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6-tempted - only fantasy

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06 - <strong>tempted</strong><br />

andarsene, ma non riusciva a muoversi per la paura. E il dolore era troppo<br />

forte. Era come se il sangue le ribollisse nel corpo. Proprio quando<br />

comincia-<br />

343<br />

va a pensare di non poter sopportare oltre, su di lei si allungò una<br />

piccola ombra fresca.<br />

« Prendi la mia mano! »<br />

Strizzando gli occhi per difendersi dal sole crudele, Stevie Rae guardò in<br />

alto. Cera Rephaim, accovacciato sulla grata, l'ala buona aperta al massimo<br />

per bloccare il sole, il braccio sano teso verso di lei. « Adesso, Stevie<br />

Rae. Coraggio! »<br />

La vampira seguì la sua voce e gli afferrò la mano. Lui non poteva<br />

sollevarla di peso con un braccio solo, perciò Stevie Rae si aggrappò anche<br />

alla grata e si tirò su, fuori della torre.<br />

« Sfammi vicina. Ti faccio scudo io », disse Rephaim allargando l'ala.<br />

Senza esitare, Stevie Rae si strinse nel suo abbraccio, nascondendo la<br />

testa tra le penne del suo petto e mettendogli un braccio intorno alla<br />

vita. Il Raven Mocker l'avvolse nell'ala e la sollevò.<br />

« Portami all'albero! »<br />

E a quel punto lui si mise a correre. Zoppicava ed era malfermo sulle<br />

gambe, ma attraversò il tetto il più rapidamente possibile. Le braccia di<br />

Stevie Rae erano esposte al sole, così come alcune zone del collo e delle<br />

spalle, e, mentre lui correva, lei bruciava. Con un distacco incredibile,<br />

quasi si stesse osservando da fuori del proprio corpo, Stevie Rae si chiese<br />

cosa fosse quel rumore terribile che le risuonava nelle orecchie, e poi si<br />

rese conto che era la sua stessa voce: stava urlando di dolore, di terrore<br />

e di rabbia.<br />

Quando raggiunsero la fine del tetto, Rephaim le gridò: « Tieniti forte! »<br />

E saltò, ma fu un salto goffo, che li fece andare a sbattere contro<br />

l'albero.<br />

L'adrenalina aiutò Stevie Rae a tenersi stretta a lui e,<br />

344<br />

felice che il Raven Mocker fosse così leggero, lo sollevò, mettendosi tra<br />

Rephaim e la pianta. Con la corteccia contro la schiena, gli disse: «<br />

Aggrappati all'albero mentre io ci faccio scivolare giù ».<br />

E poi caddero ancora, mentre la ruvida corteccia lacerava la schiena di<br />

Stevie Rae, già sanguinante e piena di vesciche. La ragazza chiuse gli<br />

occhi e cercò di percepire la terra, trovandola serena e in attesa sotto di<br />

lei. « Terra, vieni a me! Apriti e proteggimi! »<br />

Si udì come uno strappo e il terreno alla base dell'albero si aprì appena<br />

in tempo perché Stevie Rae e Rephaim potessero scivolare all'interno di una<br />

fresca e buia grotta.<br />

343<br />

ZOEY<br />

Quando Afrodite iniziò a urlare, potei fare soltanto una cosa. « Spirito,<br />

vieni a me! Aiutala a calmarsi », ordinai.<br />

Lo spirito, che mi aveva subito colmata della sua presenza rasserenante, mi<br />

lasciò e le grida di Afrodite si trasformarono in più pacati singhiozzi.<br />

« Dario, mi serve il numero di cellulare di Lenobia. Subito! »<br />

Il Guerriero teneva Afrodite tra le braccia, ma riuscì comunque a tirarmi<br />

il suo telefonino. « È nella rubrica. » Imposi alle mie mani di non tremare<br />

e, quando comparve il nome di Lenobia, premetti il tasto chiama. La prof<br />

rispose al primo squillo. « Dario? » «Sono Zoey. Abbiamo un'emergenza.<br />

Dov'è Stevie Rae?»<br />

« È andata allo scalo ferroviario per provare a far ragionare gli altri<br />

novizi rossi. Dovrebbe essere già tornata, dato che è quasi l'alba. » « È<br />

nei guai. »<br />

« Brucia! Sta bruciando! » singhiozzò Afrodite. « È là fuori da qualche<br />

parte e Afrodite dice che sta bruciando. »<br />

« Oh, Dea! Non sa dirci altro? » Dal tono con cui mi rispose, capii che<br />

Lenobia si stava già dando da fare. « Afrodite, sai dirci dov'è Stevie Rae?<br />

» chiesi.<br />

346<br />

« N-no. So solo che è all'aperto. » « Non sa dove sia, sa solo che è<br />

all'esterno. » «La troverò. Chiamami se Afrodite vede qualcos'altro »,<br />

concluse Lenobia.<br />

« E lei mi telefoni non appena Stevie Rae sarà in salvo», replicai,<br />

incapace di prendere in considerazione qualunque altro risultato.<br />

Lenobia interruppe la comunicazione. « Portiamo dentro Afrodite. Lì potremo<br />

gestire meglio la situazione. » Erce scese dalla barca e ci fece strada<br />

verso un vecchio edificio di mattoni, del tutto diverso dall'hangar che<br />

avevamo appena lasciato.<br />

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