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06 - <strong>tempted</strong><br />
lentamente nel terreno. Lei lo seguì.<br />
Rephaim si appoggiò alla parete cercando di riprendere fiato. Stevie Rae<br />
avrebbe voluto poterlo lasciare lì a ri-Posare, ma il cervello le urlava<br />
che gli altri si sarebbero svegliati presto e sarebbero andati a cercarla,<br />
e l'avrebbero trovata assieme al suo Raven Mocker! « Devi proseguire.<br />
Subito. Vattene. Da quella parte.» Indicò l'oscurità di fronte a loro. «<br />
Sarà molto buio. Mi dispiace, ma non ho<br />
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avuto tempo di trovarti una torcia. L'oscurità ti crea problemi? »<br />
« No. E da molto che preferisco la notte. » « Bene. Segui questo tunnel. A<br />
un certo punto, quando le pareti di terra diventano di cemento, gira a<br />
destra. Più ti avvicini allo scalo ferroviario, più la galleria si dirama,<br />
ma tu non lasciarti confondere e rimani nel tunnel principale. Lì sarà<br />
illuminato... o meglio, spero che sia ancora illuminato. Comunque, se<br />
continui dritto, troverai lanterne e cibo e stanze con letti e tutto il<br />
resto. » « E lì ci sono i novizi delle tenebre. » Non era una domanda, ma<br />
Stevie Rae gli rispose lo stesso: «Sì. Mentre ci vivevamo gli altri novizi<br />
rossi e io, loro si tenevano lontani dai tunnel principali e dalle nostre<br />
stanze eccetera. Non so cosa stiano facendo adesso che non ci siamo più noi<br />
e sinceramente non so come si comporteranno con te. Non credo che ti<br />
vorranno mangiare perché... hai un odore strano. Ma non lo so per certo.<br />
Loro sono... » esitò, come se faticasse a trovare la parola giusta. « Sono<br />
diversi da me. Dal resto di noi. »<br />
« Appartengono alle tenebre. Come ho già detto, ci sono abituato. »<br />
« D'accordo. Be', posso solo sperare che andrà tutto bene. » Stevie Rae<br />
s'interruppe di nuovo, non sapendo bene cosa dire, poi alla fine sbottò: «<br />
Immagino che prima o poi ci rivedremo ».<br />
Lui la fissò senza parlare.<br />
Stevie Rae prese ad agitarsi nervosa. « Rephaim, devi andare. Subito. Non<br />
sei al sicuro qui. Non appena ti sarai allontanato un po', farò crollare<br />
questa parte in modo che dall'abbazia non possa seguirti nessuno, ma devi<br />
comunque spicciarti. »<br />
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« Non capisco perché tu abbia deciso di tradire i tuoi per salvare me », le<br />
disse infine.<br />
« lo non tradisco nessuno; semplicemente non ti uccido! » strillò lei,<br />
quindi abbassò la voce e riprese: « Perché lasciarti andare dovrebbe essere<br />
un tradimento? Non può voler dire solo che scelgo la vita invece della<br />
morte? Guarda, io ho scelto il bene invece del male. Perché lasciarti<br />
vivere dovrebbe essere diverso? »<br />
«Non hai considerato il fatto che salvarmi significa scegliere quello che<br />
chiameresti male? »<br />
Stevie Rae lo fissò a lungo. « Allora lasciamo che la cosa riguardi la<br />
nostra coscienza. La tua vita è quello che tu vuoi che sia. Il tuo paparino<br />
se n'è andato. E se ne sono andati anche tutti gli altri Raven Mocker.<br />
Quand'ero piccola e mi facevo male, mia mamma mi cantava una canzoncina che<br />
diceva che dovevo rialzarmi, togliermi lo sporco di dosso e ricominciare<br />
daccapo. Ed è quello che devi fare anche tu. Io te ne sto semplicemente<br />
dando l'occasione. » Gli tese la mano. « Perciò speriamo di non essere<br />
nemici la prossima volta che c'incontreremo. »<br />
Lo sguardo di Rephaim passò dal viso di Stevie Rae alla sua mano tesa. Poi,<br />
lentamente, quasi con riluttanza, l'afferrò, ma non in una stretta moderna:<br />
il Raven Mocker le strinse l'avambraccio, come nel tradizionale saluto<br />
vampiro. « Ti devo la vita, Sacerdotessa. »<br />
Stevie Rae aveva le guance in fiamme. «Chiamami<br />
Stevie Rae. Al momento non mi sento molto Sacerdotessa. »<br />
Lui chinò la testa. « Allora è con Stevie Rae che sono in debito di una<br />
vita. »<br />
«Fa' la cosa giusta e mi considererò ripagata. Ben tro-vato, ben lasciato e<br />
ben trovato ancora, Rephaim. »<br />
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Stevie Rae cercò di riprendersi il braccio, ma lui non la lasciò andare. «<br />
Sono tutti come te? I tuoi alleati? » le chiese.<br />
Lei sorrise. « Naah, io sono più strampalata degli altri. Sono la prima<br />
vampira rossa, e a volte penso che questo mi renda una specie di<br />
esperimento. »<br />
« Io sono stato il primo dei figli di mio padre. » Anche se la fissava<br />
negli occhi, Stevie Rae non era in grado d'interpretare la sua espressione.<br />
Nella fioca luce del tunnel, vedeva soltanto gli occhi umani di lui e la<br />
loro ultraterrena luce rossa, la stessa luminosità che la perseguitava nei<br />
sogni e a volte le confondeva la vista, tingendo ogni cosa di scarlatto e<br />
di rabbia e di tenebre. Scosse la testa e disse: « Essere il primo può<br />
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