6-tempted - only fantasy

06 - tempted
« Kalona e Neferet se ne saranno anche andati, ma il loro veleno è rimasto
», disse Lenobia in modo enigmatico.
«Tu devi andare in infermeria», saltò su Afrodite spuntandoci alle spalle.
Notai che il suo sguardo non si posava mai sulla pira né su Dragone.
« Vai. Rimango io qui con lui », disse Lenobia. « Restiamo anche noi »,
intervenne Johnny B. « Era il mio insegnante preferito prima che, sì,
capite... »
Capivo. Johnny B intendeva prima che morisse e poi tornasse da non-morto.
« Rimarremo tutti con lui, tesoro. Non è giusto che stia qui da solo, e tu
e il tuo cerchio avete da fare. » Kramisha fece un cenno con la testa in
direzione dell'infermeria. « Venite », gridò, e il resto dei novizi rossi
uscì dall'ombra
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per mettersi al fianco di Dragone, creando un cerchio intorno alla pira.
« Rimango anch'io. » Jack piangeva come una fontana, ma non esitò a
prendere posto nel cerchio.
Duchessa era vicino a lui, come sempre, coda e orecchie basse, quasi
capisse realmente la situazione. Senza aprire bocca, Erik si avvicinò a
Jack e poi Heath mi stupì colmando lo spazio vuoto vicino a Erik. Mi fece
un solenne cenno di assenso, quindi chinò la testa.
Non ero certa di essere in grado di parlare, perciò mi limitai a voltarmi
e, assieme al mio cerchio, ad Afrodite, a Stark e a Dario, rientrai nella
Casa della Notte.
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ZOEY
L'infermeria della scuola non era molto grande. Si trovava al piano terra
dell'edificio che ospitava gli alloggi dei professori e in realtà disponeva
unicamente di tre stanzette tipo ospedale, perciò non c'era da stupirsi che
non ci stessero tutti i feriti e fossero stati aggiunti lettini di fortuna
e materassi in corridoio. I ragazzi ci guardarono stupefatti quando il mio
gruppo e io ci fermammo all'ingresso.
« Zoey? »
Alzai lo sguardo per non fissare i feriti - e non annusare l'odore di
sangue che aleggiava nell'aria intorno a noi - e vidi due vampire avanzare
di corsa verso di me. Erano le assistenti di Neferet, una sorta
d'infermiere, e, con un enorme sforzo, ricordai che la bionda alta si
chiamava Sapphire e l'altra, più bassina e di origine asiatica, Margareta.
« Sei ferita anche tu? » chiese Sapphire scrutandomi in fretta dalla testa
ai piedi.
« No, sto bene. Stiamo tutti bene », la rassicurai. « A dire il vero, siamo
venuti per dare una mano. »
« Senza un guaritore, abbiamo già fatto tutto il possibile Per loro »,
replicò brusca Margareta. « Nessuno dei novizi e in immediato pericolo di
vita, anche se non si può mai sapere che effetto hanno le ferite sulla
Trasformazione, quindi è sempre possibile che diversi di loro... »
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« Okay, d'accordo, abbiamo capito. » La bloccai prima che potesse dire «
muoiano » ad alta voce davanti ai diretti interessati. Cavolo, che tatto!
« Sappiamo di non avere grandi capacità in campo medico, ma il nostro
cerchio è potente e potrebbe riuscire ad alleviare le sofferenze dei feriti
», spiegò Damien.
« Qui non c'è nessun altro dei novizi illesi », disse Sap-phire, come se ci
fosse un motivo per cui anche noi non avremmo dovuto essere lì.
« Nessun altro dei novizi ha un'affinità con gli elementi », replicai.
« Abbiamo davvero fatto tutto il possibile », ripetè gelida Margareta.
«Senza una Somma Sacerdotessa... »
« Noi ce l'abbiamo una Somma Sacerdotessa », la interruppe Stark. « Perciò
è ora che vi facciate da parte e lasciate che lei e il suo cerchio aiutino
questi ragazzi. »
« Già, levatevi di torno », sbottò Afrodite.
Le due vampire si allontanarono, anche se percepivo benissimo le loro
gelide occhiate di disapprovazione.
« Ma che problema hanno? » chiese a bassa voce Afrodite mentre percorrevamo
il corridoio.
« Non ne ho idea. In realtà neanche le conosco », risposi.
« Io sì », intervenne Damien. « In terza ho fatto il volontario in
infermeria. Sono sempre state burbere. Pensavo fosse perché dovevano
occuparsi dei novizi che rifiutavano la Trasformazione. »
« Burbere? » s'informò Shaunee.
« Puoi tradurre, Stevie Rae? » chiese Erin.
« 'Burbero' significa 'scontroso e severo'. Certo che dovreste proprio
leggere di più. »
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