neferet<br />

aveva ragione ». «Neferet? Che vuoi dire?»<br />

« Continuava a ripetere a mio padre che tra i novizi rossi aveva degli<br />

alleati... che potevano essere dei soldati per la sua causa. Era di quei<br />

novizi rossi che parlava. » Stevie Rae era tristissima. « Dev'essere così,<br />

anche se io non ci volevo credere. Volevo credere che alla fine avrebbero<br />

fatto la cosa giusta e scelto l'umanità invece delle tenebre. Avevano solo<br />

bisogno di un po' di tempo per schiarirsi le idee, tutto qui. Immagino di<br />

essermi sbagliata. »<br />

«Sono quei novizi che terranno lontani dai tunnel i tuoi amici? »<br />

« Più o meno. In realtà sarò più io a tenerli lontani. Vedrò di guadagnare<br />

tempo... per loro e per te. » Incrociò il suo sguardo. « Anche se mi sono<br />

sbagliata. » Senza aggiungere altro, aprì la porta; quando tornò da lui,<br />

gli sollevò il braccio, mettendoselo intorno alle spalle, e lo aiutò a<br />

uscire nel gelo dell'imbrunire.<br />

Stevie Rae sapeva che per Rephaim doveva essere<br />

165<br />

molto doloroso zoppicare dal capanno all'accesso al tunnel/ ma l'unico<br />

suono che emetteva era un respiro affannoso. Si appoggiava a lei<br />

pesantemente e, per l'ennesima volta, Stevie Rae si stupì del suo calore e<br />

della sensazione di familiarità che le dava il suo braccio sulle spalle,<br />

come se stesse aiutando un ragazzo normale, nonostante il corpo coperto di<br />

piume. Lei continuava a guardarsi intorno, trattenendo il fiato per paura<br />

che qualcuno - tipo quell'emerita rottura di Erik-guarda-quanto-sono-figo -<br />

fosse sgattaiolato all'esterno. Stevie Rae sentì che il sole stava<br />

abbandonando il cielo avvolto dal ghiaccio: era questione di poco e novizi,<br />

vampiri e suore avrebbero cominciato ad alzarsi. «Forza, stai andando bene.<br />

Ce la puoi fare. Dobbiamo spicciarci. » Continuava a parlare sottovoce, per<br />

incoraggiare Rephaim e per mettere a tacere il proprio senso di colpa.<br />

Ma nessuno strillò, nessuno li inseguì e, in molto meno tempo di quanto<br />

Stevie Rae avesse previsto, arrivarono di fronte all'apertura nel terreno.<br />

« Scendi piano, usando mani e piedi. Non è lontano. Io farò del mio meglio<br />

per aiutarti. »<br />

Rephaim non perse tempo in chiacchiere. Annuì, si voltò, si tolse di dosso<br />

la coperta e poi, mentre Stevie Rae lo teneva per il braccio buono - felice<br />

che pur essendo grande e grosso in realtà pesasse meno di lei -, scomparve<br />

Pagina 55

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