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06 - <strong>tempted</strong><br />
« Ci vediamo in sala da pranzo al tramonto. » Lenobia fece per andarsene,<br />
ma si fermò sulla porta. « Zoey, non dormire da sola. E meglio tenere<br />
Kalona il più possibile lontano dalla tua testa. Non vogliamo che capisca<br />
che intendi raggiungerlo. »<br />
Deglutii. « Okay, d'accordo. » « Benedetta sia », ci salutò.<br />
« Benedetta sia », rispondemmo in coro, Heath incluso. Lenobia chiuse la<br />
porta e, per qualche istante, nessuno di noi disse niente. Penso fossimo<br />
tutti sbalorditi e non ci fossimo ancora abituati all'idea che stavamo sul<br />
serio per andare in Italia e che avremmo parlato davanti al Consiglio<br />
Supremo dei Vampiri. O meglio, io avrei parlato. Ah, cavolo! O magari sarei<br />
arrivata fin là, di fronte a tutte quelle vampire anziane e potenti, e me<br />
la sarei fatta addosso in preda a un attacco fulminante di diarrea nervosa.<br />
Già. Questo di certo avrebbe fatto una certa impressione sul Consiglio. «<br />
Unica » sarebbe stato soltanto uno degli aggettivi con cui mi avrebbero<br />
chiamata. « Come facciamo con Duchessa e i gatti? » La domanda di Jack<br />
interruppe il mio semisferico bla-<br />
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teramento mentale. Abbassai lo sguardo su Naia, che aveva riattaccato il<br />
motore a fusa. « Oh-oh. »<br />
« Non possiamo portarli con noi. Proprio non è pensabile », intervenne<br />
Stark. Poi, sembrando più se stesso, aggiunse: « Certo che quando torneremo<br />
saranno incazzati neri. Soprattutto i gatti. I gatti si offendono ».<br />
Afrodite sbuffò. « Non dirlo a me. Hai presente la mia miciona? A<br />
proposito, mi sa che vado a coccolarla un po' intanto che prendo qualcosa<br />
da mangiare e preparo i bagagli. » Fece a Dario un sorriso falsamente<br />
pudico. « Nel caso interessasse anche a te partecipare al momento coccole,<br />
sei invitato. »<br />
« Non me lo faccio dire due volte. Benedetta sia, Sacerdotessa. » Dario<br />
prese per mano Afrodite, e si allontanarono verso la stanza di lei a fare<br />
la-Dea-sola-poteva-sape-re-cosa.<br />
« Meglio che ci occupiamo anche noi delle nostre cose », disse Damien.<br />
« Non riesco a credere che possiamo portarci soltanto uno zaino di vestiti.<br />
E le scarpe dove le metto? » chiese Jack.<br />
« Penso sia previsto che ce ne portiamo solo un paio », rispose Heath<br />
pensando di rendersi utile.<br />
Jack era ancora senza fiato per lo shock quando lui e Damien se ne<br />
andarono.<br />
Così restai sola con Stark, Heath e Stevie Rae. Prima che la situazione<br />
diventasse iperimbarazzante, Stark mi stupì dicendo: « Heath, puoi dormire<br />
con Zoey? » « Ehi, amico, io con Zoey ci dormirei sempre! » Gli assestai un<br />
pugno al braccio, ma lui continuò a sorridere come un imbecille.<br />
« E tu cos'hai intenzione di fare? » chiesi a Stark. Evitò il mio sguardo.<br />
« Voglio controllare il perimetro<br />
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prima dell'alba, e vedere se Lenobia ha bisogno di aiuto per sistemare le<br />
cose. Poi andrò a prendere da mangiare. »<br />
« Dove andrai a dormire? »<br />
« Al buio. » Si voltò verso di me e mi fece l'inchino formale col pugno<br />
destro sul cuore. « Benedetta sia, mia signora. » Prima che potessi<br />
aggiungere qualcosa, se ne andò.<br />
Ero talmente stupefatta da non riuscire ad aprire bocca.<br />
« Ha sclerato per la visione di Afrodite. » Stevie Rae scese dal mio letto<br />
e iniziò a frugare nei cassetti che erano stati suoi prima di non-morire.<br />
Ero felice di aver convinto Neferet e i vampiri a darmi alcune delle sue<br />
cose, così adesso non li aveva trovati vuoti.<br />
« Zo, non lasciare che Stark ferisca i tuoi sentimenti. È incazzato con se<br />
stesso, non con te », intervenne Heath.<br />
«Apprezzo che tu voglia farmi sentire meglio, ma è troppo strano vederti<br />
dalla parte di Stark. »<br />
« Ehi, piccola, io sto dalla tua, di parte! » E mi diede una spallata<br />
scherzosa. Poi, con gesto lento e prevedibile, mi mise un braccio intorno<br />
alla vita.<br />
« Mmm, scusa, Heath, non è che mi faresti un grosso favore? » chiese Stevie<br />
Rae.<br />
« Certo! »<br />
« Potresti andare in cucina - la trovi in fondo alla sala comune, sulla<br />
destra - e vedere se riesci a far saltare fuori qualcosa da mangiare per<br />
noi? Nel frigo ci sono sempre dei panini già pronti. Puoi cercare anche<br />
delle patatine, ma probabilmente la cosa che ci somiglia di più sono dei<br />
pretzel e dei salatini cotti al forno, quelli che non-fan-no-troppo-male. »<br />
« Che schifo », commentammo assieme Heath e io.<br />
« Allora è okay? Puoi farlo? »<br />
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